Matteoli: Su Alitalia, faremo il possibile affinchè nessuno resti a piedi

 “Faremo tutto il possibile perché nessuno resti a piedi. Il Governo dà molta attenzione a questi problemi relativi alla occupazione”. Lo assicura il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, in conferenza stampa al Meeting di Rimini, parlando della vicenda Alitalia. Ricollocare i lavoratori in esubero in altre aziende pubbliche è “un’ipotesi percorribile”, ha spiegato Matteoli facendo riferimento a “ricollocazioni e ammortizzatori sociali molto forti e di lungo periodo”. “Salvare Alitalia a scapito di tante persone – ha proseguito – non sarebbe stato un successo”. Nei prossimi giorni ci saranno degli incontri con i sindacati con l’auspicio, da parte del governo, di trovare una sintesi sul tema.

Berlusconi: Io faccio una politica di sinistra, l’opposizione solo fumo

 Traccia un bilancio dell’azione di governo, rivendica i risultati ottenuti, fissa nuove scadenze e attacca l’opposizione “suddita delle procure”. Silvio Berlusconi, a palazzo Chigi, rivendica i risultati ottenuti dall’esecutivo. Risultati ottenuti “dalla sola maggioranza”. Ed è a questo punto che scatta il duro l’attacco all’opposizione: “Parla di dialogo ma è solo una cortina fumogena. Dimostra sudditanza verso le procure politicizzate. Ma non abbiamo chiuso la porta e speriamo che l’estate possa portare consiglio”.

Il premier, poi, elenca i risultati ottenuti e snocciola le cfre. A partire dai 41 provvedimenti varati dal governo. Per quanto riguarda la semplificazione “c’erano 21.691 leggi in vigore, abbiamo operato tagli intorno al 30%, eliminando circa 7.00 leggi inattuali e obsolete”. Entro fine anno il lavoro proseguirà, e “il numero delle leggi vigenti potrà scendere a 13.600, Con un taglio del 37%”. Nel 2012 il governo spera così di tagliare la spesa pubblica per una cifra vicina ai 75 miliardi.

Infine l’annuncio di 3 riforme per l’autunno: federalismo fiscale, giustizia e legge elettorale per le europee. “In contemporanea” specifica il premier che dice: “Stiamo facendo una politica di sinistra. Per questo abbiamo iniziato ad affrontare i bisogni delle famiglie deboli”.

Berlusconi su Alitalia: Si lavora. Ci sono i soldi per il salvataggio

 Le risorse necessarie per risolvere la crisi Alitalia ci sono. A garantirlo è il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il governo, ha precisato il premier, sta lavorando intensamente per risolvere la partita. Per ora ci sono due, fondamentali, punti fermi: “I capitali necessari per Alitalia e lo slogan: ‘Io amo l’Italia, volo con Alitalia’”. La soluzione della crisi della società aerea sembra quindi davvero vicina.

L’annuncio è arrivato al termine del Consiglio dei ministri. Ma già da diversi giorni continuano a rincorrersi voci che vedono il piano di salvataggio pronto per la presentazione. Il termine ultimo resta comunque fissato per domenica 10 agosto. Formalmente è entro quella data che l’advisor Intesa-SanPaolo dovrà presentare il dossier che in queste ore viene messo a punto nella sua stesura definitiva. C’è forte attesa. Intanto per sabato è stato convocato un Cda di Alitalia.

Finocchiaro (PD): Sulle intercettazioni rispettata la decenza, ora via la salva-premier

 Due passi indietro in meno di 24 ore. Silvio Berlusconi, dopo aver annunciato che non sarebbe andato in tv a farsi intervistare da Enrico Mentana, ha ritirato dall’ordine del giorno dei Consiglio dei ministri il decreto legge sulle intercettazioni telefoniche che lui stesso aveva sponsorizzato nei giorni scorsi in sostituzione al disegno di legge da presentare in Parlamento. Un rigurgito di saggezza da parte del premier, come qualcuno sostiene?

Forse sì, ma dalle motivazioni addotte per giustificare la sua rinuncia a comparire a Matrix traspare qualcosa di paradossale. “Non andò in televisione per non alimentare pettegolezzi e perché i problemi degli italiani sono bene altri”. Come se fosse stato qualcun altro, se non lui stesso, a mettere al centro dell’agenda politica provvedimenti volti a risolvere prevalentemente i suoi problemi con la giustizia.

Anche la Lega voterà il trattato di Lisbona

 “Se non l’avesse votato la Gran Bretagna – spiega Umberto Bossi- sarebbe un trattato morto ma avendolo votato è vivo e penso che lo voteremo anche noi”.
Il Senatur si allinea dunque al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che intervenuto all’assemblea di Confcommercio, ha sottolineato proprio la necessità di “superare l’ostacolo” dovuto allo stop irlandese alla carta Ue trattato.
E nonostante le dichiarazioni del ministro leghista della Semplificazione, Roberto Calderoli (che aveva parlato di un Trattato di Lisbona che “non esiste più, perché per il Trattato si richiede l’unanimità”), Bossi assicura che la Lega Nord sarà comunque compatta sul voto a favore della ratifica: “Noi siamo uniti, dove vado io vanno tutti. Quello che io dico di votare, votano e se dico di votare sì, tutti votano sì”.

Consiglio dei Ministri: Via libera al disegno di legge sulle intercettazioni

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge in materia di intercettazioni telefoniche che ha due punti di forza: arginare la diffusione incontrollata dei contenuti delle intercettazioni e ridimensionare gli oneri derivanti dalle operazioni di intercettazione. Il provvedimento tiene in considerazione il diritto alla riservatezza tutelato dall’articolo 15 della Costituzione e i principi affermati dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, secondo cui la legge dello Stato deve garantire un’adeguata protezione della privacy, attraverso la definizione delle categorie di persone assoggettabili a intercettazioni e la natura dei reati; l’individuazione di un termine massimo per la durata delle intercettazioni e la tutela degli interlocutori che siano stati causalmente intercettati. Si riconosce altresi’ la responsabilita’ amministrativa della testata giornalistica intesa come soggetto giuridico. Altre novita’ consistono nell’introduzione del termine di durata massima delle intercettazioni, pari a tre mesi, e nella riduzione del numero dei reati. Le nuove limitazioni non si applicheranno, tuttavia, ai reati per mafia, terrorismo e altri reati di gravissimo allarme sociale.

Consiglio dei Ministri: Il controllo delle discariche passa all’esercito

 Fra i provvedimenti approvati stamane dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Berlusconi e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo, e stato proposto un decreto-legge che completa il quadro delle iniziative tese ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania ed il superamento dell’emergenza in atto. Viene previsto l’impiego delle Forze armate per la conduzione tecnica ed operativa degli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti e sancito l’obbligo di completare il termovalorizzatore di Acerra;

Intercettazioni, trovata l’intesa: fino a tre anni per chi le pubblica

La maggioranza ha trovato un accordo sul ddl sulle intercettazioni.
Via libera alle intercettazioni per i reati punibili con la detenzione da dieci anni in su e per quelli contro la pubblica amministrazione.
Fino a tre anni di carcere, invece, per chiunque pubblichi il testo di intercettazioni o documenti di un procedimento penale di cui sia vietata la pubblicazione.
“L’accordo c’è” ha detto ministro dell’Interno, Roberto Maroni, “L’incontro è andato bene”, ha confermato il ministro per le Riforme, Umberto Bossi.
Domani, l’intesa dovrebbe essere ratificata nel consiglio dei Ministri che ha all’ordine del giorno proprio il disegno di legge sulle intercettazioni.
Ed una delle norme inserite nel ddl, secondo quanto riferito dal deputato del Pdl Niccolò Ghedini, prevederebbe fino a tre anni di detenzione per chi pubblica il testo di intercettazioni o di documenti di un procedimento penale di cui sia vietata la pubblicazione.

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