Fini: Una follia rinviare il voto

Per Gianfranco Fini l’ipotesi che il Viminale rinvii la data del voto dopo il ricorso del Dc Giuseppe Pizza “è una follia”, perché significherebbe “non dare al paese un governo

Riammessa la Dc di Pizza, possibile un rinvio delle elezioni politiche

 Ma la colpa di chi è? E’certo che di qualcuno deve essere perchè si sapeva fin dal principio che Pizza e la sua Dc erano forse le uniche ad avere il diritto ad essere sulla scheda elettorale con lo scudo crociato dal momento che aveva vinto la battaglia giudiziaria per i beni e il simbolo della vecchia Democrazia Cristiana. Ora ci si meraviglia e si chiede di rinunciare alla richiesta di spostare le elezioni? Chi lo chiede lo fa semplicemente perchè sa che più passano i giorni più gli elettori si convincono a non votare Pd e Pdl. La riammissione della Dc di Giuseppe Pizza, decisa martedì dal Consiglio di Stato, potrebbe comportare un rinvio della data delle elezioni. A dirlo è il ministro dell’Interno Giuliano Amato che, ospite a Reggio Emilia per le commemorazioni di Camillo Prampolini, non ha escluso l’ipotesi.

Sandri (DC): il centro sia punto di convergenza dei valori

 “La Democrazia Cristiana guarda sempre con maggior attenzione verso tutte quelle componenti politiche di ‘centro’ e della società civile, capaci di essere oggi promotrici di una nuova politica unitaria e di centro, basata sul dialogo, sulla capacità di ascolto e sull’apertura multiculturale” dichiara Angelo Sandri, segretario nazionale della Democrazia Cristiana che lancia un appello, forte, a tutte quelle formazioni centriste e ai cristiano democratici impegnati in politica, per la rinascita di una federazione di Centro e aggiunge “Tutti i centristi insieme debbono poter recuperare convintamene il proprio ruolo politico per restituire al Paese un ‘centro’ politico, che non sia solo un punto geometrico ma che sia il punto di incontro e convergenza di quanti, animati da valori e radici comuni, si riconoscono pari dignità e pongono il proprio impegno politico al servizio del prossimo e del Paese. Insieme – prosegue Sandri – il centro può rompere l’attuale schema bipolare che tanti danni ha creato, i cui i risultati sono tristemente sotto gli occhi di tutti”.

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