Aprire subito, a gennaio, un tavolo di confronto con le parti sociali per affrontare la crisi. E’ il messaggio che il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani invia al governo parlando al direttivo dell’organizzazione alla quale ha proposto un calendario di iniziative per sostenere le richieste della Cgil e proseguire la mobilitazione che culminerà con una manifestazione a Roma per la fine di marzo. ‘’E’ necessario avviare un tavolo sulla crisi’’, precisa Epifani, perché in questa fase e con l’avvio del nuovo anno (quando fra gennaio ed aprile si manifesterà il picco negativo della crisi economica) bisognerà concentrarsi sulle modalità con le quali affrontare gli effetti di questa situazione. ‘’Serve il contributo di tutti ed è necessario prima confrontarsi, poi tocca naturalmente al governo decidere – ha sottolineato Epifani – Fare il contrario, come è accaduto con la riforma della scuola, determina solo confusione e incertezze. Deve essere chiaro però che il tavolo di confronto, richiesto anche recentemente dalla Confindustria, non può riguardare solo le conseguenze della crisi, e cioè la gestione degli ammortizzatori sociali, ma deve partire dalle scelte di politica macroeconomica e industriale’’.
Guglielmo Epifani
La CGIL dichiara un milione e mezzo di persone in piazza
Quasi un milione e mezzo di persone sono scese in piazza in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil. Una giornata di mobilitazione per chiedere ‘Più lavoro, più salario, più pensioni, più diritti’ e per contrastare le scelte inadeguate messe in campo dal governo per affrontare la crisi economica. Il risultato è stato raggiunto sommando il dato di partecipazione di tutte le 108 piazze d’Italia dove si sono svolte le manifestazioni della Cgil.
L’epicentro della protesta è stato Bologna dove, all’imponente manifestazione regionale, ad ascoltare il comizio del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, in Piazza Maggiore erano in 200mila, mentre a Milano con la segretaria confederale Morena Piccinini erano in 80mila. A Venezia, la segretaria confederale della Cgil, Susanna Camusso, ha parlato davanti a 50mila persone mentre a Torino, con il segretario confederale Enrico Panini, erano in 50mila. A Firenze il dato di partecipazione alle manifestazione è di 40mila persone. A Genova, con la segretaria nazionale Nicoletta Rocchi, erano in 25mila. A Roma sono scesi in piazza con la segretaria generale dello Spi Cgil, Carla Cantone, 40mila manifestanti mentre ad Ancona, una delle cinque manifestazioni regionali, erano in 25mila con il segretario confederale Fabrizio Solari.
Venerdì lo sciopero della Cgil con le bandiere listate a lutto
Almeno un milione di persone in 108 piazze italiane: è la stima della Cgil per lo sciopero generale che si svolgerà venerdì prossimo. Nel corso di una conferenza stampa, il segretario organizzativo Enrico Panini ha riferito che le bandiere della confederazione saranno listate a lutto, e sarà osservato un minuto di silenzio per ricordare le “stragi sul lavoro”.
Panini ha sottolineato che con lo sciopero generale la Cgil “rivendica una terapia d’urto contro la crisi” e vuole anche esprimere una “netta critica ai provvedimenti messi in campo dal governo con un numero limitato di risorse per poche persone”. La protesta si articolerà a livello regionale e provinciale con 108 manifestazioni, cinque delle quali regionali: in Emilia Romagna, col leader Guglielmo Epifani che concluderà il comizio di Bologna; e poi in Sardegna, Molise, Puglia e Marche.
La CGIL presenta a Berlusconi un report sulla sicurezza nelle scuole
Oltre 100 mila infortuni soltanto nel 2007, tra studenti (90.478) e docenti (12.912) sono la “cartina di tornasole di un autentico disastro per la sicurezza nel mondo scolastico”. E’ la denuncia della Cgil, raccolta in un rapporto della Flc e consegnato dal segretario generale di Corso d’Italia, Guglielmo Epifani, al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso dell’incontro di Palazzo Chigi tra governo e parti sociali.
Degli infortuni, alcuni sono risultati gravi e hanno determinato invalidità permanenti o sono stati mortali. Si tratta di incidenti soggetti a Inail avvenuti durante lo svolgimento di attività soggette alla copertura assicurativa dell’istituto. Non sono contemplati gli incidenti causati da calamità naturali o altro quali crolli. Le regioni più colpite in termini assoluti sono la Lombardia (1.692 tra gli insegnanti e 15.222 tra gli studenti), seguita da Emilia Romagna (1.220 – 8.602), Puglia (956 – 7.278) e Veneto (1.008 – 7.630).
Epifani (CGIL): Crisi pesante, in arrivo una valanga
Dalla ricognizione che la Cgil sta «facendo in queste ore esce un quadro sulla crisi molto più pesante», sta arrivando una valanga». Lo ha affermato il segretario generale della Cgil,
Berlusconi in diretta tv attacca Di Pietro ed Epifani
Il premier Silvio Berlusconi invita il leader di Italia dei valori, Antonio Di Pietro, «a fare il suo dovere. Deve andare dai magistrati per denunciarmi. Se non lo fa lui, lo farò io querelandolo per calunnia». Intervenendo a ’Ballarò’, il presidente del Consiglio ha replicato alle accuse di Di Pietro sulla vicenda della presidenza della commissione di vigilanza della Rai.
«L’onorevole Di Pietro ha parlato di un certo modo di me – ha detto Berlusconi – accusandomi di aver tentato di corrompere l’onorevole Villari, tentato di corrompere l’onorevole Orlando e tentato di corrompere a suo tempo anche lui. Riccardo Villari non lo conosco, non l’ho mai incontrato nè prima nè dopo la sua elezione alla presidenza della commissione di vigilanza. Non ho mai chiesto un appuntamento all’onorevole Orlando. Mi è stato proposto di incontrarlo da un collega di Forza Italia, ma io ho rifiutato».
Epifani (CGIL): Una grande mobilitazione, il governo cambi le sue scelte e apra un confronto vero
“Un grande giornata di mobilitazione, un altro segnale al governo affinché cambi le sue scelte. E chi oggi non c’è sbaglia”. E’ il commento di Guglielmo Epifani sul grande corteo, circa 200mila persone, che ha attraversato il centro di Roma per la manifestazione nazionale dei lavoratori dell’Università e della Ricerca, promossa da Cgil e Uil contro i provvedimenti della ministra Gelmini. Il segretario generale della Cgil dichiara “ che il Paese ha bisogno di una vera riforma e che non si può contrabbandare per tale una politica di soli tagli che lascerebbe intatti privilegi e storture. Se invece il governo aprirà un vero confronto vedrà che siamo disponibili”. Anche il segretario generale della Slc Cgil, Mimmo Pantaleo, dal palco di piazza Navona ha chiesto al governo “di cambiare passo e rotta perché solo a queste condizioni sarà possibile dialogare”.
Epifani (CGIL): Il vertice separato indetto da Berlusconi un fatto gravissimo
‘’Quello che è accaduto ieri sera, se confermato, è gravissimo, una cosa senza precedenti’’. Il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani ha commentato così, parlando al direttivo dell’organizzazione, la notizia dell’incontro che sarebbe avvenuto ieri sera a palazzo Grazioli, fra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, alcuni ministri, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e i segretari di Cisl e Uil Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
‘’Il presidente Berlusconi dimostra così di non avere alcun rispetto nei confronti dei suoi interlocutori, quando esprimono opinioni diverse dalle sue. Sul tema della crisi il governo non prevede momenti formali di confronto con tutte le parti sociali, mentre quelli ‘riservati’ li tiene solo con alcuni soggetti, escludendo la Cgil, l’Ugl e tutte le altre rappresentanze di impresa.
Epifani (Cgil): Sugli statali non ho rotto io l’unità, ho la coscienza pulita
La Cgil “non ha rotto l’unità, è vero il contrario, noi fino all’ultimo ci siamo battuti perché le organizzazioni tenessero uno stesso orientamento”. Così il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha commentato l’accordo separato raggiunto ieri a Palazzo Chigi sul rinnovo contrattuale per il pubblico impiego, dal palco dell’assemblea delle delegate e dei delegati della Fiom.
Il leader della Cgil ha ribadito che la firma di Cisl e Uil è stata un errore perché, ha motivato, “la piazza di ieri chiedeva unità: noi abbiamo la coscienza pulita. Non giochiamo mai contro altri, ma non vorrei che per altri sia il contrario: che si vince quando si divide”. Quanto al rapporto con le altre organizzazioni sindacali, Epifani ha spiegato: “Non risponderemo agli insulti rivolti anche questa mattina ma abbiamo un obbligo: continueremo a dire la verità. E diciamo, quindi, che e curioso che alle nostre richieste di riaprire il tavolo con Confcommercio, la controparte e disponibile, mentre la chiusura viene da Cisl e Uil: non si era mai visto”.
Statali, Brunetta attacca la Cgil: Legittimo non firmare, ma no disinformazione
«È legittimo non firmare un accordo. Non è però legittimo disinformare». Lo afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a proposito del protocollo sul rinnovo contrattuale del pubblico impiego, non firmato dalla Cgil, replicando alle affermazioni del segretario generale della Funzione pubblica, Carlo Podda.
Sono «ridicole e pretestuose», secondo il segretario generale Fp Cgil, le affermazioni che «in queste ore i segretari generali della Cisl Bonanni, e della Uil Angeletti, vanno facendo sull’accordo che hanno sottoscritto a Palazzo Chigi sul contratto degli statali. O sono in cattiva fede o non sanno di cosa parlano e francamente non so quale delle due ipotesi sia la più allarmante per i lavoratori», ha sottolineato Podda. «Le cose certe di quell’intesa – ha agiunto – sono: un aumento di 60 euro lordi, quando nei due bienni contrattuali precedenti con un’inflazione che era la metà di quella odierna, abbiamo ottenuto aumenti rispettivamente di 103 e 101 euro».