La banca centrale libica sembra intenzionata a chiedere un posto nel consiglio d’amministrazione di UniCredit, di cui è ormai secondo azionista (dietro la Fondazione Cariverona) con il 4,23%. L’obiettivo, riferisce una fonte, sarebbe la vicepresidenza dell’istituto, a cui i libici avrebbero candidato il governatore della banca centrale, Farhat Omar Bengdara. La richiesta potrebbe essere stata già avanzata ai grandi soci di UniCredit, banca in cui i fondi sovrani di Tripoli hanno investito oltre 1 miliardo di euro comprando titoli sul mercato. Come è noto, la Libia ha inoltre dato la propria disponibilità a sottoscrivere una tranche di 500 milioni del prestito obbligazionario di prossima emissione. UniCredit ha attualmente 5 vicepresidenti.
Oltre al dossier UniCredit, i fondi libici, secondo la medesima fonte, stanno studiando l’acquisizione di una quota dell’Eni (di cui avrebbero già lo 0,7%) e non avrebbero rinunciato all’ingresso in Telecom Italia.
consiglio amministrazione
Tremonti: Al via la privatizzazione di Alitalia
Il consiglio di amministrazione del 3 giugno di Alitalia esaminera’ la “corrispondenza con Intesa-Sanpaolo”.
Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa che segue il Consiglio dei Ministri in cui e’ stato approvato il decreto legge che riattiva le procedure di privatizzazione della compagnia di bandiera.
“Cosa fara’ Intesa oltre alla funzione fondamentale di advisor dipende dalle scelte di Banca Intesa. Che svolga un ruolo esterno o anche di investitore dipende da Banca Intesa, a noi interessa che ci siano investitori. Il Cdm ha preso atto in una comunicazione proveniente da Alitalia con la quale informa di avere attivato contatti con Intesa-Sanpaolo. Ci informa di una corrispondenza attivata in cui si segnala da parte di Intesa la disponibilita’ a valutare soluzioni percorribili per risolvere l’attuale crisi, individuando soggetti sociali interessati a partedipare al risanamento, rilancio e sviluppo di Alitalia”.
Caso ‘Primo Piano’: i politici commentano la scelta della Rai
L’approfondimento informativo del Tg3 “Primo piano” da ottobre slitterà di orario. L’attuale messa in onda, alle 23,20 passerà alle ore 24.00 e subito dopo il telegiornale sarà previsto uno stacco con una striscia satirica condotto da Serena Dandini.
E’ quanto deciso dal Cda Rai.
In un comunicato, il Tg3 spiega di non aver apprezzato “un Consiglio di amministrazione che alla fine del suo mandato, come ultimo atto, non esita a ridimensionare drasticamente l’informazione del Tg3” e chiarisce che i giornalisti del Tg3 dicono “no al progetto”: “Siamo disposti – si legge- a discutere su tutto ma non siamo disposti a vedere relegata l’informazione del Tg3 nel cuore della notte”.
Veltroni: Sbagliato ridimensionare Tg3 e Primo Piano
A rischio la visibilità dell’informazione del Tg3, a rimetterci questa volta è il Tg e la sua eccellente redazione. Il consiglio di amministrazione della Rai ha votato all’unanimità il piano di redistribuzione degli spazi informativi sulle tre reti prevedendo uno spostamento dell’edizione notturna del Tg e di Primo Piano, il seguito e accurato programma di approfondimento, a notte fonda, un orario improbabile. Al suo posto un show di Serena Dandini, sicuramente un intrattenimento di qualità ma niente a che vedere con l’informazione, tra l’altro molto seguita di quelle edizioni proprio in quella fascia oraria.
La redazione naturalmente non è rimasta con le mani in mano e ha deciso di realizzare un video comunicato, proprio per dare un certo risalto alla decisione del Cda Rai, in cui in pochi minuti vengono mostrati i volti di quanti hanno regalato momenti di giornalismo approfondito in tarda serata, lontano dai sensazionalisti fuorvianti di altre trasmissioni in onda più o meno alla stessa ora.