Silvio Berlusconi è tornato a casa

 Il premier, salutando con la mano quanti erano in attesa fuori dal nosocomio, ha rassicurato i propri sostenitori: “Mi rimarranno due cose come ricordo di questi giorni: l’ odio di pochi e l’ amore di tanti, tantissimi, italiani. Agli uni e agli altri faccio la stessa promessa: andremo avanti con più forza e più determinazione di prima sulla strada della libertà. Lo dobbiamo al nostro popolo, lo dobbiamo alla nostra democrazia, nella quale non prevarranno né la violenza delle pietre, né quella peggiore delle parole”.

Estero. Oslo: Obama ha ritirato ieri il Nobel per la Pace

 Il presidente americano Barack Obama, nell’ accettare il premio Nobel per la Pace, ha ribadito spesso il concetto di una pace giusta che talvolta deve essere difesa anche con le armi, perché “gli strumenti della guerra hanno un ruolo nel preservare la pace”, a condizione però che i conflitti rispettino certe regole di condotta. “Gli Stati Uniti, ad esempio, non hanno mai combattuto contro una democrazia2, ha detto.

Evento. Primo salone della giustizia inaugurato a Rimini. Fini: “La fiducia nella magistratura è fondamentale per la democrazia”

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel suo intervento al primo salone della giustizia che si è inaugurato ieri mattina a Rimini, ha ricordato le linee guida di una riforma che ha detto di augurarsi “si possa realizzare in tempi rapidi, perchè solo così la politica potrà dimostrare di saper contrastare quel germe della sfiducia che, ormai da troppo tempo, mina la credibilità delle stesse istituzioni giudiziarie. Se ci riusciremo potremo dire di aver fatto un passo in avanti in direzione di quel buon governo della “cosa pubblica”, senza il quale non c’ è progresso di libertà e di giustizia”.

Berlusconi – Fini: è scontro. Durante la puntata di Ballarò Fini replica: “Il Premier non c’ entra con la mafia. Ma non cambio opinione su ciò che ho già detto”.

 In un momento delicatissimo della sua vita politica, Silvio Berlusconi si dibatte tra la voglia di far esplodere la rabbia, soprattutto per il tono confidenziale usato dal presidente della Camera Gianfranco Fini nel criticarlo con un procuratore della Repubblica, e la consapevolezza di dover andare avanti, tenendo ferma la barra del governo e della maggioranza.

Bocciato il Lodo Alfano. Dopo la sentenza della Consulta attacco di Berlusconi ai giudici e a Napolitano

 Il giorno dopo la bocciatura del Lodo Alfano da parte della Consulta, il premier Berlusconi torna ad attaccare giudici e Quirinale. “Il Capo dello Stato è di sinistra, la Corte Costituzionale è un organo politico. Nonostante questo io vado avanti con grinta. Ora si vedrà di che pasta sono fatto”.

Il premier in una intervista al Gr quasi urla: “Il Presidente della Repubblica è stato eletto da una maggioranza che non è più maggioranza nel Paese, una maggioranza di sinistra, ed ha le radici totali della sua storia nella sinistra. Credo che anche l’ ultimo atto di nomina di un magistrato della Corte dimostri da che parte sta”.

Berlusconi conferma che “il governo va avanti tranquillamente, serenamente, se possibile con più grinta di prima, perchè si sente assolutamente necessario, indispensabile, alla democrazia, alla libertà, al benessere di questo Paese. Abbiamo governato senza questo Lodo per cinque anni, dal 2001 al 2006. Continueremo a governare senza questo Lodo”.

Estero. Barack Obama: “Via alla riforma sanitaria. Costa meno delle guerre di Bush”

 Il presidente degli Stati Uniti ha lanciato un appassionato appello, con un discorso a sessioni congiunte della Camera dei Rappresentanti e del Senato, perché i congressisti approvino subito una riforma che trasformerà in maniera sostanziale il sistema sanitario statunitense e il mercato delle assicurazioni.

“Siamo l’ unica democrazia al mondo che non garantisce la copertura medica universale ai suoi cittadini” ha detto Obama nel suo intervento, e se non si agisce subito sulla riforma sanitaria, molti americani potrebbero pagare con la vita.

La riforma della sanità pubblica americana proposta dalla Casa Bianca costa meno di quanto abbiamo speso per le guerre in Iraq e in Afghanistan ha poi indicato al Congresso il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, quantificando i costi della riforma in circa 900 miliardi di dollari in 10 anni.

Ha poi ricordato che anche gli sgravi fiscali offerti ai più ricchi dal suo predecessore George W. Bush e approvati dal Congresso all’ inizio della legislatura in questione sono costati molto di più. Sulla riforma proposta, Obama ha detto che “molti dei costi prospettati verranno pagati con denaro già speso, ma speso male, nel sistema previdenziale attuale. Il piano non aumenterà il nostro deficit”.

La riforma costerà 900 miliardi di dollari nell’ arco dei prossimi dieci anni. Obama ha chiarito che il piano non aumenterà di un solo dollaro il deficit pubblico. “Il motivo per cui ho trovato un debito da mille miliardi di dollari entrando alla Casa Bianca è che troppe delle iniziative prese nell’ ultimo decennio non avevano copertura finanziaria e io non farò lo stesso errore per il sistema sanitario”.

Afghanistan, un nuovo handicap del governo. Umberto Bossi: “Sarebbe opportuno tornare a casa”

 E quindi, mentre la Lega chiede il ritiro delle truppe, il Pdl parla di una presenza “irrinunciabile” dei soldati italiani a Kabul. Calderoli chiede di ragionare sulla missione in Afghanistan, pur andando avanti fino in fondo, e di lasciare Libano e Balcani.

“Sull’ Afghanistan – dice il ministro – la stragrande maggioranza degli italiani la pensa come Bossi. Prima o poi il mondo occidentale dovrà fare autocritica perchè la democrazia non si esporta e non si impone». In un’ intervista a Repubblica, l’ esponente leghista ammette di essere stato un tempo interventista, ma di avere fatto poi il mea culpa.

Arriva con La Russa la risposta del Pdl. “La presenza dei nostri militari in Afghanistan è imprescindibile. Lasceremo il Paese solo quando saranno garantite le condizioni di sicurezza, dice il ministro della Difesa. Il governo non pensa né può pensare al ritiro della missione. E le parole di un ministro di peso come Umberto Bossi (io li porterei a casa tutti) sono state dettate da uno slancio affettivo, un sentimento paterno”.

Frattini sottolinea come in Afghanistan servono elezioni credibili, e quindi con una reale partecipazione del popolo afghano. Quanto alla situazione nel Paese, il ministro ha aggiunto che “è noto che i nemici della democrazia cercheranno di colpire maggiormente durante il periodo di preparazione del voto. Tuttavia, continueremo a lavorare in Afghanistan per la sicurezza anche dell’ Italia e di Calderoli”.

Ma le affermazioni del leader della Lega e di Calderoli mettono in difficoltà il governo. Sia perché per la prima volta mostrano possibilità di spaccature sulle missioni militari all’ estero, sia perchè scoprono il fianco all’ opposizione: il Partito democratico invoca sicurezza per i militari e l’ Italia dei valori chiede di ridiscutere in Parlamento il senso della missione.

Al vertice sull’ Ue di Napoli il Capo dello Stato: “Informazione, libertà e pluralismo fondamentali per la democrazia”

 I cittadini europei credono nella “libertà e pluralismo dell’ informazione”. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ribadisce, al termine del vertice informale sull’ Ue di Napoli, uno dei principi portanti del progetto europeo. Nel suo intervento, ha sottolineato l’ attaccamento dei nostri popoli ai principi liberali e democratici. “Sono principi cardine”, ha detto. E sul voto: “Risultati non disastrosi, ma bisogna arginare l’ euroscetticismo”

Napolitano risponde a una domanda dei giornalisti sulla libertà d’ informazione e su quello che l’ Europa può fare per difenderla e promuoverla e, pur sottolineando che ognuno ha i suoi compiti e le sue prerogative, si dice convinto che bisogna avere fiducia nell’ attaccamento dei nostri popoli ai principi liberali e democratici su cui poggia la costituzione europea, non ultimi i principi di libertà e di pluralismo dell’ informazione.

Napolitano ha difeso con forza, pur senza entrare nel merito delle polemiche scatenate dall’ approvazione del ddl intercettazione, la libertà dell’ informazione. Riprendendo lo spunto offerto dalle parole del presidente tedesco Horst Kohler che ha spronato l’ Europa a difendere i principi di libertà e democrazia, Napolitano ha sostenuto che non possiamo aver dubbi sull’ importanza fondamentale dei principi che devono presiedere all’ attività di informazione dei paesi europei. Ma ha precisato di non poter forzare le prerogative che gli vengono attribuite dalla Costituzione.

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