Legambiente: “Ambiente, agricoltura, diritti: un futuro migliore è possibile”

 Il 28 novembre è stata la giornata d’ azione globale contro il WTO. Altre iniziative a Napoli, Roma, Lucca, Genova e in tante altre città del mondo. Le associazioni tornano in piazza per manifestare contro l’ Organizzazione mondiale del commercio (WTO) che dal 30 novembre al 2 dicembre si riunisce al Vertice di Ginevra, per ribadire le ragioni dello sviluppo sostenibile anche in previsione del prossimo summit Onu di Copenaghen.

A 10 anni da Seattle e dalla nascita dei movimenti contro l’ eccessiva liberalizzazione in molti settori dell’ economia che riguardano da vicino i diritti delle persone e dei popoli, le associazioni scendono in piazza con l’ obiettivo di contestare il Wto e il suo intento di rilanciare il Doha Round e il suo programma di liberalizzazioni, con lo scopo di rispondere alla crisi riproponendo le stesse ricette fallimentari che l’ hanno causata come unica e possibile cura.

Summit di Copenaghen. Anche la Cina al vertice sul clima

 La Cina è il primo produttore mondiale di gas che causano l’ effetto serra, ma ha annunciato che ridurrà l’ ammontare delle emissioni per unità di prodotto interno lordo, del 40 – 45% entro il 2020, rispetto ai livelli del 2005. La decisione è stata presentata come un’ azione volontaria del governo cinese ed un contributo agli sforzi globali contro i cambiamenti climatici. Anche il presidente americano Barack Obama e il il premier italiano Silvio Berlusconi andranno al vertice sul clima nella capitale danese il 9 dicembre.

Ambiente. 100 piazze per il Clima: il 12 dicembre 2009 manifestazioni in tutta Italia

 La coalizione nazionale In marcia per il clima scende in piazza in occasione del vertice di Copenaghen e lancia l’ appello “Fermiamo la febbre del pianeta”. Oltre 15milioni di persone chiedono al governo italiano impegni precisi per ridurre le emissioni di Co2. Firma anche tu su www.100piazze.it

“È tempo di agire. Tutti possiamo fare qualcosa, rivedendo i nostri stili di vita. I governi, che rappresentano l’ interesse di tutti noi cittadini, devono agire. L’ occasione per farlo è ORA: a dicembre, a Copenaghen, nel summit delle Nazioni Unite dove i capi di stato di tutti i Paesi del mondo si riuniranno per cercare un accordo per arrestare i cambiamenti climatici”.

Festa dell’ Albero 2009. “Per annullare la CO2…Ci vuole un albero!”

 Il 21 e il 22 novembre in 300 città d’ Italia torna la festa che fa spuntare 1.500.000 di nuovi arbusti

Basta piantare un solo albero per compensare la produzione di 700 Kg di CO2, pari a quella emessa per produrre un quotidiano con inserto settimanale per 1 anno. 20 nuovi alberi ne smaltiscono addirittura 14 tonnellate, le stesse prodotte dal consumo annuo di elettricità di un ufficio con 10 dipendenti. E se ognuno di noi piantasse un nuovo arbusto?

Ecco la sfida che vogliamo lanciare con la XV edizione della Festa dell’ Albero, la campagna annuale di Legambiente, che torna sabato 21 e domenica 22 novembre per coinvolgere decine di migliaia di bambini nel compiere uno dei gesti più belli, emozionanti e significativi al mondo: piantare un albero e regalare all’ ambiente nuovo prezioso ossigeno per compensare l’ eccesso di emissioni di Co2 e contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici.

Un’ edizione speciale che per i suoi 15 anni si affianca ad un testimonial d’ eccezione: madrina di Festa dell’ Albero 2009 sarà, infatti, Susanna Tamaro. Un sodalizio che nasce dalla passione che Legambiente e la famosa scrittrice condividono per gli alberi e la natura, e che vedrà la presenza di Susanna Tamaro all’ evento vetrina dell’ iniziativa, previsto a Roma, domenica 22 novembre, dalle 9,30 alle 16,30, presso il quartiere Garbatella, nell’ area verde di Via Rosa Raimondi Garibaldi.

Bruxelles. Accordo di compromesso sul pacchetto finanziario sul clima al vertice Ue

 Lo hanno annunciato il presidente della Commissione Jose Manuel Barroso e il presidente di turno dell’ Unione, il premier svedese Fredrik Reinfeldt, in una conferenza stampa al termine degli incontri bilaterali che hanno impegnato soprattutto la presidenza svedese, la commissione Ue, il presidente francese Nicolas Sarkozy, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il primo ministro britannico Gordon Brown e il premier polacco Donald Tusk.

Clima. Legambiente promuove in Italia la campagna internazionale “Don’ t nuke the climate”

 “Il nucleare non serve al clima. Mobilitiamoci per escludere l’ atomo dal nuovo accordo sui cambiamenti climatici”. È l’ appello lanciato da Legambiente a poche settimane dal vertice di Copenaghen, dove dal 7 al 18 dicembre 2009 i governi di tutto il mondo dovranno sottoscrivere i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra a partire del 2012, anno di scadenza del Protocollo di Kyoto.

Un invito a dire no al nucleare e a convincere i delegati che si riuniranno al summit Onu che le centrali non sono la soluzione per contenere la temperatura del pianeta, rivolto ai cittadini italiani dall’ associazione che ha aderito alla campagna internazionale Don’ t nuke the climate coordinata dal network francese Sortir du nucléaire e portata avanti da 283 organizzazioni in 41 paesi.

“Il nucleare non deve essere considerato uno strumento di lotta ai cambiamenti climatici – spiega Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente -. Ritenerlo tale, cedendo alle pressioni dell’ industria atomica e di alcuni Stati, a cominciare dalla Francia, sarebbe un grave errore: sottraendo le risorse alle vere soluzioni per il clima, le fonti rinnovabili e l’ efficienza energetica, pregiudicheremmo la possibilità di vincere nei tempi dovuti la sfida climatica. Ecco perché chiediamo ai delegati e ai governi che parteciperanno alla Conferenza di Copenaghen di rifiutare con forza l’ ipotesi di considerare il nucleare una tecnologia pulita e di includerlo nella nuova intesa. La riduzione delle emissioni è ormai un’ urgenza e l’ energia dall’ atomo è inefficace e dannosa”.

Los Angeles Usa. Clima. Al Summit Onu Formigoni ha proposto parametri nuovi per l’ aria e ha illustrato la ricetta lombarda

 “Considerare nuovi parametri come quelli dell’ inquinamento prodotto pro capite o rispetto al Pil come criteri in base ai quali stabilire se sono stati centrati gli obiettivi di miglioramento della lotta all’ inquinamento, per evitare che le Regioni, o comunque i governi sub nazionali, vengano eccessivamente e ingiustamente penalizzati da norme poco flessibili”.

È questa la proposta indirizzata all’ Unione europea dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo lungo e articolato intervento alla sessione conclusiva del Forum sui cambiamenti climatici svoltosi a Los Angeles.

“In Lombardia negli ultimi 10 anni – ha spiegato Formigoni – i valori dei principali inquinanti atmosferici sono scesi notevolmente: il biossido di zolfo è diminuito del 50%, quello di azoto del 19%, il monossido di carbonio del 58%, l’ ozono del 28% e il benzene del 75%. Anche le polveri sottili (Pm10 e inferiori), fra il 2000 e il 2005, sono sensibilmente diminuite; ora il processo si è stabilizzato, ma la nostra azione prosegue perché vogliamo fare ancora meglio”.

A Barack Obama il premio Nobel per la pace 2009 “per i suoi sforzi straordinari per rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”

 La scelta del Comitato per il Nobel è inattesa: da una parte premia la politica di ritorno al multilateralismo e di riconciliazione con il mondo musulmano, dall’ altra cerca di dare una nuova spinta a quel processo di pace mediorientale di cui la Casa Bianca si è fatta promotrice.

“Solo assai raramente qualcuno è riuscito come Obama a catturare l’ attenzione del mondo e a dare una speranza per un futuro migliore”, si legge nella motivazione diffusa dal Comitato, che spiega come la diplomazia del Presidente statunitense sia basata sul concetto che coloro che guidano il mondo debbano farlo sulla base di valori e atteggiamenti condivisi dalla maggioranza della popolazione.

La Casa Bianca ha reagito con una sola parola al Nobel per la Pace a Barack Obama: Wow!. Il portavoce presidenziale Robert Gibbs ha risposto ai media con una mail contenente solo l’ esclamazione di sorpresa (scritta a lettere maiuscole e con il punto esclamativo). Il presidente americano si è detto profondamente onorato per l’ assegnazione del premio e avrebbe usato il termine humbled, traducibile come il riconoscimento di un onore fin troppo grande.

Il Comitato sottolinea inoltre la speciale importanza del progetto e dell’ impegno della Casa Bianca per un mondo senza armi nucleari: “Come Presidente, Obama ha creato un clima nuovo nella politica internazionale: la diplomazia multilaterale ha riguadagnato una posizione centrale, con un’ enfasi sul ruolo che le Nazioni Unite e le altre organizzazioni internazionali possono svolgere”. Il Comitato conclude appoggiando l’ appello di Obama: È tempo che ciascuno di noi si assuma la sua parte di responsabilità per una risposta globale alle sfide globali,

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