Inu: comunicato della Giunta sul piano casa del Governo

 L’ Istituto Nazionale di Urbanistica ha diffuso un comunicato in cui esprime la propria posizione circa le ipotesi riportate dalla stampa sulle norme che il Governo intende varare in materia di edilizia privata e in particolare quelle relative all’ incremento del 20% degli edifici residenziali esistenti. Qui di seguito ne riportiamo il testo diffuso dal sito ufficiale INU.

Piano Casa, per il Governo possibile l’ emanazione di un DL

 In arrivo il “Piano Casa” per l’ aumento delle cubature e la riqualificazione degli edifici costruiti prima del 1989. Dopo il nulla di fatto registrato nel Consiglio dei Ministri di venerdì 13 marzo, il provvedimento potrebbe essere pronto per la discussione. I requisiti di necessità e urgenza saranno valutati dal Presidente della Repubblica. E infatti, prima di approdare al nuovo CdM, fissato per il 20 marzo, il testo sarà analizzato tra Silvio Berlusconi e il Presidente della Repubblica, per poi passare a metà settimana all’ esame della Conferenza Stato – Regioni. Sono proprio le Regioni, come ha ricordato il Ministro Raffaele Fitto, ad avere la competenza sulle cubature.

Piano Casa, trattative ancora in corso nella maggioranza

 Il Presidente Berlusconi ha esposto al Consiglio dei Ministri le linee guida di un’ iniziativa legislativa, attualmente allo studio del Governo, finalizzata ad un rilancio dell’ attività edilizia e del tessuto urbanistico, nonché ad un incisivo miglioramento e rinnovamento del patrimonio edilizio non rispondente ai più aggiornati criteri tecnologici ed energetici. L’ esame dell’ iniziativa al quale hanno partecipato tutti i Ministri esprimendo consenso e suggerendo proposte, è sollecitato anche dall’ esigenza di dare impulso al sistema economico. La discussione proseguirà nella prossima riunione del Consiglio.

Rispondendo alle domande dei giornalisti il Ministro Sacconi ha manifestato dubbi sullo strumento legislativo da adottare. La regolamentazione del Piano straordinario di edilizia potrà assumere infatti la forma del decreto legge o del disegno di legge. Il Piano Casa per l’ edilizia residenziale, iniziato col DL 112 / 2008, non ha avuto sbocchi significativi nella riunione del CdM del 13 marzo. Sono infatti ancora in corso le trattative all’ interno della maggioranza. Il piano si arricchirà molto probabilmente di nuove misure, che accomunano la soluzione dell’ emergenza abitativa alla possibilità di ampliamento data ai proprietari di immobili esistenti.

Riforme. Aiuti ai precari, via libera del governo

 Il Consiglio dei ministri ha varato una serie di misure per venire incontro alle difficoltà dei precari che perdono il lavoro. “L’ indennità di reinserimento per i lavoratori a progetto con un solo committente sale al 20% di quanto percepito l’ anno precedente”, ha spiegato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, al termine del Cdm. “Abbiamo stanziato ulteriori 100 milioni per i co.co.pro per il 2009, ha proseguito aggiungendo che “prolungheremo ciò anche al 2010, ma per il momento il governo non lo ha fatto per ragioni di bilancio. È stato usato un fondo rotativo nel corso di un’ attività di riorientamento delle risorse. Ci siamo attrezzati anche per le ipotesi peggiori, ora l’ importante è rendere il meccanismo della spesa quanto più fluido”.

Sardegna, centrodestra in vantaggio

 L’ elezione di Cappellacci alla presidenza della Regione Sardegna dal punto di vista politico rappresenta una vittoria di Silvio Berlusconi. Il premier, infatti, ha giocato in prima persona questa campagna elettorale, puntando addirittura su un candidato quasi sconosciuto per una sorta di rinnovamento al di fuori dell’ organizzazione tradizionale del Pdl. E andando avanti malgrado il parere contrario degli alleati, con un Gianfranco Fini pressoché infuriato perché informato a cose fatte della scelta di Cappellacci. Ma, soprattutto, Berlusconi ha vinto sulla linea del decisionismo che lo contraddistingue. La fase cruciale della campagna elettorale è stata occupata dallo scontro con i vertici istituzionali sul decreto legge per Eluana, approvato dal Consiglio dei ministri ma respinto dal Quirinale; e proprio alla vigilia del voto del decreto antistupro, per il quale difficilmente Napolitano potrà contestare i requisiti d’ urgenza.

Sostegno all’economia: Queste le misure che verranno varate dal Governo

Blocco delle tariffe ferroviarie, autostradali, di luce e gas; 120 euro sulla social card già a dicembre; interventi sui mutui e a sulla fiscalità delle imprese. Il governo ha illustrato a grandi linee il pacchetto anti-crisi alle parti sociali convocate a Palazzo Chigi. È previsto un intervento articolato a favore delle imprese e delle famiglie anche se per i dettagli delle singole misure occorrerà attendere ancora qualche giorno, considerato che il decreto verrà varato venerdì, secondo quanto confermato anche ieri. Le cifre dell’intervento sono ancora allo studio, “stiamo valutando i margini” dice il ministro dell’Economia, ribadendo che è “demenziale” ipotizzare per l’Italia, che ha un debito così alto, un allentamento dei vincoli di finanza pubblica. Tremonti inoltre ha sottolineato: “Non siamo in ritardo, nessun Paese europeo ha ancora deciso interventi per i consumi ma solo per le banche”.

Piano anti-crisi, verso bonus per le famiglie a Natale

 Il cantiere del piano anti-crisi è ancora aperto. Ma alcune certezze si fanno largo tra le ipotesi allo studio dei tecnici a meno di una settimana dal Consiglio dei ministri di mercoledì 26 novembre. Che, secondo quanto affermato da Silvio Berlusconi, dovrebbe varare un primo pacchetto di misure per famiglie e imprese, dal valore stimato (almeno per il momento) tra 3,8 e 4,3 miliardi. Anche se il Cdm potrebbe limitarsi a un primo esame del piano attendendo l’ufficializzazione delle “mosse” di Bruxelles. In ogni caso nel pacchetto italiano un punto considerato ormai fermo è la destinazione a dicembre di un bonus familiare, in forma una tantum, alle famiglie meno abbienti probabilmente con un tetto di reddito compreso tra i 12mila e i 20mila euro.
Questo intervento è visto da alcuni tecnici dell’Esecutivo come il primo passo in direzione del quoziente familiare. Ma per il ministero dell’Economia si tratta solo di una semplice misura di sostegno slegata dalla logica del “quoziente”.

Venerdì il CdM esaminerà il pacchetto di misure per rilanciare l’economia

 Arriverà venerdì prossimo sul tavolo del Consiglio dei Ministri il pacchetto di misure per il rilancio dell’economia allo studio del Governo, ma probabilmente per il varo bisognerà aspettare l’inizio della prossima settimana. Diverse le possibilità ancora aperte, soprattutto per quanto riguarda il sostegno alle famiglie: i tecnici del Ministero dell’Economia sono al lavoro sulle simulazioni per valutare i costi e scegliere all’interno di una rosa di interventi. La spesa complessiva dovrebbe essere di circa 3 miliardi di euro.

Tramontata l’ipotesi di una detassazione totale delle tredicesime, il Governo sta studiando un bonus fiscale una tantum per le famiglie meno abbienti. Certo appare invece il taglio di 3 punti percentuali dell’acconto Irpef di novembre (99% delle tasse pagate nell’anno corrente), che dovrà però essere restituito ad aprile. Stesso discorso per le imprese che beneficeranno di una riduzione degli acconti fiscali dell’Ires.

Veltroni (PD): La posizione del governo italiano sul ‘pacchetto-clima’ e’ irresponsabile

A poco più di 24 ore dal Consiglio dei ministri dell’Ambiente Ue in Lussemburgo, in programma lunedì, il premier Silvio Berlusconi difende la posizione italiana sul pacchetto clima e la richiesta di posticipare di un anno le decisioni sulle misure da prendere in merito a cambiamenti climatici ed energia. Il pretesto che usa è quello della condivisione in seno all’Unione: “La richiesta di avere più tempo per approfondire il tema dei costi per la riduzione dell’anidride carbonica è stata condivisa da altri nove Stati – sostiene Berlusconi -. Non c’è quindi nessun isolamento dell’Italia in Europa, ma solo la continuazione di un costume deteriore dell’opposizione e cioè quello di fare polemiche anche contro il proprio Paese”.
Peccato che come fa notare il segretario del PD Walter Veltroni, da diversi giorni “La posizione del governo italiano sul ‘pacchetto-clima’ in discussione a Bruxelles e’ irresponsabile nel merito e rischia di isolare il nostro paese dal nucleo storico dell’Unione europea.

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