Giustizia: si fa largo il consenso dei cittadini sulla mediazione civile

 Giustizia: si fa largo il consenso dei cittadini sulla mediazione civile

Dalla data di entrata in vigore della legge n. 28/2010 al 31/07 c.a., l’Organismo Internazionale di Conciliazione & Arbitrato dell’A.N.P.A.R. ha avviato procedure conciliative per circa 20 milioni di euro a queste si aggiungono più 19 controversie con valore ancora da determinare. Questo è quanto comunicato dalla segreteria dell‘Organismo Internazionale di Conciliazione ed Arbitrato, iscritto al n. 24 del Registro tenuto presso il Ministero di Giustizia. La maggior parte degli avvii di mediazione sono stati inoltrati dai titolari di uffici di conciliazione dell’A.N.P.A.R o dai delegati, regionali, provinciali e comunali, sparsi su tutto il territorio Nazionale.

Mediazione civile: ampliare la sfera dell’ obbligatorietà. Per i cittadini sono tutti convincimenti positivi

 Altro che convincimenti negativi all’ obbligatorietà del ricorso alla conciliazione – dice Giovanni Pecoraro – presidente dell’ Associazione Nazionale per l’ Arbitrato e la Conciliazione (A.N.P.A.R.), molti di questi pensatori, tutti d’ accordo, fino a pochi mesi fa sull’ istituto della mediazione civile quale mezzo di deflazione del carico giudiziario, oggi pur di difendere “la casta” dicono cose inesatte e non ponderate. I fatti dicono al contrario lo schema del decreto legislativo n. 150 approvato dal Governo il 28 ottobre 2009 e che sta per diventare legge a giorni non può far che bene alla giustizia, ai cittadini, alle istituzioni. È evidente la disattenzione di questi signori alla lettura di quanto pubblicato da Unioncamere e dagli enti pubblici e privati preposti a risolvere controversie attraverso la conciliazione.

Giustizia. Il ministro Angelino Alfano: “È in corso un tentativo di delegittimare il governo”

 Proprio nel giorno in cui Massimo Ciancimino lancia accuse pesanti nei confronti di Forza Italia, si torna a parlare di immunità parlamentare. Il vice – presidente del Csm Nicola Mancino e il democratico Luciano Violante mandano segnali di apertura al centrodestra, mentre il Pd reagisce con una certa freddezza e il centrodestra boccia la proposta della finiana Giulia Bongiorno: una immunità per i parlamentari limitata ai fatti compiuti durante il mandato.

Il Guardasigilli al lavoro su Lodo e immunità

 Il ministro della Giustizia Angelino Alfano chiarisce sul tema del rischio di nullità di molti processi di mafia e dichiara la sua opinione sul tema dell’ immunità. “Il legittimo impedimento – dice – non è una legge ad personam pensata per il premier che non vuole in alcun modo sottrarsi alla giustizia; il processo breve non è su un binario morto come sostiene Fini, anche se non c’ è urgenza di approvarlo; i pentiti sono utili ma vanno maneggiati con cura perchè spesso sono dei criminali.

Assolto Berruti dall’ accusa di riciclaggio

 I giudici dell’ ottava sezione penale del Tribunale di Milano assolvono Massimo Maria Berruti, deputato del Pdl ed ex consulente Fininvest, dall’ accusa di riciclaggio di presunti fondi neri relativi ai diritti tv di Mediaset. Assoluzione per non aver commesso il fatto e perchè il fatto non sussiste. E si dà ragione alla difesa parlando di capo di imputazione generico. Per il collegio si tratta di denaro proveniente da appropriazioni indebite ai danni di Mediaset e Rete Italia, non di appropriazioni indebite subite da Fininvest come sostenuto dal pm Fabio De Pasquale. “La diversità non è di poco conto” dicono i giudici. Insomma, il deputato del Pdl ha vinto.

Napolitano, Alfano e il legittimo impedimento: un incontro per chiarire

 Molto preoccupato per le voci circolate a proposito della legge definita anti – pentiti, il Presidente Giorgio Napolitano ha appreso con soddisfazione da Alfano che il governo non ha nulla a che farci. Il Presidente lo sapeva già, ma desiderava che il ministro della Giustizia lo confermasse personalmente. L’ incontro di ieri tra il Presidente della Repubblica e il Guardasigilli non è stato, quindi, una formale ritualità, ma l’ occasione per Giorgio Napolitano di chiarire alcune perplessità a proposito del disegno di legge sul legittimo impedimento. Un incontro definito da Angelino Alfano chiara e leale collaborazione.

A.N.P.A.R. (Associazione Nazionale per l’ Arbitrato & la Conciliazione)

 Giustizia in crisi? In vigore da subito la legge sulla mediazione civile! Tutti d’ accordo i relatori, intervenuti all’ inaugurazione dell’ anno giudiziario, ad affermare che la deflazione dei processi civili passa attraverso la mediazione, ma nessuno si è preoccupato di dire che lo schema del D. Leg. N. 150 approvato dal Governo il 28 ottobre 2009 già liquidato con parere favorevole dalle commissioni parlamentari competenti, è stato sul banco dei vari Governi dall’ anno 1999.

La legge sul Legittimo Impedimento non cambia

 Resterà una prerogativa del presidente del Consiglio, il quale se ne può avvalere come imputato e non come parte offesa, avrà diritto a un rinvio delle udienze giustificato da tutte le prerogative di un capo del governo (comprese le potestà di responsabile nazionale della Protezione civile o Autorità nazionale di sicurezza), ma non per più di 18 mesi. L’ opposizione, però, non concorda, perché, a sua avviso, il provvedimento è “incostituzionale e vìola il principio di eguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge”. Non sarà esteso ai sottosegretari o ai coindagati.

I magistrati contro il governo: dissenso sulla politica della giustizia

 L’ Associazione nazionale magistrati ha definito oggi le modalità con cui le toghe manifesteranno il loro “disagio”, ma anche il loro “forte attaccamento” alla loro funzione e alla Costituzione. Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti di Magistratura Indipendente – guidata da Luca Palamara – che ha condiviso tutte le scelte, tranne quella di lasciare le sedie vuote quando parlerà il rappresentante del ministero della Giustizia. Questa iniziativa ha riacceso lo scontro tra toghe, governo e maggioranza.

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