Adusbef e Federconsumatori, le associazioni dei consumatori, informano: aumenti a raffica. Nel 2010 una stangata da 596 euro

 Rincari, balzelli e nuove spese faranno del 2010 un anno nero. Secondo le stime delle due associazioni dei consumatori da gennaio 2010 peseranno sulle spalle degli italiani rincari complessivi per circa 596 euro. La novella arriva dalle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, che attribuiscono questa vera e propria stangata alla Finanziaria, la quale prevede misure che costeranno alle famiglie 120 euro in più all’ anno. Oltre agli aumenti di gas, carburanti, mutui e biglietti ferroviari.

Adusbef e Federconsumatori parlano di ministangata governativa: “Non è vero – dicono – che la Finanziaria appena approvata non abbia aumentato le tasse, come hanno affermato il ministro Tremonti e il presidente del Consiglio Berlusconi, perchè ci sono circa 120 euro di nuovi balzelli che graveranno sulle spalle di ogni famiglia.

Ok della Camera alla Finanziaria. Prorogato lo scudo fiscale, aumento dell’ aliquota

 Puntualizzazione di Tremonti: il nuovo scudo fiscale avrà due scadenze e due aliquote. Partirà dall’ entrata in vigore del decreto Milleproroghe e fino al 28 febbraio avrà un’aliquota del 6%, mentre da marzo fino al 30 aprile l’ aliquota salirà al 7%. L’ opposizione è contro gli scudi. Il leader dell’ Idv, Antonio Di Pietro, in Aula alla Camera nel corso delle dichiarazioni di voto finale sulla finanziaria, ha definito lo scudo fiscale “una tangente di stato, tangente che questo governo percepisce da evasori fiscali, dai corrotti, dai mercanti di droga. Per questo la finanziaria è una legge criminogena perché mette voglia di violare la legge e dopo il riciclaggio di Stato prevede un uso ingiusto e improprio delle risorse”.

Scontro tra il Presidente della Camera e il ministro dell’ Economia Tremonti

 Dura la presa di posizione di Fini alla scelta di porre la fiducia sulla Finanziaria: “deprecabile” ha definito la mossa del governo. “Credo – afferma Fini – che si possa dire che da parte delle opposizioni si sia registrato un atteggiamento non ostruzionistico. Pertanto, porre la questione di fiducia è una prerogativa legittima dell’ Esecutivo, ma poteva essere evitata dal momento che anche sul fronte del calendario vi erano tutte le garanzie che i tempi fossero rispettati”.

Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta attacca Tremonti: “Non è un economista”

 A proposito della politica di rigore di Giulio Tremonti Brunetta ha detto “Il ministro Tremonti ha perfettamente ragione. Io sono più rigorista di lui, ma nel rigore si può fare sviluppo”. Il portavoce di Renato Brunetta chiarisce in una nota: “Nessun attacco, nessuna polemica. Ha soltanto ricordato che se lui è professore ordinario di politica economica e finanziaria, il ministro Giulio Tremonti è invece professore ordinario di scienza delle finanze e di diritto finanziario. Il primo è quindi un economista, mentre il secondo è un giurista”.

Finanziaria. La Camera approva la legge di bilancio

 La riforma della legge di bilancio anche a Montecitorio, come avvenne a palazzo Madama, è stata approvata con voto bipartisan di maggioranza e opposizione. Il testo varato dalla Camera, però, contiene modifiche rispetto a quello uscito dal Senato e dunque la riforma per diventare legge dovrà tornare in Senato.

In mattinata il governo era stato battuto due volte alla Camera sul voto relativo a due emendamenti alla riforma della finanziaria. Entrambi gli emendamenti approvati contro il parere dell’ Esecutivo si riferiscono all’ articolo 21 della riforma della Finanziaria.

Giustizia. Intesa Berlusconi – Fini.”Via libera ai processi più brevi. No alla prescrizione breve”

 Una via di mezzo tra l’ esigenza di Silvio Berlusconi di avere uno scudo per i suoi processi e la richiesta di Gianfranco Fini di evitare che si vanifichino i processi dei cittadini in attesa di giustizia per annullare i processi di uno solo. Non ci sarà quindi la prescrizione breve, gradita al premier. “È stata da me e dal presidente Berlusconi – spiega Fini – considerata come un’ ipotesi non praticabile perché danneggia i cittadini”.

News. La Finanziaria blocca il Cinque per Mille. Legambiente: “Un paradosso”

 Legambiente: “E’ paradossale: così si penalizzano cittadini, associazioni di volontariato e ricerca”.

“Siamo al paradosso: invece di essere stabilizzato il Cinque per Mille sparisce, danneggiando pesantemente le associazioni e frustrando i buoni propositi di tutti quei cittadini che avevano visto in questo strumento un mezzo utile per sostenere pezzi importanti del volontariato sociale e della ricerca, perennemente a corto di finanziamenti“.

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