Certificazione energetica degli edifici – Normative Regione Lombardia – Posizione di Assoedilizia

 Sulla certificazione energetica – quella documentazione che analizza ed attesta lo stato di virtuosità energetica di un edificio o di una unità immobiliare voluta dall’ Unione Europea e recepito con legge dall’ Italia – il federalismo non ci fa una bella figura. Nel senso che la Regione Lombardia ha modificato la normativa centrale creando un guazzabuglio di cui non si vede la conclusione. In più, dalla fine di ottobre, chi non è in regola rischia pesanti sanzioni.

“Se lo scopo era di ottenere il risparmio energetico, esso non è stato raggiunto. Se era quello di gravare l’ utente di nuove, costose pratiche burocratiche, l’ obiettivo è stato raggiunto in pieno”.

Senza equivoci la presa di posizione del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici. Che aggiunge: “Una vera querelle quella che sta opponendo la Regione Lombardia ad un esercito di contribuenti – proprietari immobiliari, sulla questione delle certificazioni energetiche. Se, come cittadini e operatori, condividiamo la sensibilità generale che ci porta istintivamente ad essere favorevoli a processi di qualificazione tecnologica a vantaggio della società e delle comunità – tanto che da anni Assoedilizia svolge in tal senso una azione divulgativa nei confronti dei proprio associati – dobbiamo però registrare l’ evidenza di costi aggiuntivi che non trovano alcuna possibilità di copertura.

Il mercato, infatti, non compensa i maggiori oneri energetici in quanto pochi sono disposti a pagare di più per l’ acquisto o la locazione, in omaggio a un non sempre quantificabile minor consumo. E ciò particolarmente in questo momento di crisi economica.

Certificazione energetica edifici. Regione Lombardia – Assoedilizia: le incertezze della certificazione energetica

 Professionisti tecnici, imprese di costruzione, proprietari d’ immobili, amministratori condominiali, agenti immobiliari, installatori d’ impianti, in poche parole tutta la “filiera” immobiliare, utenti finali compresi, si incontrano per evidenziare le criticità presenti nella “certificazione energetica” in Lombardia e chiedere la revisione della legislazione regionale in materia. Assoedilizia è rappresentata dal perito industriale Mauro Canesi.

A margine del convegno il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici dichiara: “Una seria querelle quella che oppone la Regione Lombardia ad un esercito di contribuenti – proprietari immobiliari, sulla questione delle certificazioni energetiche.

La regione è all’ avanguadia in campo nazionale, in quanto ha munito la norma che impone la certificazione in caso di vendita e dall’ anno venturo addirittura in caso di contratto di locazione, di pesantissime sanzioni pecuniarie. Ed è forte dell’ appoggio incondizionato di oltre 6.000 tecnici certificatori accreditati, che non vedono l’ ora di aver lavoro da svolgere.

A s s o e d i l i z i a. Richiesta al Governo Italiano di moratoria dei termini per le certificazioni energetiche degli edifici

 Dichiarazione del presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici.

“Dopo la sentenza, in data 23 settembre 2009, del Tribunale U.E. rischia di andare in pezzi tutto il sistema europeo impositivo dei tetti di emissione di gas serra. L’ operazione comporta costi individuali e sociali elevatissimi, senza equivalenti benefici sul piano della riduzione delle emissioni. Perché nel mondo e nei diversi settori di attività si interviene a macchia di leopardo.

Infatti, non si attivano (o si attivano in modo diseguale) tutti i paesi ed all’ interno dei singoli paesi le diverse regioni; e non si attivano tutti i settori economici. E ciò è particolarmente grave in un momento di crisi economica: a fronte di attuali costi sociali ed individuali ingentissimi, scarsissimi sono i risultati ed il beneficio futuro assolutamente non proporzionato al sacrificio.

In questo quadro la nostra Regione, nell’ attuare la legge nazionale, procede
acriticamente con il rigidissimo sistema normativo delle certificazioni energetiche, prevedendo addirittura un pesante sistema sanzionatorio, in termini monetari. Come se si trattasse di questione di ordine superiore.

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