La scelta del Comitato per il Nobel è inattesa: da una parte premia la politica di ritorno al multilateralismo e di riconciliazione con il mondo musulmano, dall’ altra cerca di dare una nuova spinta a quel processo di pace mediorientale di cui la Casa Bianca si è fatta promotrice.
“Solo assai raramente qualcuno è riuscito come Obama a catturare l’ attenzione del mondo e a dare una speranza per un futuro migliore”, si legge nella motivazione diffusa dal Comitato, che spiega come la diplomazia del Presidente statunitense sia basata sul concetto che coloro che guidano il mondo debbano farlo sulla base di valori e atteggiamenti condivisi dalla maggioranza della popolazione.
La Casa Bianca ha reagito con una sola parola al Nobel per la Pace a Barack Obama: Wow!. Il portavoce presidenziale Robert Gibbs ha risposto ai media con una mail contenente solo l’ esclamazione di sorpresa (scritta a lettere maiuscole e con il punto esclamativo). Il presidente americano si è detto profondamente onorato per l’ assegnazione del premio e avrebbe usato il termine humbled, traducibile come il riconoscimento di un onore fin troppo grande.
Il Comitato sottolinea inoltre la speciale importanza del progetto e dell’ impegno della Casa Bianca per un mondo senza armi nucleari: “Come Presidente, Obama ha creato un clima nuovo nella politica internazionale: la diplomazia multilaterale ha riguadagnato una posizione centrale, con un’ enfasi sul ruolo che le Nazioni Unite e le altre organizzazioni internazionali possono svolgere”. Il Comitato conclude appoggiando l’ appello di Obama: È tempo che ciascuno di noi si assuma la sua parte di responsabilità per una risposta globale alle sfide globali,