“La posizione della giunta Galan mi sembra un arretramento rispetto a un comune sentire che va diffondendosi e che considera l’ atomo una scelta fuori tempo”. Così Roberto Soldà, vicepresidente dell’ Italia dei Diritti, ha espresso la sua opinione contraria alla decisione dell’ esecutivo regionale veneto di sposare la politica energetica del governo Berlusconi, favorevole ad un ritorno al nucleare.
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Ambiente. Meeting della Sostenibilità. Restano accesi i riflettori su cambiamenti climatici, energie rinnovabili e green economy
La voce delle piazze e il silenzio di Copenhagen. Accordo insufficiente ma che, per la prima volta, registra l’ impegno di tutti i governi nel combattere i cambiamenti climatici
La straordinaria partecipazione di coloro che in tutto il mondo sono scesi in piazza per fermare la febbre del Pianeta e per testimoniare l’ urgenza di azioni concrete e vincolanti da parte dei governi non ha ottenuto una risposta adeguata al problema. Copenhagen si è concluso con un accordo che non fornisce adeguata risposta alla gravità dei cambiamenti climatici in atto. L’ accordo prevede, infatti, solo un impegno generico a limitare entro un massimo di due gradi l’ aumento delle temperature; non fissa cifre sui tagli alle emissioni di gas serra e promette aiuti per 100 miliardi di dollari da qui al 2020 per i Paesi in via di sviluppo.
Los Angeles Usa. Clima. Al Summit Onu Formigoni ha proposto parametri nuovi per l’ aria e ha illustrato la ricetta lombarda
“Considerare nuovi parametri come quelli dell’ inquinamento prodotto pro capite o rispetto al Pil come criteri in base ai quali stabilire se sono stati centrati gli obiettivi di miglioramento della lotta all’ inquinamento, per evitare che le Regioni, o comunque i governi sub nazionali, vengano eccessivamente e ingiustamente penalizzati da norme poco flessibili”.
È questa la proposta indirizzata all’ Unione europea dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo lungo e articolato intervento alla sessione conclusiva del Forum sui cambiamenti climatici svoltosi a Los Angeles.
“In Lombardia negli ultimi 10 anni – ha spiegato Formigoni – i valori dei principali inquinanti atmosferici sono scesi notevolmente: il biossido di zolfo è diminuito del 50%, quello di azoto del 19%, il monossido di carbonio del 58%, l’ ozono del 28% e il benzene del 75%. Anche le polveri sottili (Pm10 e inferiori), fra il 2000 e il 2005, sono sensibilmente diminuite; ora il processo si è stabilizzato, ma la nostra azione prosegue perché vogliamo fare ancora meglio”.