Legambiente: “Ma quali bollette più leggere? Alla fine a pagare sarà sempre Pantalone”. Ma da dove arriveranno queste montagne di soldi? Sarà una donazione di qualche nababbo o soldi di un benefattore? L’ eredità di uno zio d’ America o un regalo di Babbo Natale? Il governo finalmente scopre le carte e svela la maxi stangata causata dal ritorno dell’ atomo in Italia: a pagare sarà come sempre Pantalone, con buona pace dell’ alleggerimento delle bollette elettriche sbandierato nell’ ultimo anno e mezzo dal Governo”.
clima
Clima, chiude il Vertice Onu. Legambiente: “A Copenaghen persa un’ occasione storica”
“La lotta ai cambiamenti climatici non può tollerare ulteriori ritardi. A Bonn finalmente impegni vincolanti. È stata persa un’ occasione storica”. Così Edoardo Zanchini, responsabile energia e clima di Legambiente, ha commentato l’ esito del vertice Onu sul clima conclusosi a Copenaghen.
“L’ accordo raggiunto non risponde alla crisi climatica che aveva spinto 115 capi di Stato e di Governo a venire a Copenaghen sotto la pressione di una grande mobilitazione di cittadini di tutto il mondo. Non si è arrivati a impegni vincolanti in materia di riduzione delle emissioni di gas serra, di controllo e verifica di tali riduzioni e a scadenze precise per la sottoscrizione di un trattato internazionale. Purtroppo i leader politici non sono stati all’ altezza della sfida, nonostante due anni di trattative, lanciate a Bali a dicembre 2007, e benché negli ultimi giorni fossero stati fatti passi avanti in materia di sostegno finanziario agli interventi di mitigazione e adattamento nei Paesi poveri, sia nel breve che nel medio periodo”.
Copenhagen – Milano – Roma – Udine. Tre giorni di diretta via web tv per seguire la conferenza mondiale sul clima
Gruppo Polo Le Ville Plus partner ufficiale della diretta, da sempre “in prima linea” per l’ ambiente. Anche oggi 18 dicembre basta un pc e una connessione ad internet per poter essere a Copenhagen
Il vertice di Copenhagen è un evento unico e irripetibile durante il quale i governi del mondo stanno tracciando il futuro dell’ ambiente, del pianeta e dell’ uomo. Essere presenti alla Conferenza Onu sui cambiamenti climatici, seguire in diretta gli interventi dei capi di stato è oggi possibile: Legambiente, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e In Marcia per il clima organizzano tre giorni di diretta via web – tv.
Si tratta del primo progetto che coinvolge in diretta e in contemporanea tutta Italia, dalle istituzioni, alle piazze fino alle case dei cittadini: una delle aziende che ha sostenuto l’ iniziativa è Gruppo Polo – Le Ville Plus che da 25 anni fa del rispetto dell’ ambiente il principio ispiratore di ogni sua attività.
Clima, Copenaghen. Presentato l’ indice 2010 di Germanwatch: Italia ferma al 44° posto
Italia ferma al quarantaquattresimo posto nella classifica generale dell’ Indice sul clima 2010 del Germanwatch, presentato al vertice Onu di Copenaghen. E sul fronte delle politiche nella lotta ai cambiamenti climatici il nostro Paese si aggiudica addirittura il terzultimo posto, peggio di noi solo il Canada e l’Arabia Saudita.
La ricerca – condotta annualmente dall’ associazione tedesca in collaborazione con la rete delle associazioni ambientaliste CAN (Climate Action Network) Europe e di Legambiente per l’ Italia – valuta le performance sul clima dei 57 Paesi che, insieme, sono responsabili di oltre il 90% delle emissioni del pianeta. In particolare il Climate Change Performance Index prende in considerazione il livello delle emissioni di anidride carbonica di ogni Paese, i trend delle emissioni nei principali settori (energia, trasporti, residenziale, industrie) e le politiche attuate per la lotta al mutamento climatico.
Oggi stesso clima degli anni di piombo
Vorrei ricordare che, durante gli anni più bui del terrorismo, c’ erano forze che teorizzavano “Né con lo Stato né con le Br”. Oggi, sembra di respirare la stessa aria
Infrastrutture. Quarto rapporto di Legambiente “Pendolaria 2009”
Il 67% delle risorse statali va alle strade e in metà delle Regioni neanche lo 0,1% del bilancio ai pendolari. La Campania quella che ha investito di più nel 2009, al Veneto la “maglia nera”. Legambiente: “Invertire la rotta, ora. Spostare gli investimenti dalle strade alle ferrovie per il bene del Paese, dei cittadini e dell’ ambiente: 4 milioni di pendolari su ferro al 2020 per vincere la sfida del clima”
Copenaghen. Vertice delle Nazioni Unite sul clima. Azione antinucleare alla Sirenetta
Le associazioni ambientaliste di Don’ t nuke the climate denunciano i tentativi dell’ industria atomica di utilizzare la crisi climatica per i propri interessi. Legambiente e altre sette organizzazioni ambientaliste di diversi paesi, promotrici della campagna internazionale Don’ t nuke the climate, hanno simbolicamente circondato a Copenaghen la statua della Sirenetta, simbolo della città, dichiarando l’ area a rischio nucleare e dotando la scultura di una maschera contro le radiazioni. Le otto organizzazioni denunciano così i tentativi dell’ industria nucleare di utilizzare la crisi climatica per i propri interessi.
“Promuovere una nuova corsa all’ atomo, come stanno facendo oggi alcuni Stati, significa imboccare una strada senza uscita” dicono le ONG che puntano il dito contro i tentativi di inserire il nucleare all’ interno del trattato, nella lista delle tecnologie da sostenere per la lotta ai cambiamenti climatici.
In marcia verso Copenaghen: “Fermiamo la febbre del Pianeta!”
Convegno organizzato dall’ Ambasciata britannica in collaborazione con la coalizione nazionale In marcia per il clima e la Federazione nazionale stampa italiana
Con un appello, una vasta mobilitazione di piazza e due maxi pinguini oltre 15milioni di cittadini chiedono: “Fermiamo la febbre del Pianeta!” Obiettivo: Copenaghen. Sono oltre 15milioni i cittadini che attraverso le associazioni promotrici della coalizione nazionale In marcia per il clima chiedono al Governo di promuovere un’ azione forte e vincolante per la riduzione delle emissioni climalteranti. 15 milioni di persone convinte dell’ urgente necessità di risolvere il problema che sta minacciando tutto il Pianeta e condannando all’ esodo forzato, già ora, milioni di abitanti delle aree più povere del mondo.
Il prossimo summit dell’ Onu, che si terrà nella capitale danese fino al 18 dicembre, ha assunto i caratteri di un appuntamento fondamentale e improrogabile. L’ Italia e l’ Europa sono chiamate quindi ad assumere precise responsabilità e a impegnarsi in termini di riduzione delle emissioni di CO2 e di sviluppo delle rinnovabili, affrontando le questioni chiave che ancora impediscono il raggiungimento di un accordo globale.
Clima. Vertice di Copenaghen. Legambiente: “Sul Clima il Governo batta un colpo, ora!”
Caos delle regole, incertezza sugli incentivi, ritardi nel definire gli obiettivi. Legambiente chiede di abbattere gli ostacoli sulla strada delle energie pulite in Italia
“Dal vertice di Copenaghen ci aspettiamo un accordo che impegni tutti i Paesi nella direzione di una forte riduzione delle emissioni di gas serra, con obiettivi precisi, interventi definiti, risorse certe. L’ Italia può dare un segnale significativo in questo senso non solo ribadendo l’ impegno già vincolante fissato a livello europeo al 2020, in termini di riduzione delle emissioni di CO2 e di sviluppo delle rinnovabili, ma soprattutto dando risposta ai problemi che, nel nostro Paese, impediscono ancora la realizzazione di questa prospettiva”.
Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente non ha dubbi sul ruolo che l’ Italia e l’Europa debbano giocare nel prossimo summit danese sul clima.
“Chiediamo al Governo un intervento immediato per superare la complicata situazione, denunciata da aziende e associazioni delle rinnovabili, che riguarda in particolare il quadro delle regole, l’ incertezza sugli incentivi, i ritardi nella definizione degli obiettivi di sviluppo”.
Ambiente. 100 piazze per il Clima: il 12 dicembre 2009 manifestazioni in tutta Italia
La coalizione nazionale In marcia per il clima scende in piazza in occasione del vertice di Copenaghen e lancia l’ appello “Fermiamo la febbre del pianeta”. Oltre 15milioni di persone chiedono al governo italiano impegni precisi per ridurre le emissioni di Co2. Firma anche tu su www.100piazze.it
“È tempo di agire. Tutti possiamo fare qualcosa, rivedendo i nostri stili di vita. I governi, che rappresentano l’ interesse di tutti noi cittadini, devono agire. L’ occasione per farlo è ORA: a dicembre, a Copenaghen, nel summit delle Nazioni Unite dove i capi di stato di tutti i Paesi del mondo si riuniranno per cercare un accordo per arrestare i cambiamenti climatici”.