La ripresa arriverà in Italia nel 2010, ma sarà graduale e “frenata” dalla crescita del debito pubblico. Secondo le previsioni d’ autunno il prodotto interno lordo calerà del 4,7% quest’ anno e salirà dello 0,7% il prossimo anno, in linea con la media europea, per arrivare a +1,4% nel 2011, contro un +1,5% dell’ Eurozona e un +1,6% dell’ Unione europea.
debito pubblico
Berlusconi: L’Italia ce la farà
Intervista del presidente Silvio Berlusconi al quotidiano “Il Messaggero” del 6 dicembre 2008
Presidente Berlusconi, questa è la prima crisi economica che importiamo dall’estero. Cosa può metterci l’Italia di suo per ridurne l’impatto ed evitare una escalation negativa?
“La mia convinzione è che possiamo farcela meglio di altri Paesi. I buoni risultati sono sempre figli di un atteggiamento positivo. Per questo invito gli italiani ad avere fiducia. Il 10 ottobre, per primo, il presidente del Consiglio italiano ha garantito che lo Stato non avrebbe consentito il fallimento di alcuna banca e che nessun risparmiatore avrebbe quindi perso un solo euro dei propri depositi. Questa iniziativa è stata seguita dagli altri Paesi europei, ed anche l’amministrazione americana, che purtroppo aveva assistito inerte al fallimento della Lehman & Brothers e di altre due banche, ha deciso di garantire, con un Fondo di 700 miliardi di dollari, la solidità del sistema bancario degli Stati Uniti. Anche per quanto riguarda il sostegno alle imprese e alle famiglie il nostro governo si è mosso prima degli altri ed ha varato un pacchetto anticrisi, pari a 80 miliardi di euro che nei prossimi anni si trasferiranno dalla mano pubblica all’economia reale, cioè alle famiglie ed alle imprese. Ora tutto dipende dal comportamento di ciascuno di noi, dalla scelta tra due strade: fare propria la canzone del catastrofismo che la sinistra canta ogni giorno, oppure essere positivi e pragmatici e, nei limiti del possibile, conservare lo stile di vita precedente anche nei consumi. In questo modo si eviterà che l’industria debba ridurre la produzione e si veda costretta a mettere in cassa integrazione i dipendenti, con un effetto depressivo ulteriore che rischierebbe di instaurare un circolo vizioso, quello sì preoccupante”.
Conti pubblici: dalla Ue “cartellino giallo” all’Italia
Secondo il Rapporto 2008 sulle finanze pubbliche nell’Ue messo a punto dalla Commissione europea, l’Italia resta un Paese “a medio-rischio” sul fronte della sostenibilità di lungo periodo dei propri conti
Tremonti (Pdl): Adesso gli eurobond per finanziare lo sviluppo
“Credo sia l’ora di pensare ad un debito pubblico europeo per finanziare lo sviluppo dell’Europa”. Lo ha affermato Giulio Tremonti che ha osservato: “Rilancio la mia vecchia proposta di eurobond per lo sviluppo, in passato accolta da altri governi europei come contro l’ortodossia finanziaria. Credo che oggi sia assolutamente sbagliato non capitalizzare i dividendi di Maastricht e la forza dell’euro: abbiamo la moneta piu’ forte e gli interessi piu’ alti, e sarebbe assurdo non mettere a frutto questa situazione”.
Sarebbe un passaggio, quello di finanziare lo sviluppo dell’Europa con il debito pubblico europeo, che per Tremonti avrebbe un forte valore anche politico nel rafforzare “una identita’ europea”. Una Europa che ora deve guardare “alla terza fase” del percorso di unificazione, quella “della costruzione politica”.
Bankitalia: torna a crescere il debito pubblico
Secondo i dati del supplemento al bollettino statistico della Banca d’Italia, dopo tre mesi di dati sempre in calo (tutto l’ultimo trimestre del 2007) il debito pubblico italiano all’inizio del