Bandi per diffusione energia solare e fonti rinnovabili

 La Giunta regionale Lombardia ha approvato, su proposta dell’ assessore alle Reti, Servizi di Pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, due bandi per la diffusione dell’ energia solare e per l’ utilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici pubblici. I bandi sono finanziati dalla Regione e dal Ministero dell’ Ambiente con 15 milioni di euro. Beneficiari i Comuni e i loro Consorzi, le Comunità montane, le Province, le Aler, le Fondazioni e le Aziende pubbliche. “L’individuazione degli edifici oggetto dell’ intervento – ha spiegato l’assessore Buscemi – avverrà a seguito di una selezione pubblica effettuata da Regione Lombardia in accordo con il Ministero dell’ Ambiente“.

Eolico per il clima, la qualità e il futuro del Paese. Il vento fa bene all’ Italia

Eolico per il clima, la qualità e il futuro del Paese. Il vento fa bene all’ Italia. Perché si deve puntare sull’ eolico per il clima, la qualità e il futuro del Paese. Legambiente: “Settore trainante, con produzione in forte crescita. Efficiente e pulito. Ora regole certe per raggiungere gli obiettivi Ue al 2020”. Un settore fortemente positivo, in crescita e con grandi possibilità di sviluppo. L’ eolico in Italia – come nel resto del mondo – ha raggiunto traguardi significativi in termini di Megawatt installati (oltre 5mila), di energia elettrica prodotta (6,7 TWh circa, pari al 2,1% del consumo interno lordo), di occupati stabili diretti (oltre 2500).

Un successo raggiunto grazie ad una tecnologia competitiva e affidabile, che dimostra la capacità delle fonti rinnovabili di rappresentare oggi una prospettiva concreta e una direzione di marcia imprescindibile per raggiungere al 2020 gli obiettivi fissati dall’ Unione Europea per le rinnovabili – e cioè soddisfare il 17% dei consumi finali – grazie al futuro sviluppo dell’ eolico che può arrivare a 10mila MW installati attraverso nuovi impianti, parchi off shore, rewamping di impianti esistenti, mini e microeolico.

Milleproroghe. Il primo ok del Senato

 L’ Aula del Senato ha approvato, in prima lettura, il Disegno di legge recante Proroga di termini previsti da disposizioni legislative (DDL 1955 / S – Relatore Sen. Lucio Malan del Gruppo parlamentare PdL), con la votazione di fiducia sul maxiemendamento del Governo, sostitutivo ed integrativo del testo del decreto legge. Il maxiemendamento riproduce, in massima parte, le modifiche introdotte dalla Commissione referente Affari Costituzionali e contiene disposizioni di cui riportiamo alcune.

In materia ambientale, come l’ Ance aveva richiesto ed auspicato, nel Milleproroghe viene disposta la proroga al 1° gennaio 2011 del termine previsto dal DPR 380 / 2001 recante Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, già prorogato dall’ art. 1, comma 289, della L. 244 / 2007 (Legge Finanziaria 2008), entro il quale, ai fini del rilascio del permesso di costruire, deve essere prevista, per gli edifici di nuova costruzione, l’ installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell’ intervento.

Lombardia / Camere Commercio, 66 milioni per la competitività

 Prosegue e allo stesso tempo si rinnova e perfeziona l’ azione congiunta Regione – Camere di Commercio a sostegno della competitività delle imprese lombarde. Dopo quattro anni di applicazione dell’ Accordo di programma varato nel 2006, la Giunta della Regione Lombardia, su proposta del presidente Roberto Formigoni, ha approvato il testo di un nuovo Accordo di programma, che sancisce la collaborazione con il Sistema camerale fino al 2015, e il programma d’ azione per il 2010 con il quale vengono messi a disposizione 66 milioni di euro su tre Assi strategici di intervento: competitività delle imprese, attrattività e competitività dei territori, microimprese e artigianato.

Clima, Copenaghen. Presentato l’ indice 2010 di Germanwatch: Italia ferma al 44° posto

 Italia ferma al quarantaquattresimo posto nella classifica generale dell’ Indice sul clima 2010 del Germanwatch, presentato al vertice Onu di Copenaghen. E sul fronte delle politiche nella lotta ai cambiamenti climatici il nostro Paese si aggiudica addirittura il terzultimo posto, peggio di noi solo il Canada e l’Arabia Saudita.

La ricerca – condotta annualmente dall’ associazione tedesca in collaborazione con la rete delle associazioni ambientaliste CAN (Climate Action Network) Europe e di Legambiente per l’ Italia – valuta le performance sul clima dei 57 Paesi che, insieme, sono responsabili di oltre il 90% delle emissioni del pianeta. In particolare il Climate Change Performance Index prende in considerazione il livello delle emissioni di anidride carbonica di ogni Paese, i trend delle emissioni nei principali settori (energia, trasporti, residenziale, industrie) e le politiche attuate per la lotta al mutamento climatico.

Un nuovo regime di aiuti dal Ministero dello Sviluppo Economico: incentivi alle imprese mirati alla ripresa

 Con il DM 27 luglio 2009 il Ministero dello Sviluppo Economico ha istituito un nuovo regime di aiuti alle imprese operanti nelle aree dell’ efficienza energetica, della mobilità sostenibile, delle nuove tecnologie della vita, delle nuove tecnologie per il made in Italy e delle tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e turistiche.

È, in sintesi, una nuova edizione del piano Industria 2015, introdotto nella scorsa legislatura. In effetti, il nuovo regime di aiuti pro investimenti produttivi attua l’ art. 1, commi 845 e 842 della Legge 296 / 2006 (Legge Finanziaria 2007);

Le agevolazioni vengono concesse per:
– lo sviluppo di nuove piccole imprese;
– l’ industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale;
– la realizzazione di investimenti per il risparmio energetico e per la riduzione degli impatti ambientali delle unità produttive interessate;
– il perseguimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale individuati dal MSE.

Clima. Vertice di Copenaghen. Legambiente: “Sul Clima il Governo batta un colpo, ora!”

 Caos delle regole, incertezza sugli incentivi, ritardi nel definire gli obiettivi. Legambiente chiede di abbattere gli ostacoli sulla strada delle energie pulite in Italia

“Dal vertice di Copenaghen ci aspettiamo un accordo che impegni tutti i Paesi nella direzione di una forte riduzione delle emissioni di gas serra, con obiettivi precisi, interventi definiti, risorse certe. L’ Italia può dare un segnale significativo in questo senso non solo ribadendo l’ impegno già vincolante fissato a livello europeo al 2020, in termini di riduzione delle emissioni di CO2 e di sviluppo delle rinnovabili, ma soprattutto dando risposta ai problemi che, nel nostro Paese, impediscono ancora la realizzazione di questa prospettiva”.

Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente non ha dubbi sul ruolo che l’ Italia e l’Europa debbano giocare nel prossimo summit danese sul clima.

“Chiediamo al Governo un intervento immediato per superare la complicata situazione, denunciata da aziende e associazioni delle rinnovabili, che riguarda in particolare il quadro delle regole, l’ incertezza sugli incentivi, i ritardi nella definizione degli obiettivi di sviluppo”.

News su “La Nuova Ecologia” di ottobre a sei mesi dalla catastrofe in Abruzzo

 Le 10 domande di Legambiente al Governo sulla gestione post – sisma, la motonave Cunsky, la riapertura delle inchieste sui rifiuti tossici affondati, il Premio “Ambientalista dell’ anno”.

Chi è il proprietario dei nuovi alloggi, in che modo saranno connessi al tessuto urbano, che fine hanno fatto i fondi devoluti dagli italiani, quando comincerà la ricostruzione. Questi alcuni dei quesiti che Legambiente rivolge al Governo sulla gestione post – sisma, presentati sul numero de La Nuova Ecologia di ottobre per una ricostruzione sostenibile.

“A sei mesi dal terremoto – afferma Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente – non possiamo che ricordare l’ enorme sforzo compiuto dalla protezione civile e dagli aquilani per uscire dall’ emergenza, ma ancora si profilano due grandi problemi sui quali vogliamo mantenere alto il livello di attenzione. Il primo riguarda il rischio delle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione, su cui abbiamo focalizzato il nostro interesse attivando l’ Osservatorio Ricostruire Pulito” assieme a Libera, mentre il secondo è che nelle ricostruzione vinca una logica palazzinara che oltre a rovinare il territorio, faccia perdere l’ occasione di sviluppare una ricostruzione moderna e utile al rilancio anche economico, grazie all’ innovazione tecnologica, finalizzata all’ efficienza energetica e allo sviluppo delle fonti rinnovabili. La scelta fin qui fatta di costruire quartieri dormitorio, per quanto giustificata dall’ emergenza, non ci tranquillizza anche perché creerà gravi problemi in termini di coesione sociale e di qualità della vita stessa dei cittadini”.

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