Quale sarà la Milano del 2030? Convegno della Città Organizzato da Assoedilizia e Casa della Carità

Quale sarà la Milano del 2030? Convegno della Città Organizzato da Assoedilizia e Casa della Carità

Organizzato da Assoedilizia e dalla Fondazione Casa della Carità il primo convegno sul Piano di Governo del Territorio, aperto alla città dei principali attori sulla scena dell’ economia e del sociale. Molti i dubbi.

Tempi lunghi per il Piano di Governo del Territorio di Milano, lo strumento urbanistico che la Giunta Moratti vorrebbe portare all’ approvazione prima delle elezioni dell’ anno prossimo.

A parere di associazioni, mondo sociale e immobiliare, ordini professionali,
urbanisti, docenti universitari,
esso nasce con due principali handicap: eccessivo liberismo e assenza di un apparato amministrativo forte capace di governarlo.

Confedilizia – Appc – Unioncasa: “Il Governo dica una parola chiara sulla cedolare secca sugli affitti”

 La cedolare secca sugli affitti è alla concreta attenzione del Parlamento. La Commissione Finanze della Camera ha adottato un testo base delle varie proposte di legge presentate sul tema e ha chiesto al Governo di esprimersi sui costi che tale misura comporterebbe. Ma il problema è all’ ordine del giorno anche per i diversi emendamenti presentati – da parlamentari sia di maggioranza sia di opposizione – per la sua istituzione nell’ ambito della legge finanziaria.

Economia. La crisi, l’ immobiliare e un inquietante interrogativo: opportunità o pericolo?

 La crisi è, per l’ immobiliare, un’ opportunità e – allo stesso tempo – un pericolo. Un’ opportunità, dunque. La crisi è, infatti, partita dall’ immobiliare (per le imposizioni demagogiche della politica statalista dei politici del radicalismo statunitense che proclamavano il “diritto alla casa”, da cui i subprime), ma – è un paradosso – è destinata a risolversi nel e a favore dell’ immobiliare, allorché l’ inflazione (che tutti prevedono si sviluppi quando verranno a galla le potenti iniezioni di liquidità delle banche centrali) manifesterà – contestualmente alla ripresa economica – i propri effetti.

Ma la crisi è anche un rilevante pericolo per l’ immobiliare: e il guaio grave è che il pericolo è già una realtà, mentre l’ opportunità è attesa. Non si tratta della caduta dei valori: che non c’ è e non ci sarà, perché non c’ è mai stata – salvo che in poche zone d’ Italia – una bolla artificiosa (e chi predice – o auspica – una caduta dei valori, lo fa solo al fine di creare l’ ambiente adatto perché vengano ulteriormente, e di nuovo scandalosamente, favoriti alcuni strumenti già a fiscalità privilegiata, messi in piedi dal grosso capitale parassitario).

Il pericolo – dunque – non sono i valori, sono i politici: oggi più che mai tentati – illusi da interessi di settore – dalla via breve (quella che Einaudi definiva inventata da superbia satanica) della creazione di lavoro buroindotto: di lavoro indotto dalla burocrazia, e a carico dei soliti noti (proprietari).

Il Ministero dello Sviluppo (sic) economico è già partito alla carica, varando alla chetichella – perlomeno, rispetto alle organizzazioni rappresentative di chi deve pagare, non certo rispetto a quelle dei beneficiari – un provvedimento che impone, per gli apparati ascensoristici, lavori che non sono obbligatori in alcun’ altra parte d’ Europa.

Gianfranco Fini al “Parlamento della legalità”: “La lotta alla mafia non si fermerà”

 Giunto a Bagheria per parlare agli studenti promotori del “Parlamento della legalità“, il presidente della Camera, ribadisce: “Se non vogliamo che ci siano legami con la mafia, chi rappresenta il popolo, la politica, deve garantire trasparenza e la forza dell’ esempio e del comportamento”. Rivolgendosi agli studenti, Fini ha invitato a “non votare chi vi dice dammi il voto e poi io ti do un posto di lavoro. È questo il comportamento che ha portato capi mandamento e boss a dire “ci pensiamo noi”. Secondo Fini, è dovere dello Stato garantire la selezione di coloro che meritano e non i boss “perché chi si impegna deve andare avanti. Negli ultimi anni sono stati fatti grossi passi in avanti: lo Stato ha reagito, è cresciuta la volontà nella società di non calare il capo”.

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