Fini: Legislatura sprecata senza dialogo. Convergenze possibili

 MILANO – «Se oggi D’Alema voleva dire: discutiamo su come rendere questa legislatura fruttuosa, questa cosa deve essere condivisa. D’Alema non è uno sprovveduto, ha capito che questa legislatura dura cinque anni». Ed ancora: «Mi auguro che ci sia un riscontro fin dalle prossime settimane. Sarebbe l’ennesima legislatura sprecata se non si desse corso ad un dialogo tra maggioranza e opposizione». Gianfranco Fini non lascia cadere nel vuoto l’appello a cercare ampie convergenze sulle riforme lanciato dall’esponente del Pd durante il convegno dei giovani industriali a Capri. «Non sarebbe male – ha detto Fini, intervistato dal direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli alla festa della Libertà di Milano – se in questa legislatura ci si potesse confrontare seriamente su quale assetto dare al sistema italiano».

«CONVERGENZE POSSIBILI» – Il presidente della Camera ha ricordato che «c’è già una struttura federale nei fatti in Italia». Accennando al sistema tedesco, Fini ha ipotizzato che «si potrebbero registrare delle convergenze». Da più parti – ha detto il presidente della Camera – si dice che occorre ridurre il numero dei deputati. L’ammodernamento del Titolo v – aggiunge la terza carica dello Stato – potrebbe essere un altro spunto di dialogo e di convergenza». Per Fini «è giusto confrontarsi sulle regole del gioco: mi auguro che ci sia un confronto anche sul federalismo fiscale. Spero – conclude Fini – che questa assenza di pregiudizio orienti le forze politiche verso il confronto».

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Berlusconi: Nessun panico per la crisi dei mutui americani

“Non ci sono gli elementi per doversi preoccupare. Ci preoccupa invece la possibilita’ di speculazioni di chi, andando a diffondere panico, possa conseguire un abbattimento del valore dei titoli in Borsa e dei titoli di credito per acquisirli e poi profittarne quando questi titoli risaliranno al loro giusto prezzo che deve essere correlato alla realta’ reddituale delle imprese”.

Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, parlando in conferenza stampa a Napoli in merito alla crisi sui mercati finanziari. “Non crediamo si debbano avere patemi e non crediamo che attraverso la speculazione si debbano andare ad intaccare gli interessi del nostro sistema bancario e dei nostri risparmiatori.

Berlusconi: Le minacce dell’opposizione di scendere in piazza non ci fanno impressione

“Le minacce di scendere in piazza e di fare sciopero non ci fanno alcuna impressione. Anzi, ottengono l’effetto contrario: ci stimolano ancora di piu’ ad andare avanti per la nostra strada”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ha ribadito l’impossibilita’ del dialogo con l’opposizione. “Non c’e’ alcuna possibilita’ di dialogo con persone che si sono rivelate quelle che sono. Basta leggere i giornali e sentire cosa dicono in tv”. Alla provocazione di alcuni esponenti dell’opposizione secondo i quali il nostro Paese rischia di diventare come l’Argentina, Berlusconi ha replicato: “Di persone che dicono queste cose quale considerazione si deve avere?”.

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