Casini (UDC): Schiodare gli altri sui valori…questo mi interessa

 «Ho sentito Berlusconi porre il tema del quoziente familiare…Vada avanti, noi lo sosterremo! La nostra non sarà un’opposizione ideologica, distruttiva, sfascista. E a Silvio posso fare una promessa: guarderemo il lavoro che farà a Palazzo Chigi senza pregiudizi».
Il quoziente familiare è solo una delle sfide che avvicinano Pier Ferdinando Casini a Silvio Berlusconi e il leader dell’Unione di centro lo sottolinea con serenità, senza il timore che tutto ciò sembri un primo passo verso una nuova collaborazione.
«A me interessa il centro. Non il centrosinistra. Non il centrodestra», ripete l’ex presidente della Camera deciso a chiarire che dietro i ‘faccia a faccia’ privati con i principali leader del Pd non si agitano retroscena. Oggi conta il programma e Casini sembra indicare a Berlusconi una serie di priorità.

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Boselli (Ps): Veltroni è un bugiardo

 “Veltroni e’ un bugiardo, mente. Sta dicendo una cosa non vera. Questo mi preme di dire agli italiani”.
Enrico Boselli replica con decisione alle affermazioni di Walter Veltroni di stamattina nel corso della registrazione di ‘Porta a porta’, quando il leader del Pd ha parlato del mancato accordo con il Partito socialista manifestando meraviglia per il fatto che socialisti abbiamo poi “bussato alla porta” di Bertinotti e Casini.
“E’ una cosa molto grave. Sono affermazioni che riguardano l’onorabilita’ mia e del partito che rappresento che non consento a nessuno di fare -ha spiegato Boselli-. Il fatto che Veltroni l’abbia detto a 48 ore dal voto conferma che il suo obiettivo e’ delegittimare la battaglia politica che il Ps sta facendo”.
Il segretario socialista aggiunge: “Veltroni ha calcolato che io non potevo replicare, perche’ ho esaurito i miei spazi televisivi, ed e’ preoccupato perche’ la nostra rimonta e’ spettacolare. Per questo ha deciso di sferrare un colpo a freddo al Ps”.
Boselli chiama in causa Casini e Bertinotti: “Invito, prego, Casini e Bertinotti di dire la verita’, quello che sanno: non c’e’ mai stata da parte mia alcuna richiesta di fare un accordo”.

Casini rilancia l’appello della FAVO per i malati di cancro

 “Le forze politiche, soprattutto, hanno il dovere e la responsabilita’ di offrire ai malati di tumore e ai loro familiari le condizioni migliori sia per la cura che per la riabilitazione”. Così, in una lettera al presidente della Favo (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia), Francesco De Lorenzo, il leader dell’Udc Pierferdinando Casini ha accolto l’appello dei malati di cancro lanciato dalla Favo con una lettera ai candidati premier in marzo.
Casini assicura il proprio impegno a “lavorare, al Governo o in Parlamento – si legge nella missiva – per compiere le scelte strategiche necessarie ad assicurare ai malati cronici e ai guariti un’adeguata assistenza socio-sanitaria, garantire la riabilitazione oncologica dal momento della diagnosi, applicare correttamente le leggi a tutela dei malati e delle loro famiglie, fare nuove leggi per assicurare il diritto al lavoro durante e dopo le cure, favorire la somministrazione appropriata dei nuovi farmaci mirati, e rendere effettiva l’accessibilita’ alla terapia del dolore mediante la semplificazione delle procedure”.

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Intervento a tutto campo di Casini all’Associazione Nazionale costruttori Edili

 In questi giorni, come sapete, percorro l’Italia in un tour che mi porta dal Nord-Est all’estremo Sud, dalla città alla provincia. In poche settimane si concentra il contatto e confronto con tutte le categorie economiche e sociali.

Bisognerebbe che noi politici mantenessimo sempre questo rapporto che ci consente di cogliere i problemi reali del Paese, e non soltanto in campagna elettorale.

Il fatto stesso che vi sia una competizione elettorale a distanza di soli due anni dal voto politico dimostra che qualcosa non ha funzionato. Un’elezione anticipata non è mai un fatto positivo per il Paese: è una fase di incertezza che si aggiunge a incertezza, un periodo di transizione nel quale non si può pianificare il futuro, e nel quale anche i consumi e le iniziative economiche, come d’incanto, si riducono. Pur incontrando in tutta Italia una complessità problemi che sono sempre gli stessi (deficit di crescita, di competitività, di fiducia, di sicurezza…), ne sento la gravità in modo particolare in alcune regioni del Paese, e nel confronto con alcune categorie.

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