Riforma fiscale. Il governo al lavoro

 Berlusconi e Tremonti si pongono un comune obiettivo: modificare il fisco italiano alla radice abolendo le misure una tantum e salvaguardare i conti pubblici. All’ interno della maggioranza però non tutti ne sono convinti: infatti, il sindaco di Roma Gianni Alemanno chiede al presidente del Consiglio di “fare una riflessione per anteporre alla riduzione delle aliquote il quoziente familiare che deve diventare il primo obiettivo della riforma fiscale”.

Prezzi: “boom” della pasta, in calo gli alberghi

Nei primi sei mesi dell’anno i prezzi della pasta hanno messo a segno un rincaro del 30,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’aumento è certificato dal Tesoro nell’ultimo documento sui prezzi, che mostra un dato superiore a quello diffuso dall’Istat a luglio (+25%). Aumenti a due cifre per molti generi di prima necessità, con in testa pane (+13,2%) e latte (+11,8).

L’aumento del prezzo del pane è il secondo maggior rincaro registrato nel primo semestre dell’anno rispetto all’analogo periodo del 2007. Più veloce c’è solo l’aumento del gasolio che, spinto dalle fiammate petrolifere, ha segnato un +31,9%. Ed il piatto di spaghetti e’ aumentato molto di piu’ anche del prezzo della benzina (+24,5%).

Consumi: a marzo il dato peggiore degli ultimi tre anni

 Nello scorso mese di marzo i consumi delle famiglie italiane hanno subito la maggiore riduzione in termini di quantità degli ultimi tre anni: il –1,7% rispetto allo stesso mese del 2007 rappresenta, infatti, la flessione più consistente dall’inizio del 2005 confermando il permanere di una crisi profonda e strutturale della domanda interna. E’ la stima dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC), che per il complesso del primo trimestre del 2008 indica una riduzione dello 0,7% contro il +0,3% nell’analogo periodo del 2007.

Allarme UE: Crescita piatta per l’Italia

 La Commissione europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Italia: per il 2008 le previsioni sono di un prodotto interno lordo in aumento dello 0,5%, contro lo 0,7% previsto a febbraio, lo 0,6% indicato dal governo e lo 0,3% stimato dal Fondo monetario internazionale. Per il 2007, invece dell’1,9% stimato in precedenza e poi ritoccato all’1,8%, il Pil è stato dato in crescita dell’1,5%, in linea con le previsioni del governo. “La decelerazione della crescita dipende da tutte le componenti della domanda”. “I consumi privati perderanno slancio per via dell’inflazione più alta e della fiducia in calo, anche se l’aumento degli stipendi e dell’occupazione sosterrà il reddito nominale disponibile. Il tasso di risparmio delle famiglie dovrebbe aumentare appena, in parte per via di effetti negativi per i patrimoni. Gli investimenti nel settore privato dovrebbero stagnare per via una calo dell’utilizzo di capacità e di condizioni finanziarie più strette, sia per il settore delle imprese, sia per le famiglie”.

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