Parlando a Genova ad un convegno in materia di Piano casa organizzato dalla locale Confedilizia, il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: “Le norme di semplificazione delle procedure edilizie varate dal Consiglio dei ministri il 12 novembre dell’ anno scorso non sono ancora approdate in Parlamento in quanto il provvedimento che le conteneva è ad oggi fermo presso la Conferenza Stato – Regioni, della quale il Governo attende il preventivo parere. Così come era accaduto con il Piano casa nazionale, anche queste essenziali disposizioni di snellimento delle procedure edilizie vanno ad impastoiarsi nel meccanismo di quel potentissimo organismo che è ormai diventata la Conferenza Stato – Regioni.
corrado sforza fogliani
Casa, Confedilizia: l’ immobiliare attende una politica
“Un rilevante ritorno di attenzione per l’ immobiliare è prevedibile per la seconda metà dell’ anno prossimo, in una con la ripresa dell’ inflazione, ormai data per certa dagli osservatori appunto per tale periodo. Ma, per quell’ appuntamento, l’ Italia non ha ancora una politica che non intralci la ripresa nel settore e, anzi, la valorizzi”.
Lo ha affermato il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, parlando ai quadri dirigenti dell’ Organizzazione della proprietà immobiliare riuniti a Roma per la nona Conferenza organizzativa nazionale.
Decreto ascensori, dal Parlamento molte domande al Ministro
Il decreto in materia di revisione straordinaria degli ascensori impiantati prima del 30 giugno 1999, emanato dal ministro dello sviluppo economico on. Scajola, non è passato inosservato in Parlamento. Sia dalla maggioranza sia dall’ opposizione si sono levate forti critiche al provvedimento e ferme richieste di chiarimenti al ministro per un provvedimento che viene da più parti ritenuto ingiustificato.
Dalla maggioranza si è fatto sentire l’ on. Foti (PdL), che ha presentato una interrogazione al ministro denunciando le incongruenze del provvedimento – con particolare riferimento all’ assenza di norme prescrittive dell’ Unione europea – e chiedendo al ministro stesso “se non ritenga opportuno prevedere la sospensione degli effetti del decreto emanato” o, almeno, alleviarne gli oneri, che allo stato appaiono particolarmente gravosi per i proprietari di casa, per giunta in un momento di grave crisi per le famiglie italiane.