Molto preoccupato per le voci circolate a proposito della legge definita anti – pentiti, il Presidente Giorgio Napolitano ha appreso con soddisfazione da Alfano che il governo non ha nulla a che farci. Il Presidente lo sapeva già, ma desiderava che il ministro della Giustizia lo confermasse personalmente. L’ incontro di ieri tra il Presidente della Repubblica e il Guardasigilli non è stato, quindi, una formale ritualità, ma l’ occasione per Giorgio Napolitano di chiarire alcune perplessità a proposito del disegno di legge sul legittimo impedimento. Un incontro definito da Angelino Alfano chiara e leale collaborazione.
Governo
Legittimo impedimento, alla Camera è battaglia
La legge sul legittimo impedimento, che permetterà a Berlusconi e ai ministri di non presentarsi alle udienze penali che li vedono imputati, ha tempi brevi per la sua approvazione: il voto finale è già fissato per mercoledì pomeriggio con le dichiarazioni di voto, dalle 17. Pd e Idv hanno presentato una serie di emendamenti e ordini del giorno, ma le pregiudiziali di costituzionalità firmati Dario Franceschini del Pd e Federico Palomba Idv sono state subito bocciate. L’ Udc di Pier Ferdinando Casini, invece, molto probabilmente si asterrà.
Formigoni: così stiamo reagendo alla crisi
La Lombardia sta reagendo alla crisi, registra finalmente dei dati positivi e punta a consolidare la ripresa. Un lavoro che avverrà con il coinvolgimento di tutto il sistema lombardo. Lo ha ribadito il presidente Roberto Formigoni in occasione della presentazione dell’ indagine trimestrale sull’ economia lombarda messa a punto da Unioncamere, Confindustria e Regione Lombardia. Dopo sei trimestri negativi, produzione con un +0,4%, massima attenzione all’ occupazione, anticipo fondi agricoli.
A.N.P.A.R. (Associazione Nazionale per l’ Arbitrato & la Conciliazione)
Giustizia in crisi? In vigore da subito la legge sulla mediazione civile! Tutti d’ accordo i relatori, intervenuti all’ inaugurazione dell’ anno giudiziario, ad affermare che la deflazione dei processi civili passa attraverso la mediazione, ma nessuno si è preoccupato di dire che lo schema del D. Leg. N. 150 approvato dal Governo il 28 ottobre 2009 già liquidato con parere favorevole dalle commissioni parlamentari competenti, è stato sul banco dei vari Governi dall’ anno 1999.
Confedilizia: le norme semplificatrici sull’ edilizia varate dal Governo sono incartate alla Conferenza Stato – Regioni
Parlando a Genova ad un convegno in materia di Piano casa organizzato dalla locale Confedilizia, il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: “Le norme di semplificazione delle procedure edilizie varate dal Consiglio dei ministri il 12 novembre dell’ anno scorso non sono ancora approdate in Parlamento in quanto il provvedimento che le conteneva è ad oggi fermo presso la Conferenza Stato – Regioni, della quale il Governo attende il preventivo parere. Così come era accaduto con il Piano casa nazionale, anche queste essenziali disposizioni di snellimento delle procedure edilizie vanno ad impastoiarsi nel meccanismo di quel potentissimo organismo che è ormai diventata la Conferenza Stato – Regioni.
Abusivismo edilizio. Scontri ad Ischia. Legambiente: “Gli abbattimenti non fanno piacere a nessuno, ma il ripristino della legalità non può fare differenze”
La Cemento Connection in Campania: in dieci anni 60mila case abusive, 64 clan che gestiscono il ciclo del cemento, dal 1991 a oggi il 67% dei comuni campani sciolti per infiltrazione mafiosa hanno come causa l’ abusivismo edilizio. “Gli abbattimenti non fanno piacere a nessuno e, considerata l’ importanza della prevenzione, vorremmo che non si arrivasse mai alla demolizione di strutture, ma quando sono abusive occorre farlo per lanciare un segnale forte contro la Cemento Connection che fa affari illegali e violenta il territorio. Il lavoro della Procura è anche la risposta concreta ed efficace alla nuova ipotesi di sanatoria messa in moto dal Governo che rischia di spianare il campo a nuovi sfregi sul territorio”.
Confindustria in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata nelle regioni del Sud
Il presidente dell’ Associazione degli Industriali, Emma Marcegaglia, nel giorno della guerra dichiarata dal governo alle cosche, vara una delibera che inasprisce i codici etici di tutte le associazioni del Sud, ricalcando l’ iniziativa presa in Confindustria Sicilia dal presidente Ivan Lo Bello già dal 2007. Fuori i collusi con la mafia e obbligo di denuncia per gli imprenditori costretti al pizzo.
La legge sul Legittimo Impedimento non cambia
Resterà una prerogativa del presidente del Consiglio, il quale se ne può avvalere come imputato e non come parte offesa, avrà diritto a un rinvio delle udienze giustificato da tutte le prerogative di un capo del governo (comprese le potestà di responsabile nazionale della Protezione civile o Autorità nazionale di sicurezza), ma non per più di 18 mesi. L’ opposizione, però, non concorda, perché, a sua avviso, il provvedimento è “incostituzionale e vìola il principio di eguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge”. Non sarà esteso ai sottosegretari o ai coindagati.
I magistrati contro il governo: dissenso sulla politica della giustizia
L’ Associazione nazionale magistrati ha definito oggi le modalità con cui le toghe manifesteranno il loro “disagio”, ma anche il loro “forte attaccamento” alla loro funzione e alla Costituzione. Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti di Magistratura Indipendente – guidata da Luca Palamara – che ha condiviso tutte le scelte, tranne quella di lasciare le sedie vuote quando parlerà il rappresentante del ministero della Giustizia. Questa iniziativa ha riacceso lo scontro tra toghe, governo e maggioranza.
Buffo (Confindustria) Fiat: “No a scarica barile sul Governo. La Regione faccia la sua parte per aiutare azienda e lavoratori”
Dopo le propositive parole del ministro Scajola, l’ annuncio della cassa integrazione della Fiat, a pochi giorni dal tavolo ministeriale, è il segnale che se da una parte il Governo è presente dall’ altra la Regione ha giocato a mosca cieca. Continuare a fare scarica barile dei problemi locali, oltre che nazionali, sul Governo rischia di essere un atteggiamento che se premia da un punto di vista propagandistico dall’ altro lascia vuoti politico – istituzionali che se mal gestiti rischiano di rendere questa crisi ancora più dura.