Veneto favorevole al nucleare, la risposta di Soldà: “È una tecnologia superata, il futuro fa rima con le energie rinnovabili”

 “La posizione della giunta Galan mi sembra un arretramento rispetto a un comune sentire che va diffondendosi e che considera l’ atomo una scelta fuori tempo”. Così Roberto Soldà, vicepresidente dell’ Italia dei Diritti, ha espresso la sua opinione contraria alla decisione dell’ esecutivo regionale veneto di sposare la politica energetica del governo Berlusconi, favorevole ad un ritorno al nucleare.

Reggio Calabria. Silvio Berlusconi al Consiglio dei Ministri sulla mafia

 Il Presidente del Consiglio parla delle misure contro mafia e criminalità. “Mafia, camorra e ‘ndrangheta – dice Silvio Berlusconi – sono una terribile patologia per il Paese, contro cui abbiamo già ottenuto risultati straordinari”. Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato un piano in dieci punti. Il premier ha lasciato ai ministri Roberto Maroni e Angelino Alfano il compito di illustrare le misure approvate, ricordando che al centro c’ è “l’ aggressione ai beni mafiosi” ed augurandosi “che finisca la brutta abitudine di fare fiction sulla mafia che hanno danneggiato l’ immagine del Paese”.

L’ Anci propone un sostegno fiscale per le Pmi delle zone franche

 Le proposte avanzate dall’ Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani in merito alle agevolazioni fiscali per le Zone franche urbane, saranno il tema di un incontro tra i tecnici del Dipartimento Sviluppo e Coesione del Ministero dello Sviluppo economico e una delegazione dei 23 Sindaci coinvolti nella prima fase dell’ iniziativa.

Vietata dalla Rai la trasmissione in diretta della manifestazione “No B-day”. Di Pietro attacca: “È colpa del Pd”

 “No B-day” è la prima manifestazione, in Italia, autoconvocata in rete con un tam tam tra blogger e iscritti a Facebook. Una manifestazione pacifica quasi una festa, garantiscono gli organizzatori che hanno scelto il viola come colore simbolo. Lo scopo è contestare la cultura berlusconiana, stanare Berlusconi in tutte le sue forme, spiegano i promotori.

Tre domande al ministro Gelmini a un anno dalla tragedia di Rivoli

 Tre domande rivolge Legambiente alla vigilia dell’ anniversario del tragico episodio di Rivoli in cui uno studente perse la vita per il crollo di un controsoffitto in una classe del liceo Darwin

“A che punto sono l’ anagrafe scolastica e quella dell’ edilizia non strutturale? Quali sono i 100 istituti a rischio sismico da riqualificare? Qual’ è il piano di utilizzo per 1 miliardo di euro destinato all’ edilizia scolastica previsto dalla delibera CIPE del marzo scorso?”.

Italia fragile: abusivismo edilizio e condoni, principali imputati. La denuncia di Legambiente

 “È la cementificazione selvaggia la vera fragilità del territorio italiano, cementificazione che ad ogni condono edilizio è aumentata vorticosamente. Così è stato per il primo condono nel 1985 che nei due anni precedenti registrò 230.000 abitazioni abusive, poi durante la sanatoria urbanistica del Governo Berlusconi per la quale furono costruite 83mila abitazioni fuori legge e così abbiamo visto ripetersi nel 2004, in occasione del secondo condono Berlusconi, quando furono realizzate 40mila costruzioni abusive. Un incremento della produzione abusiva tra il 2001 e il 2003 pari al 41%, dopo un trend in diminuzione tra il 1996 al 2001, mentre dell’ introito previsto di 3,8 miliardi di euro non entrò nemmeno un decimo”.

Questa la denuncia di Legambiente su come la politica dei condoni e l’ assoluta mancanza di repressione abusiva in Italia abbia contribuito a rendere ancora di più l’ Italia un Paese fragile. Secondo le stime dell’ associazione ambientalista, infatti, la semplice attesa del condono edilizio sia all’ epoca del provvedimento del Governo Craxi (ministro dei Lavori pubblici Nicolazzi), sia all’ epoca del Governo Berlusconi (ministro dei lavori pubblici Radice) determinò i maggiori picchi di abusivismo. Negli anni in cui si discusse il primo condono, varato poi nell’ 85 dal Governo Craxi le costruzioni abusive superarono nel 1983 il tetto delle 105mila, nel 1984 la cifra di 125.000. Erano state 70mila nell’ 82 e scesero a 60mila nel 1985.

Lo stesso è avvenuto nel 1994, durante il Governo Berlusconi che varò la seconda legge di sanatoria urbanistica, registrando solo durante i mesi di discussione delle legge la costruzione di 83mila abitazioni fuorilegge (l’ anno prima erano state 58mila, l’ anno successivo scesero a 59mila).

Nel 2004, poi, in occasione del terzo condono italiano, sempre durante un Governo Berlusconi – secondo le stime del Cresme, elaborate da Legambiente – al solo annuncio della sanatoria nel 2003 sono state realizzate ben 40.000 costruzioni abusive: 29 mila nuovi immobili e 11 mila trasformazioni d’ uso rilevanti, contro le circa 30.821 mila del 2002 (con 25 mila nuovi immobili abusivi e 6 mila trasformazioni) e le 28.276 del 2001, quando le nuove case abusive erano state 22 mila e le trasformazioni rilevanti erano stimate dal Cresme sempre a quota 6 mila.

preload imagepreload image