Giulio Tremonti: “È arrivato il momento per una grande riforma fiscale. Una riforma da studiare, non elettorale”

 Il ministro dell’ Economia Giulio Tremonti oggi ha aperto i lavori di Telefisco, il forum del Sole 24 Ore che ogni anno fa il punto con esperti sulle tematiche fiscali di attualità. Il ministro oggi è anche intervenuto con una Circolare della Ragioneria Generale dello Stato per chiedere attenzione agli enti pubblici, nella predisposizione dei bilanci di previsione per il 2010, nel contenimento della spesa. Dice il ministro: “È arrivato il momento per una grande riforma fiscale importante e non all’ insegna dei rattoppi. Una riforma da studiare, non elettorale e che guarda anche al calo delle aliquote. Ma tenuto conto dei problemi di compatibilità finanziaria, e soprattutto dell’ alto debito pubblico italiano, si tratta di una riforma non facile”.

Da un’ indagine del Sunia: l’ 85% di stranieri ha l’ affitto irregolare. Evasione per oltre un miliardo di euro

 Sono circa quattro milioni gli immigrati che vivono in affitto in Italia e l’ 85% ha un contratto non registrato o registrato per una cifra inferiore a quella versata: l’ imposta annualmente evasa supera il miliardo di euro. È questo il risultato di un’ indagine svolta su un campione di 1.000 famiglie straniere svolta dal Sunia, il Sindacato nazionale degli inquilini e degli assegnatari.

Il 70% ha un reddito inferiore a 15.000 euro annui, l’ 80% vive in coabitazione con uno o più nuclei familiari, spesso in condizione di sovraffollamento, a volte estremo, in abitazioni spesso carenti di servizi, in stabili fatiscenti. La casa dunque è un problema sempre più difficile da affrontare per i circa 1.300.000 nuclei familiari stranieri che vivono in Italia, nuclei che si rivolgono per la quasi totalità al mercato dell’ affitto.

Nell’ 85% dei casi il contratto non è registrato o lo è per una cifra inferiore (nel 90% un terzo della cifra reale), i canoni inoltre sono maggiorati rispetto a quelli ordinari del 30 – 50% con la giustificazione dei rischi che il locatore corre ospitando irregolari, anche considerando la stretta imposta dal pacchetto sicurezza.

Evasione fiscale. Task force dell’ Agenzia delle Entrate sulle compensazioni indebite

 Dai controlli sono emersi 317 milioni di euro tra evasione diffusa e comportamenti fraudolenti, che presumibilmente, sostiene l’ Agenzia, finiranno nelle casse dell’ erario entro l’ anno. Sono questi i risultati della task force messa in campo dall’ Agenzia, presentati ieri nel corso di una conferenza stampa.

In particolare l’ attività di controllo ha portato ad individuare per il biennio 2007 – 2008 e i primi mesi del 2009 compensazioni sospette per 167 milioni di euro in capo a 234 soggetti, concentrati per lo più in Lombardia, e con una larga incidenza nel settore dell’ edilizia.

Allo stesso tempo sono stati individuati 8 mila soggetti che nel modello F24 hanno utilizzato in compensazioni crediti Iva per un ammontare di 150 milioni di euro pur non avendo presentato la relativa dichiarazione. Per questi soggetti è già in corso il recupero delle imposte e dei contributi pagati in compensazione con crediti inesistenti, mentre la platea totale dei soggetti sotto controllo è di circa 80 mila.

Estero. Obama: un piano per combattere l’ evasione fiscale oltreoceano e i paradisi fiscali

 “A nessuno piace pagare le tasse, soprattutto in tempi di crisi. Ma la maggior parte degli americani rispetta gli obblighi. Molti cittadini e imprese adempiono ai loro obblighi ma ci sono altri che non lo fanno”.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato un piano per combattere l’ evasione fiscale oltreoceano e i paradisi fiscali. “Ho chiesto al Congresso di approvare misure di senso comune”, ha detto il presidente, affiancato dal segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner. Nel presentare il proprio piano di riforma, il presidente ha sottolineato che “il codice fiscale (americano) è pieno di scappatoie che agevolano le aziende, e non possiamo premiare quelle società americane che operano oltreoceano e che riescono a trovare il modo di evadere le tasse. Anche perché pagare le tasse è un obbligo legato alla cittadinanza. Per questo, ha ribadito Obama, ho parlato della necessità di chiudere i paradisi fiscali oltreoceano”.

Giuseppe Roma, direttore del Censis: “Viviamo in un Paese invischiato nella mucillagine dell’ evasione fiscale”

 Giuseppe Roma, direttore generale del Censis, così si esprime: “È evidente che le dichiarazioni dei redditi di troppi italiani non sono veritiere. Gli ultimi dati diffusi dal ministero dell’ Economia confermano un’ ampia area di evasione. E farebbe ridere, se non fosse tristemente vera, la considerazione che quasi l’ 80 per cento dei redditi Irpef deriva dal lavoro dipendente o dalle pensioni: che fine ha fatto il Paese degli imprenditori, dei lavoratori autonomi, dei professionisti e dei consulenti? Non esiste più”.

Bersani. Tre progetti per salvarci dalla crisi

 Pierluigi Bersani, ex ministro nel governo Prodi, non dice no al piano casa di Berlusconi, ma avanza proposte alternative. «Il governo propone una via che può scardinare l’ Italia. Se il punto – col piano casa – è attivare il settore costruzioni ed edilizia, faccio una controproposta: attiviamo una sorta di tridente. Primo: i cantieri locali. Sbloccando un po’ di soldi per le grandi opere e mettendo un po’ di libertà al patto di stabilità dei Comuni, apriamo mille cantieri locali per manutenzione di scuole, strade, sovrappassi, rotonde, qualunque cosa ci sia da fare e che possa partire in sei mesi. Secondo: le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni. Potenziamole. Il governo le aveva stoppate e le ha comunque complicate, ma sono la prova che si può attivare l’ edilizia senza stravolgere le regole. Terzo: fare finalmente il piano casa pubblico. Questo governo ha bloccato soldi che avevano stanziato Prodi e Di Pietro, assieme alle Regioni: sono sempre lì, aspettano di essere investiti».

La Lega fa i conti sul risparmio derivante dal federalismo fiscale

Un risparmio di 26 miliardi di euro, a regime, per lo Stato e di 2.500 euro all’anno per ogni cittadino. Sono gli effetti dell’introduzione del federalismo fiscale, secondo i calcoli fatti dal senatore leghista, Massimo Garavaglia intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it. “C’e’ indubbiamente un risparmio notevole, a regime, per le finanze dello Stato, che si puo’ quantificare in due modi – spiega l’esponente del Carroccio -. Da un lato facendo riferimento allo studio dell’Unioncamere del Veneto sui costi del non federalismo, che stima in 26 miliardi di euro l’anno il costo per il fatto che in l’Italia il personale pubblico e’ distribuito malamente. Noi abbiamo il 53 per cento del personale nei ministeri centrali contro l’11 per cento della Germania. Riportando anche in Italia la percentuale tedesca, avremmo un risparmio di 26 miliardi di euro l’anno per le casse dello Stato, solo distribuendo e utilizzando meglio il personale pubblico. Ovviamente a regime.

Berlusconi ai giovani imprenditori: Per pagare meno tasse, devono pagarle tutti

Il premier Silvio Berlusconi ribadisce, davanti alla platea dei giovani industriali, la propria linea in politica economica, ricordando la ormai celebre “equazione del benessere: meno tasse per le famiglie, il lavoro, le imprese vuol dire più consumi, più produzione, più posti di lavoro, più soldi nelle casse dell’erario. Il che consente di investire nelle infrastrutture e anche di ridare qualcosa a quella parte della società più emarginata”.
“Per pagare tutti meno tasse, bisogna che tutti le paghino e quindi dobbiamo continuare la lotta all’evasione fiscale”, ha detto il premier nel corso del suo intervento al convegno dei giovani imprenditori.
“Dobbiamo continuare la lotta all’evasione se è vero che ci sono 100 miliardi di euro in meno nelle casse dello Stato”, ha spiegato, sottolineando come la riduzione della pressione fiscale rappresenti una delle priorità del governo.

Aumentano le entrate fiscali

Aumentano di 800 milioni nel primo quadrimestre le entrate fiscali. tributarie. Lo rende noto l’Agenzia delle entrate. Nel 2007 gli incassi a seguito di attivita’ di controllo fiscale sono stati pari a 6,37 mld, +46% rispetto al 2006. Nei primi quattro mesi del 2008 si sono recuperati 800 milioni di euro dai controlli anti evasione, +24% rispetto allo stesso periodo del 2007.
Poco più della metà (3,22 mld) arrivano da versamenti diretti (+22%) e gli altri 3,15 mld da ruoli (+82%). Un buon andamento che si conferma nei primi quattro mesi del 2008 con gli incassi a quota 800 milioni, in crescita del 24% rispetto ai 645 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso.

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