Nessun limite agli immigrati nelle scuole di Genova. La Tocco si dice d’ accordo

 La viceresponsabile genovese dell’ Italia dei Diritti: “Non vanno esclusi nemmeno i bambini figli di immigrati clandestini che devono essere regolarizzati”.

Braccio di ferro tra il sindaco di Genova Marta Vincenzi e il ministro dell’ Istruzione Mariastella Gelmini. Infatti il comune ligure, per volere del suo primo cittadino e dell’ assessore Paolo Veardo, rifiuta categoricamente la proposta ministeriale di limitare al 30% la presenza di immigrati in ciascuna classe scolastica, sostenendo che solo i bambini nati all’ estero da genitori stranieri sono da considerarsi non italiani.

Tutti gli altri, seppur di lingua e religione diverse dalle nostre, se nati a Genova sono cittadini italiani a tutti gli effetti e con tutti i diritti che spettano loro. La Vincenzi, anche in nome dell’ autonomia scolastica e del decentramento nella gestione degli istituti educativi, rivendica il diritto di individuare e correggere i limiti delle leggi proposte dall’ attuale governo.

Sanatoria. Non solo per le badanti, ma anche per altre categorie?

 Oltre a colf e badanti, altre categorie di lavoratori, immigrati clandestini, vanno messe in regola per far fronte alle carenze di personale di specifici settori sociali e produttivi. E per rispondere così alle esigenze di un’ economia che cerca di uscire dalla crisi. Un esempio? Gli infermieri. Lo ha proposto Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo economico, provocando la secca reazione della Lega.

“Ora basta, dice Roberto Calderoli. Il Carroccio ha sopportato malvolentieri la crociata cattolica a favore di badanti e colf, ma la sua pazienza è al limite. Nel Pdl emerge una divisione trasversale, persino ai vecchi partiti. Se infatti Adolfo Urso, ex An e vice di Scajola, si schiera al fianco del suo ministro, Maurizio Gasparri (anche lui ex An) va giù durissimo: la proposta del responsabile dello Sviluppo economico non esiste”. Secondo il capogruppo al Senato, “ulteriori regolarizzazioni per clandestini non sarebbero approvate e anche le procedure previste per colf e badanti dovranno essere sottoposte a severi controlli per stroncare inganni”.

Scajola ribatte. “È giusto intervenire per sanare le situazioni più delicate, che non hanno nulla a che fare con la criminalità, come le badanti. E forse anche altre categorie di lavoratori, dice al Corriere della Sera. Non ho proposto sanatorie per altre categorie oltre a badanti e colf ma, tenendo conto dello scenario, ho prospettato l’ ipotesi che nelle sedi idonee si possa rendere necessario considerare altri interventi, ad esempio per coprire la carenza di personale infermieristico o di altri profili professionali necessari per le nostre imprese”.

Il Ddl sicurezza diventa legge. Fra le norme il reato di clandestinità

 In meno di ventiquattr’ ore il governo porta a casa la terza fiducia e poi l’ ok definitivo del Senato sul ddl sicurezza con 157 voti favorevoli, 124 contrari e 3 astenuti. In mattinata l’ aula di Palazzo Madama aveva dato il via libera anche al terzo maxiemendamento del provvedimento che ora è legge.

Fra le norme contenute nel pacchetto è da ricordare il reato di clandestinità: lo straniero illegalmente in Italia, recita il testo, non rischia la reclusione ma un’ ammenda da 5 mila a 10 mila euro e l’ espulsione. I rilievi dell’ Ue e il rischio di una nuova emergenza carceri hanno pesato nell’ esclusione della detenzione dalle pene previste. Gli immigrati, inoltre, dovranno pagare un contributo di soggiorno che avrà un importo di un minimo di 80 euro e di un massimo di 200. Si pagherà per il rinnovo del permesso di soggiorno, ma non se questo è per asilo e per la richiesta di asilo, per la protezione sussidiaria e per motivi umanitari. Infine, è prolungata dagli attuali 60 giorni a 180 giorni la permanenza nei Cie, i centri di identificazione ed espulsione, degli immigrati clandestini.

Abrogate alla Camera le norme su medici e presidi spia, resta nel testo l’ obbligo di esibire agli uffici della pubblica amministrazione il permesso di soggiorno non solo ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni, iscrizioni ed altri provvedimenti di interesse ma anche per i provvedimenti inerenti agli atti di stato civile o all’accesso ai pubblici servizi. Con questa norma, accusa l’ opposizione, sarà impossibile per i figli dei clandestini essere iscritti all’ anagrafe.

Cicchitto (PdL): Sul razzismo, inaccettabili le strumentalizzazioni della sinistra

 “Gli episodi violenti contrassegnati da razzismo, avvenuti in varie parti d’Italia, ma in genere in situazioni di periferia e di generale disagio sociale, vanno condannati con forza e perseguiti con durezza. E’ davvero inquietante che il giovane che ha picchiato il lavoratore cinese sia già a piede libero per limiti d’età.” Lo ha affermato il presidente dei senatori del Pdl, Fabrizio Cicchitto, che ha spiegato:

“E’ però del tutto inaccettabile che il centrosinistra faccia di questi episodi uno strumento di propaganda e addirittura di attacchi al centrodestra. Non si capisce proprio quale sereno dialogo si possa realizzare con chi, da un lato, attacca il centrodestra ed il governo perché metterebbero addirittura in pericolo la libertà e la democrazia e, dall’altro, perché fomenterebbero il razzismo;

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La Romania suggerisce cautela al Governo sul pacchetto sicurezza

Mancano pochi giorni al varo del nuovo pacchetto sicurezza da portare in Consiglio dei ministri. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Roberto Maroni, impegnato in queste ore a definire tutti gli aspetti giuridici legati alla sicurezza. Ma Bucarest non ci sta ed ecco che dalla Romania arriva l’alt sui diversi provvedimenti che riguardano gli immigrati clandestini, romeni e nomadi, che dovrebbe essere contenuti nel pacchetto. «Attraverso la cooperazione con le autorità italiane, non consentiremo che i romeni onesti in Italia siano lesi e che nascano sentimenti antiromeni e xenofobi nella Penisola» ha detto il ministro della Difesa romeno Teodor Melescanu.

In preparazione un decreto per contrastare l’immigrazione clandestina

Si annuncia come un vero e proprio pugno di ferro, una sorta di tolleranza zero verso gli extracomunitari clandestini il pacchetto sicurezza che il neo governo si appresta a varare. Un inasprimento della normativa sull’immigrazione clandestina e una stretta sui permessi ai detenuti. Sono questi i due punti cardine del nuovo decreto sicurezza sul tavolo del governo che potrebbe essere già presentato nel primo consiglio dei ministri dopo la fiducia. La vera svolta del “pacchetto” sarà l’intoduzione del reato di clandestinità che consentirà l’immediata espulsione dell’extracomunitario irregolare.

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