Decreto legge o disegno di legge? Si è rischiato lo scontro istituzionale sulla nuova normativa che regola le intercettazioni. A chiarire il ‘giallo’ è il premier Berlusconi da Napoli: «Il provvedimento è stato definito decreto legge per un mero errore materiale, come confermato dal sottosegretario Gianni Letta. Nell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di venerdì 13 al primo punto c’è il disegno di legge e norme in materia di intercettazioni telefoniche giudiziarie». «Non ci sono le condizioni di urgenza – spiega Berlusconi -. Non credo che questa situazione, anche se si protrae da tempo, ha la necessità d’urgenza per poter fare un decreto». Il ‘refuso’ è stato corretto anche sul sito internet del governo. L’ipotesi del decreto legge aveva rischiato di aprire uno scontro istituzionale con il Quirinale, che aveva ricordato le parole di martedì di Napolitano («Come debba essere congegnato il provvedimento, se possa preoccupare per altri aspetti si saprà quando ci sarà un disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri e quando poi inizierà la discussione in Parlamento»).
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Napolitano sulle intercettazioni: Il problema è reale, serve larga intesa
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, interviene sulla questione delle intercettazioni giudiziarie e sul disegno di legge a cui sta lavorando il governo e che sta suscitando numerose perplessità all’interno dell’opposizione, della magistratura e del sindacato dei giornalisti.
“Il problema è reale, è diventato attuale anche con un suo grado di urgenza – ha detto Napolitano-. Spero che si possano trovare soluzioni con larghe intese. E’ una questione annosa che prima si risolve e meglio è”.
“Non dispero che, tenendo conto del lavoro degli anni precedenti, si raggiunga una larga intesa sulla formulazione” ha aggiunto Napolitano, ricordando che “il problema non è nuovo, non è recente. Era pendente un ddl del precedente governo”.
“Si può sempre ridiscutere l’insieme delle norme che devono garantire alcune esigenze fondamentali – ha concluso -: ce n’è una sia di tutela della privacy, e sia di ricorso misurato allo strumento delle intercettazioni”.
Tremonti: Al via la privatizzazione di Alitalia
Il consiglio di amministrazione del 3 giugno di Alitalia esaminera’ la “corrispondenza con Intesa-Sanpaolo”.
Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa che segue il Consiglio dei Ministri in cui e’ stato approvato il decreto legge che riattiva le procedure di privatizzazione della compagnia di bandiera.
“Cosa fara’ Intesa oltre alla funzione fondamentale di advisor dipende dalle scelte di Banca Intesa. Che svolga un ruolo esterno o anche di investitore dipende da Banca Intesa, a noi interessa che ci siano investitori. Il Cdm ha preso atto in una comunicazione proveniente da Alitalia con la quale informa di avere attivato contatti con Intesa-Sanpaolo. Ci informa di una corrispondenza attivata in cui si segnala da parte di Intesa la disponibilita’ a valutare soluzioni percorribili per risolvere l’attuale crisi, individuando soggetti sociali interessati a partedipare al risanamento, rilancio e sviluppo di Alitalia”.
Sacconi: Selezioneremo le badanti secondo criteri di professionalità
Intervista al ministro del Welfare Maurizio Sacconi, pubblicata da “Il Giornale” del 23 maggio 2008 e riportata dal sito www.forzaitalia.it
Ministro Maurizio Sacconi, il vostro primo Consiglio dei ministri è piaciuto all’80 per cento degli italiani. Non teme si stiano creando aspettative eccessive?”A me pare che sia veramente tornata la governabilità, la capacità di guidare l’Italia”.
Che, notoriamente, non è un Paese facile da governare… “L’Italia è un Paese flessibile, nel bene come nel male. Flessibilmente si è avviato verso il declino, ma altrettanto flessibilmente sta riprendendo la strada della crescita”.
Pacchetto sicurezza, pacchetto fiscale ed emergenza rifiuti al Cdm di Napoli
Il Consiglio dei ministri di Napoli ha dato il via libera al pacchetto di misure sulla sicurezza e al pacchetto fiscale. Presi i primi provvedimenti per risolvere l’emergenza rifiuti in Campania.
LE NORME SULLA SICUREZZA
Il provvedimento relativo alla sicurezza è composto da tre disegni di legge e da un decreto legge. A quanto si apprende è confermato l’inserimento all’interno di uno dei disegni di legge del reato di clandestinità, mentre all’interno del decreto sarebbe prevista l’aggravante per chi delinque in condizioni di clandestinità.
“Era necessario garantire ai cittadini il diritto di non avere più paura – ha detto il premier Silvio Berlusconi -. Entro due mesi tutte le nuove norme saranno approvate”.
I provvedimenti all’esame del Consiglio dei Ministri di Napoli
Un decreto legge, un disegno di legge e tre decreti legislativi legati e norme europee. È questo il pacchetto di provvedimenti che sarà domani all’esame del Consiglio dei ministri che si terrà a Napoli in tema di sicurezza. All’ordine del giorno, reso noto oggi in modo dettagliato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, ci sono infatti un decreto legge “concernente misure urgenti di sicurezza pubblica” emanato da presidenza del Consiglio e ministeri dell’Interno e della Giustizia. E poi un disegno di legge “riguardante disposizioni in materia di pubblica sicurezza” proveniente sempre da presidenza del Consiglio, Interno e Giustizia.
Tremonti: Detassazione degli straordinari e azzeramento dell’Ici al Cdm di Napoli
“Il Consiglio dei ministri di Napoli portera’ i provvedimenti sull’Ici e sulla detassazione degli straordinari. L’azzeramento dell’Ici comportera’ un integrale rifinanziamento dei Comuni. La copertura di bilancio per questi due interventi sara’ operata con la corrispondente riduzione di voci di incremento discrezionale e non particolarmente produttivo della spesa pubblica tra l’altro con il cosiddetto decreto Milleproroghe e con la Finanziaria 2008”.
Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, all’incontro con le parti sociali a Palazzo Chigi nel corso del quale ha commentato: “Non nascondiamo e non ci nascondiamo le difficolta’ e le criticita’. Nell’economia reale troviamo una crescita intorno allo zero.
Quagliarello (PdL): Il decreto sulla sicurezza renderà più facili le espulsioni dei clandestini
“Al di la’ delle soluzioni tecniche, e quindi con o senza introduzione del reato di immigrazione clandestina, il decreto sulla sicurezza che sarà varato mercoledì a Napoli renderà piu’ facile l’allontanamento o l’espulsione del clandestino e chiarira’ le competenze dei sindaci. Il provvedimento ha lo scopo di chiarire qual e’ la posizione di chi viene per lavorare, come le colf e le badanti, e di chi e’ qui per deliquere e non rispettare la legge. La posizioe di chi lavora e’ giusto che sia diversificata e questa differenza trovera’ un suo spazio nel pacchetto”.
Bossi e Maroni: Lavoriamo per garantire sicurezza e legalità
“Non accettiamo lezioni dagli spagnoli, che sono stati i primi a sparare sui clandestni. Noi li abbiamo qui e dobbiamo trovare il modo di mandarli via”. Umberto Bossi è stato molto chiaro risondendo alle domande dei giornalisti a margine delle celebrazioni per il 156° anniversario della Polizia di Stato a Varese al quale ha partecipato insieme al collega ministro Roberto Maroni, che ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche con il governo Zapatero, sostenendo che dopo che il numero uno della Moncloa ha smentito le accuse di xenofobia nei confronti di palazzo chigi lanciate dalla vicepremier Vega “l’incidente è chiuso”. Sempre sul tema immigrazione e sicurezza e sui recenti episodi di intolleranza a Napoli verso i campi rom, Bossi è tornato a spiegarli come il campanello d’allarme sull’inefficenza dello Stato
Sì anche dal Senato: il Governo ottiene la fiducia in Parlamento
Il governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia al Senato, dopo il passaggio di ieri alla Camera.
I voti a favore sono stati 173, quelli contrari 137, le astensioni due.
Stamattina i lavori nell’Aula del Senato erano ripresi con la discussione generale, la replica del presidente del Consiglio e le dichiarazioni di voto.
“Non ci sono stati attacchi pregiudiziali da parte dell’opposizione, si è parlato soprattutto di contenuti. Finalmente siamo una democrazia bipolare. E così funziona e deve funzionare una democrazia matura e compiuta. Sì alle critiche, no agli attacchi personali”.
Silvio Berlusconi ha aperto con questa sottolineatura il suo intervento di replica nell’Aula di Palazzo Madama.