Il giorno 27 gennaio si celebra in tutto il mondo la Giornata della Memoria, in occasione dell’ anniversario della data di liberazione del campo di concentramento di Auschwitz (avvenuta il 27 / 01 / 1945) dove si consumò uno dei più grandi genocidi della storia e dove morirono oltre un milione di ebrei.
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Berlino in festa vent’ anni dopo la caduta del Muro
Berlino ricorda con una grande festa la caduta del Muro che divideva la città e l’ Europa, ma anche due diverse visioni strategiche del mondo. Gli atti commemorativi del ventesimo aniversario della caduta del Muro, sono cominciati con una messa ecumenica nella chiesa di Gethsemane, alla quale hanno assitito tra gli altri il presidente Horst Kohler e la cancelliera, Angela Merkel.
La Merkel aveva inviato un messaggio ai tedeschi, ricordando però che “la riunificazione non è ancora compiuta, perchè all’ Est la disoccupazione rimane con un tasso doppio di quello dell’ Ovest e restano ancora differenze strutturali ed è su queste che bisogna mettere l’ accento, se si vuole arrivare a condizioni di vita uguali o paragonabili, senza creare gelosie tra le due parti della Germania”.
Poco dopo la messa, il sindaco – governatore di Berlino, Klaus Wowereit, ha visitato la cappella della Riconciliazione, non lontano dall’ antica postazione di frontiera della Bernauer Strasse, dove sono state accese decine di candele in memoria di quelli che persero la vita nel tentativo di attraversare il Muro per scappare in Occidente.
Veltroni: Fascismo? Fini chiude una ferita, non so il suo mondo
“Sottolineo l’importanza di quel che ha detto Fini. È un passo importante nell’evoluzione di una persona, non so quanto per tutto il suo mondo” . Dalla summer school del PD
Napolitano da Helsinki: C’è chi non crede nella Costituzione
Identificarsi nella Costituzione? In Italia non per tutti è così. Lo denuncia, da Helsinki, il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano: “Credo ci siano questioni ancora aperte sulla piena identificazione nei principi e nei valori della Costituzione. Occorre un forte moto di patriottismo costituzionale, per il quale credo ci siano le condizioni”. E parlando dell’economia nel giorno in cuil’Istat annuncia il peggiro dato dal 2003, con la crescita sottozero, ammonisce: “Serve un grande sforzo per rilanciare la crescita,”è essenziale puntare su fattori fondamentali come la debolezza della capacità di concentrarsi sulla ricerca e la formazione. E’ una questione che deve essere affrontata anche dalle politiche pubbliche”.
Il 25 aprile Berlusconi riceve Ciarrapico – Veltroni: Uno sfregio alla democrazia
La Festa della Liberazione è la festa di tutti. E’ la festa dell’Italia, il momento in cui si ricordano quelle persone, quei ragazzi che sacrificarono la loro vita per permettere a questo Paese di uscire dal fascismo e cominciare un lungo cammino di libertà e democrazia. E’ la festa di tutti, e ognuno decide in coscienza di passarla come meglio crede. C’è chi sfila al fianco dei partigiani, chi lotta per battaglie democratiche, c’è anche chi protesta contro le cose che non vanno, chi butta in piazza tutto il suo impegno civile e politico.
C’è poi chi decide di passare il 25 aprile invitando a casa una persona che ha dichiarato di non avere mai rinnegato il ventennio fascista. In democrazia, si sa, (quasi) tutto è concesso, ma questo tipo di comportamento, indipendentemente da chi ne è il protagonista, meriterebbe una censura da parte di tutti i cittadini liberi di questo paese.
La Loggia: il pericolo non viene da Ciarrapico ma dai tanti ex comunisti
“E’ incontestabile che il Popolo della Libertà sia un partito di centro, cattolico, moderato e liberale”. Lo ha affermato il vicepresidente dei deputati azzurri Enrico La Loggia che, replicando alle
Ciarrapico: “Mai rinnegato il fascismo” e sul candidato del Pdl arrivano critiche a 360°
La candidatura dell’imprenditore Giuseppe Ciarrapico nel Pdl, accompagnata dalle sue parole rilasciate a “Repubblica”, creano scompiglio nel panorama politico: “Il fascismo mi ha fatto soffrire e mi ha dato gioie, e non l’ho mai rinnegato”. A queste affermazioni sono seguite le correzioni ufficiali ( “non ho mai nascosto la mia giovanile adesione al fascismo, al pari di tanti illustri italiani, ma al tempo stesso ho sempre espresso la mia netta riprovazione e condanna” ), ma la candidatura proposta da Berlusconi sembra adesso più ingombrante che mai.