Nucleare. De Pierro attacca le decisioni del Governo schierandosi con le Regioni

 Il presidente dell’ Italia dei Diritti: “Il fatto di impugnare l’ iniziativa legislativa di Basilicata, Campania e Puglia è l’ ennesima conferma delle contraddizioni che caratterizzano da sempre l’ attuale esecutivo. Intendiamo ribadire il nostro secco no al nucleare ed esprimiamo solidarietà alle regioni Basilicata, Campania e Puglia, che hanno avuto il coraggio di sfidare con legge regionale un provvedimento legislativo altamente discutibile. Mi auguro che altre regioni italiane seguano questo esempio per contrastare una legge che, oltre a mettere in pericolo la sicurezza e la salute dei cittadini, mortifica e calpesta anche l’ istituto democratico della consultazione referendaria, tramite il quale gli italiani, nel 1987, avevano già espresso il loro pensiero sul tema.

Legittimo impedimento, alla Camera è battaglia

 La legge sul legittimo impedimento, che permetterà a Berlusconi e ai ministri di non presentarsi alle udienze penali che li vedono imputati, ha tempi brevi per la sua approvazione: il voto finale è già fissato per mercoledì pomeriggio con le dichiarazioni di voto, dalle 17. Pd e Idv hanno presentato una serie di emendamenti e ordini del giorno, ma le pregiudiziali di costituzionalità firmati Dario Franceschini del Pd e Federico Palomba Idv sono state subito bocciate. L’ Udc di Pier Ferdinando Casini, invece, molto probabilmente si asterrà.

Elezioni regionali, nucleare. Legambiente lancia il quesito: “Una centrale nella mia regione, sì o no?”

 “Una centrale nucleare nella mia regione, sì o no?”. Questo il quesito che Legambiente rivolge a tutti i canditati alle prossime elezioni regionali, sollecitando una risposta immediata, in modo da garantire un confronto trasparente e democratico sul rilancio del nucleare in Italia. “Serve chiarezza. I candidati dichiarino subito come la pensano”.

Il Csm ritiene “gravi insulti” le parole di Berlusconi alla prima conferenza stampa e si muove a tutela delle toghe

 Berlusconi, nella prima conferenza stampa del 2010, aveva confermato l’ intenzione di accelerare l’ iter delle riforme: a partire da quella del fisco, della giustizia (che prevederà anche l’ inappellabilità delle assoluzioni in primo grado), dell’ ammodernamento della scuola e dell’ università. Nessun accenno al dialogo. “Altro che blocca – processi, ci vorrebbe un “blocca – calunnia”, ha detto con una battuta polemica all’ indirizzo della stampa. Un modo come un altro per smentire che si sia pensato ad un decreto legge per dare più tempo agli imputati per decidere se ricorrere al rito abbreviato. “Basta che i giudici rispettino la sentenza della Corte Costituzionale”, dice Silvio Berlusconi, sottolineando che può essere applicata senza bisogno di interpretazione.

Economia. L’ Immobiliare attende una politica

 L’ attuale momento, e il futuro, dell’ immobiliare, sono al centro dell’ attenzione (per i riflessi che il settore da sempre ha sul resto dell’ economia, e quindi della crisi in atto). Lo scudo fiscale, però, non promette gran che (tantomeno a breve), nonostante interessate previsioni che spingono sugli immobili di pregio.

Riforme. Napolitano e Fini esortano alla coesione nazionale

 Il presidente della Repubblica interviene a Castel Capuano a Napoli alla cerimonia in occasione del 50.mo anniversario della scomparsa di Enrico De Nicola, l’ uomo delle “due, ardue transizioni: quella dalla monarchia alla repubblica e quella dalla nascita della repubblica alla sua costituzionalizzazione”. De Nicola è un esempio da seguire, come presidente della Camera e come capo dello Stato, dice Napolitano.

preload imagepreload image