Elezioni regionali. Green economy e il rilancio del Paese. La sfida di Legambiente

 Energia, trasporti, rifiuti, acqua, cave, suolo, dissesto idrogeologico, biodiversità: queste le sfide ambientali nelle regioni italiane. La crisi amplifica il divario tra il Nord e il Sud, dove però aumentano le esperienze positive. “Vogliamo riempire di contenuti concreti la prossima campagna elettorale. Altro che schieramenti e posizionamenti, le Regioni hanno responsabilità enormi per disegnare la qualità dello sviluppo nei territori per uscire dalla crisi“. Questo l’ assunto di Legambiente che, in Ambiente Italia 2010, l’ annuale rapporto sullo stato di salute del Paese, quest’ anno ha voluto aggiungere ai tradizionali indicatori anche una significativa analisi delle sfide ambientali che le Regioni devono affrontare per promuovere uno sviluppo più moderno e pulito, avviando sul serio la Green economy, creando nuovi occupati in settori strategici, modernizzando il Paese puntando sulla qualità e la vivibilità concreta. In concomitanza con le elezioni regionali Legambiente lancia una sfida: green economy e il rilancio del Paese.

Zona Euro, pil in crescita nel 2010

L’ ultima stima della Commissione europea parla di un pil in crescita nel 2010 nella zona euro: +0,7. L’ esecutivo comunitario comunica che “l’ economia europea si sta progressivamente riprendendo,

Fiat, è cassa integrazione

È cassa integrazione di due settimane in tutti gli stabilimenti italiani del gruppo Fiat. Il provvedimento interessa circa 30 mila lavoratori dell’ auto del gruppo Fiat. La produzione si ferma

Apertura dell’ anno giudiziario. L’ intervento di Formigoni

 “In un momento in cui la trasparenza delle istituzioni sembra messa nuovamente in crisi da gravi fatti accaduti di recente, è necessaria una consapevolezza maggiore di cosa vuole dire bene comune da parte di tutti, politici, imprenditori, intellettuali e classe dirigente. Bisogna risvegliare la coscienza di chi ha comunque responsabilità nella società e nel governo della cosa pubblica per fare in modo che la gente abbia stima di chi esercita queste responsabilità”. Ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo intervento all’ apertura dell’ anno giudiziario della Corte dei Conti, da parte dei presidenti Antonio Vetro e Nicola Mastropasqua e del procuratore regionale Eugenio Schlitzer.

Milleproroghe. Il primo ok del Senato

 L’ Aula del Senato ha approvato, in prima lettura, il Disegno di legge recante Proroga di termini previsti da disposizioni legislative (DDL 1955 / S – Relatore Sen. Lucio Malan del Gruppo parlamentare PdL), con la votazione di fiducia sul maxiemendamento del Governo, sostitutivo ed integrativo del testo del decreto legge. Il maxiemendamento riproduce, in massima parte, le modifiche introdotte dalla Commissione referente Affari Costituzionali e contiene disposizioni di cui riportiamo alcune.

In materia ambientale, come l’ Ance aveva richiesto ed auspicato, nel Milleproroghe viene disposta la proroga al 1° gennaio 2011 del termine previsto dal DPR 380 / 2001 recante Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, già prorogato dall’ art. 1, comma 289, della L. 244 / 2007 (Legge Finanziaria 2008), entro il quale, ai fini del rilascio del permesso di costruire, deve essere prevista, per gli edifici di nuova costruzione, l’ installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell’ intervento.

La crisi economica e i rapporti con l’ Europa. In Assoedilizia incontro tra imprenditori e politici

 Adolfo Urso: l’ Italia ha superato le recessione, non ancora la crisi, grazie alla solidità del sistema ed al rigore del governo nei conti pubblici. Respinto l’ assalto della speculazione. Oggi potrebbe esserci anche l’ Italia nella lista dei Paesi pigs (maiali), acronimo con il quale gli anglosassoni, con la tradizionale scarsa eleganza, definiscono le nazioni europee a rischio default: cioè Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna. Se la speculazione internazionale ci ha giudicati un osso troppo duro (a differenza di quanto avvenne nell’ estate 1992, ricordiamo?) nonostante l’ enorme debito pubblico, lo dobbiamo a due fattori: il risparmio delle famiglie e delle imprese e la politica di contenimento dei conti pubblici. Lo ha spiegato Adolfo Urso, viceministro allo Sviluppo economico che, con Cristiana Muscardini, vicepresidente della Commissione internazionale dell’ Unione Europea ed il senatore Giuseppe Valditara, ha incontrato, nella sede milanese di Assoedilizia, esponenti delle organizzazioni nazionali rappresentative delle categorie economiche.
Tema: La crisi e i rapporti con l’ Europa.

L’ ecomafia sull’ affare boniche

 “Se la movimentazione dei rifiuti prodotti dalle bonifiche dei siti industriali contaminati va ad aumentare il lucroso business delle ecomafie, è evidente la necessità di rivedere i meccanismi di gestione delle operazioni di recupero dei territori. Che senso ha intraprendere la bonifica di un sito se quei materiali vanno poi a finire nel nulla, aumentando la famosa montagna di rifiuti speciali che sfugge sistematicamente ai controlli per andare regolarmente ad intossicare un altro luogo?” Così Sebastiano Venneri, il vicepresidente di Legambiente, commenta la notizia della vasta operazione condotta in molte regioni contro i trafficanti di rifiuti che ha portato oggi a numerosi arresti.

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