Quagliarello (PdL): Con Chiodi ha vinto il Popolo della Libertà

 “In Abruzzo insieme al presidente Gianni Chiodi ha vinto il Popolo della Libertà”. Lo ha dichiarato Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del Pdl. “Dopo le elezioni del 13 e 14 aprile noi abbiamo creduto nella strada intrapresa e siamo andati avanti. Gli elettori ci hanno premiato, perché il dato che si sta consolidando attesta il Pdl e le liste in transizione verso il Pdl, i cui eletti confluiranno nello stesso gruppo consiliare, attorno al 46%, a fronte del 41,6% delle politiche e del 30% delle scorse elezioni regionali. Chi come il Pd ha scelto di tornare indietro, riproponendo una coalizione rissosa e succube di forze che disprezzano le istituzioni, è stato sonoramente sconfitto.

Autocritica nel PD per i risultati elettorali in Abruzzo

 I risultati delle regionali in Abruzzo, dove le elezioni anticipate provocate dall’arresto del presidente della regione Ottaviano Del Turco vedono prevalere la destra in una competizione in cui quasi un abruzzese su due è rimasto a casa, devono spingere il Pd sulla strada del cambiamento. Ne è convinto il segretario del PD, Walter Veltroni: “C’è malessere, stanchezza e critica, anche nei nostri confronti. Dobbiamo fare di più sulla strada della moralizzazione della vita pubblica e sulla questione etica. Bisogna intervenire con grande determinazione. Meglio pagare un prezzo elettorale subito ma garantire un futuro al riformismo e al Pd senza comprometterlo”.

Intervenendo all’assemblea dei circoli del Pd del Lazio Veltroni ha così commentato i dati che arrivano dall’Abruzzo, sottolineando l’elemento più significativo di questa tornata elettorale: l’astensionismo, il vero vincitore nelle urne. “In base ai risultati dello spoglio, prima dei dati elettorali, sono i dati dell’astensionismo a essere impressionanti. C’è stato il 30 per cento in meno di votanti rispetto alle politiche (del 2008 ndr)”.

Abruzzo, vince il Pdl: Chiodi presidente. Pd, resa dei conti: verso rottura con Idv

Il Pdl ha ormai in tasca la vittoria nelle elezioni regionali abruzzesi: quando mancavano all’appello poche centinaia di sezioni il responso dei seggi vedeva Gianni Chiodi in vantaggio di circa sette punti percentuali sul rivale Costantini, sostenuto dal centrosinistra. Da segnalare il dato estremamente negativo relativo all’affluenza: ha votato solo il 52,98% degli aventi diritto contro il 68,58% delle elezioni del 2005. Un calo di quasi 16 punti percentuali.

Il candidato del Pdl in netto vantaggio. Secondo i dati del Viminale, dopo lo scrutinio di 1.432 sezioni su 1.625, Gianni Chiodi, candidato del partito di Silvio Berlusconi, era in testa con il 49,32% delle preferenze. Carlo Costantini (esponente dell’Idv, candidato dal centrosinistra) insegue con il 42,40%.

Sale l’Idv, cala il Pd, costante il Pdl. Per quanto riguarda i partiti, PdL costante, Idv in forte crescita, Pd in calo. Dopo lo scrutinio di 267 Comuni su 305 il Pdl era al 35,86% (aveva preso il 38,2% alle politiche dalla primavera scorsa) e l’Italia dei Valori era salita al 14,83%, oltre dieci punti in più delle politiche (4,3%), mentre il Pd perdeva oltre 13 punti percentuali, scendendo dal 33,7% al 20,12%.

Berlusconi attacca Rai, “Mani Pulite” e opposizione

 Silvio Berlusconi a tutto campo nella domenica trascorsa in Abruzzo per sostenere il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Gianni Chiodi. Il presidente del Consiglio, all’attacco sulla Rai («sembra che ci sia un passaparola da parte di tutti i conduttori che stanno a sinistra di fare convergere sul premier prese in giro e a volte insulti, oltraggi e molto spesso menzogne»), non ha evitato di tornare sulla vicenda della Vigilanza, e, tra il serio e il faceto, ha lanciato il sottosegretario Gianni Letta come successore di Giorgio Napolitano al Colle.

ATTACCO ALLA RAI – «Ci sono sempre di mezzo io – ha puntualizzato il premier parlando di tv -, sempre attaccato in malo modo. Sono fenomeni che tutti possono verificare guardando la tv. Quanto a trasmissioni come Ballarò, Porta a Porta, Annozero e Primo Piano ho pregato ministri e sottosegretari di non prestarsi a risse – ha aggiunto – cosa contraria agli interessi dei conduttori che dalla rissa aumentano gli ascolti, ma non dignitosa per chi ha responsabilità di governo». Poi il premier ha apostrofando quella che si è venuta a creare con l’elezione di Riccardo Villari alla presidenza, come «una situazione kafkiana». Una battuta che il diretto interessato non ha lasciato cadere nel vuoto: «Kafka? Io mi sento un personaggio reale, posso giudicare quello che succede come sorprendete ma io non sono cambiato, mi sento un uomo del Pd e soprattutto un uomo delle istituzioni» ha detto Villari.

Berlusconi attacca: Pd in ginocchio e Di Pietro è un uomo di violenza

 Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, torna ad attaccare l’Idv di Antonio Di Pietro e l’alleanza con il Pd. In Abruzzo per la campagna elettorale di Gianni Chiodi, il premier intervistato da alcune tv locali ha infatti dichiarato: «È un’alleanza da vecchia politica con Di Pietro che spadroneggia e gli altri partiti che si inginocchiano davanti alla sua irruenza». Berlusconi ha poi sottolineato che «Di Pietro è un uomo di violenza, il contrario di ciò che dovrebbe essere un uomo politico di cui l’Italia ha bisogno».

La Rai dependance di Arcore? Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, replica poi alle critiche che gli sono arrivate dalla sinistra e torna a puntare il dito contro la tv di Stato. Intervistato dalle tv locali abruzzesi, per sostenere la candidatura di Chiodi alla presidenza della Regione, il premier ha sottolineato: «Questi signori non hanno pudore, basta aprire la Rai e guardare». «Domenica – ha raccontato Berlusconi – ero a casa, ho girato con il telecomando e ho trovato sei programmi in cui mi si prendeva in giro oltraggiandomi. Chi afferma certe cose non ha senso del pudore. Ma gli italiani hanno testa e sanno giudicare anche se la sinistra non lo crede. Perciò vado avanti, quello che conta sono i fatti».

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