Vendite al dettaglio in caduta libera

A giugno le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,5% rispetto a maggio e del 3,4% rispetto a giugno 2007: è il calo tendenziale più significativo dall’aprile 2005 (-3,9%). Lo ha reso noto l’Istat. Il calo del 3,4% rispetto a giugno 2007 deriva da una diminuzione del 2,3% delle vendite di prodotti alimentari e da un più marcato -4,1% delle vendite di prodotti non alimentari. Tra questi, tutti i gruppi di prodotti hanno registrato variazioni tendenziali negative. La flessione più marcata è stata quella dei prodotti di profumeria e cura della persona (-6%), seguita da quella di giochi, giocattoli, sport e campeggio (-5,3%), da elettrodomestici, radio, tv e registratori (-5,1%) e da dotazioni per l’informatica, per le telecomunicazioni e la telefonia (-5%).

Prezzi, Bankitalia: rincari fino al 200% dei prodotti ortofrutticoli

 Il prezzo dei prodotti ortofrutticoli compie un balzo del 200% nel percorso che va dal campo di raccolta alla tavola del consumatore finale.
Il dato emerge da uno studio della Banca d’Italia che punta il dito contro la struttura dei mercati all’ingrosso italiani: vecchi, frammentati, scarsamente informatizzati e con orari di apertura poco flessibili che ostacolano lo sviluppo della concorrenza.
“Nel corso degli ultimi tre anni – spiega la ricerca – con riferimento a un paniere di prodotti orticoli costruito in modo omogeneo, la differenza tra il prezzo alla produzione e quello all’ingrosso risulta in Italia superiore al 100%, contro un valore mediamente del 60% in Spagna e in Francia”.
L’analisi di Palazzo Koch mette in luce un dato preoccupante: “In questa fase per l’Italia – si legge nello studio – utilizzando i dati dell’istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), si osserva un incremento medio di prezzo superiore al 50%; nel complesso, dal produttore al consumatore, il ricarico totale del comparto e’ mediamente del 200%”.

Secondo i dati Istat, in forte calo le vendite al dettaglio

Secondo i dati Istat, le vendite del commercio fisso al dettaglio calano su base annua, registrando ad aprile una flessione del 2,3% rispetto allo stesso mese del 2007 (contro il -1% registrato a marzo) ma rimangono invariate rispetto al mese precedente (contro il -0,6% di marzo). La flessione annua, la più forte da aprile 2005 (quando fu del 3,9%), è il risultato di un calo del 3,4% delle vendite dei prodotti non alimentari e dello 0,8% per i prodotti alimentari. Su base mensile, sia i prodotti alimentari che i non alimentari registrano una variazione nulla. Gli indicatori, sottolineano i ricercatori dell’istituto di statistica, si riferiscono al valore corrente delle vendite e incorporano quindi la dinamica di quantità e prezzi. Ad aprile, il tasso di inflazione generale è stato pari al 3,3%, a fronte di una crescita dei prezzi del solo comparto alimentari e bevande analcoliche pari al 5,6%.

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