Estero. Terremoto in Cile

 E dopo il terremoto, in Cile arriva l’ onda tsunami, che ha colpito la costa centrale cilena, abbattendosi con violenza sul porto di Talcahuano, trascinando barche, pescherecci e container sulla terraferma, dopo aver investito l’ arcipelago cileno di Juan Fernandez, provocando almeno cinque morti e diversi dispersi sull’ isola di Robinson Crusoe. Anche l’ Isola di Pasqua, famosa per le millenarie statue di pietra di origine misteriosa, è stata posta in stato di allerta e gli abitanti sono stati fatti allontanare dalla costa. Sulla terraferma il centro più colpito è Concepcion, città costiera a sud di Santiago, dove sono crollati diversi palazzi e ci sono stati alcuni incendi devastanti.

Frana nel Messinese, paese a rischio

 Soldà, vicepresidente dell’ Italia dei Diritti, vuole prevenzione: “L’ Italia ha un elevato rischio idrogeologico, bisogna intervenire in anticipo sul territorio. La protezione civile e le istituzioni nazionali che si occupano delle infrastrutture, dell’ ambiente e del monitoraggio del dissesto idrogeologico sul territorio italiano devono agire affinchè i disastri che sono accaduti nel Messinese mesi fa e, che stanno accadendo ora sempre in quelle zone, non succedano più. La frana nel Messinese ha messo il paese a rischio”“.

Al Convegno AIDA – Associazione Internazionale di Diritto delle Assicurazione riproposta la “Polizza sociale” contro le calamità naturali

 Colombo Clerici, Assoedilizia, esprime forti perplessità: potrebbe servire allo Stato per meno impegnarsi sull’ ambiente. La casa paga già allo Stato imposte generali ed oltre 167 milioni di euro per soli contributi specifici ambientali. Polizza peraltro obbligatoria, modulata secondo il rischio più o meno forte nelle diverse aree del Paese, detraibile dalle imposte, possibilità per le compagnie di competere tra loro per contenerne il costo.

Confedilizia: maltempo, a che servono i consorzi di bonifica?

 I danni arrecati dal maltempo sono oggetto di una nota della Confedilizia con riferimento ai compiti istituzionali dei Consorzi di bonifica

“Di fronte a straripamenti, allagamenti, smottamenti e a tutti i danni idrogeologici che gravano in questi giorni in molte zone della Penisola, bisogna chiedersi – rileva la Confedilizia – quale sia stato il destino dell’ oltre mezzo miliardo di euro pagato annualmente dai proprietari a decine e decine di Consorzi di bonifica per essere difesi da fenomeni naturali.

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