Bologna, coltiviamo il dovere della memoria. Appelli di Napolitano e Veltroni

“Occorre coltivare un dovere della memoria che si traduca in una rinnovata ampia assunzione di responsabilita’ per la difesa dei valori di democrazia,liberta’ e giustizia come fondamento del nostro patto costituzionale e garanzia irrinunciabile di crescita politica,culturale e sociale anche per le nuove generazioni”. E’ quanto afferma il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel
messaggio inviato al Presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna,Paolo Bolognesi. “Sono trascorsi ventotto anni dalla strage che il 2 agosto 1980 provoco’ alla stazione di Bologna la morte di ottantacinque persone e il ferimento di oltre duecento – si legge nel messaggio di Napolitano – le immagini di quel crimine cosi’ barbaro e vile, che scosse e scuote tuttora nel profondo la coscienza degli italiani, rimangono impresse in modo indelebile nella memoria dell’intero Paese.

Napolitano: L’Italia era in debito di questa giornata con le vittime del terrorismo

“Questo è il giorno del ricordo e del pubblico riconoscimento che l’Italia da tempo doveva alle vittime del terrorismo. E’ il giorno del sostegno morale e della vicinanza umana che l’Italia sempre deve alle loro famiglie. Ed è il giorno della riflessione su quel che il nostro paese ha vissuto in anni tra i più angosciosi della sua storia e che non vuole mai più, in alcun modo, rivivere”. Lo ha detto ieri il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso del suo intervento in occasione della celebrazione al Quirinale del “Giorno della Memoria” dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi.

preload imagepreload image