Veltroni: “Malpensa e Alitalia cammineranno ognuna sulle proprie gambe”

 Il destino dell’aeroporto lombardo si deve sganciare da quello della compagnia di bandiera. E’ l’opinione espressa dal segretario del Pd, Walter Veltroni durante la tappa di Massa del giro dell’Italia nuova. Il futuro di Alitalia deve essere “affidato alle logiche del mercato internazionale. Ci vuole gradualità – ha detto Veltroni – ma si deve aiutare Malpensa a decollare perchè è ferma per responsabilità che sono molteplici. Gli slot di Alitalia che possono essere occupati da altri devono essere liberati. Malpensa deve accedere a tutte le offerte: allora sì che anche nel settore aereo l’Italia potrà prendere forza”.

Per Veltroni sono state parole affrettate quelle pronunciate ieri su Alitalia da Silvio Berlusconi, che si è detto critico sulla contrattazione in corso, a dieci giorni dalla scadenza della trattativa esclusiva con Air France-Klm. “La politica ha delle responsabilità e quando qualcuno parla deve capire che le sue parole possono avere degli effetti – ha ribadito dal palco di Massa – L’effetto delle parole di ieri è stato il crollo in borsa delle azioni di un’azienda che occupa decine di migliaia di persone. Il destino di Alitalia è importante, non può esserci un grande paese senza una grande compagnia aerea. Dobbiamo fare in modo che Alitalia rimanga con le sue basi in Italia, ma non si possono negare accordi internazionali sulla base del libero mercato. È stata fatta una gara, la valutazione di mercato ha portato a fare una scelta e deve essere il mercato a fare la grandezza. Dobbiamo fare in modo che la compagnia nazionale rimanga sulle basi del nostro paese e non si neghi ad Alitalia la possibilità di fare accordi internazionali che fanno parte del libero mercato”.

D’Alema: su Alitalia no a demagogia

 Massimo D’Alema è intervenuto alla trasmissione “Omnibus”, in onda su La7. Molti i temi di campagna elettorale trattati. Riportiamo qui alcuni dei passaggi più importanti.

La posizione del Pd sulla sicurezza sul lavoro è quella del ministro Damiano
“La posizione del Pd in tema di sicurezza sul lavoro è quella del ministro Damiano e non quella dei falchi di Confindustria. Il governo ha ritenuto di prendere delle misure più severe, anche se in parte le norme esistono e il problema è quello di rendere i controlli più severi e stringenti. Lo faremo dialogando con le forze sociali, ma la posizione del Pd è quella del ministro Damiano, non quella dei falchi di Confindustria. Noi non abbandoniamo gli interessi del mondo del lavoro. Una parte del mondo imprenditoriale d’altronde capisce la necessità di una normativa più severa”.

Berlusconi presenta i sette punti del programma del PDL

 Roma – Prima lancia accuse a Veltroni di copiare il programma del Popolo delle Liberta poi snocciola i 7 punti necessari per la salvezza dell’Italia. E’ una campagna elettorale all’insegna del minimal, almeno nei programmi, quella che è ormai partita. Poche pagine, pochi punti e soprattutto pochissimi “miracoli”.

“Il programma del Pd è la versione statalista del programma del centrodestra”. Lo ha detto Silvio Berlusconi presentando il programma del Pdl. Il leader del Pdl precisa poi alcuni punti cardine del suo progetto, soprattutto in materia economico-fiscale: su tutti l’abolizione dell’Ici sulla prima casa e la detassazione degli straordinari. “Sono i provvedimenti che saranno presi nel primo Consiglio dei ministri”, ha detto Berlusconi.

Berlusconi a tutto campo a “Radio anch’io”: attacco frontale a Di Pietro

 La campagna elettorale comincia a connotarsi per tale. E Berlusconi inizia tirare fuori gli artigli. “Io ho orrore di Di Pietro e lo dico alto e forte”. Lo ha detto il leader del Pdl Silvio Berlusconi nel corso del programma “Radio anch’io”, sottolineando che il leader dell’Idv è “il campione delle manette”. Berlusconi ha anche parlato del suo programma: “Il primo problema da affrontare è quello dei rifiuti di Napoli, poi viene la riduzione delle tasse a beneficio delle famiglie, delle imprese e del lavoro”. Intervennendo a Radio Anch’io il leader del Pdl Silvio Berlusconi traccia la rotta del centrodestra per le prossime elezioni e fa chiarezza sui punti principali del dibattito politico in corso. Il nuovo assetto politico, la nascita dei due poli, le responsabilità della sinistra, le alleanze possibili con particolare attenzione verso i problemi più pressanti per il Paese: carovita, la casa, il futuro dei giovani, la sanità.

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Fiducia nei leader: Veltroni batte Berlusconi

 Se il voto ai partiti andasse di pari passo con la fiducia accordata ai loro leader, tra Walter Veltroni e Silvio Berlusconi non ci sarebbe partita: vincerebbe il primo 51 a 39. Questo è l’esito del sondaggio Swg, che ha intervistato mille persone ponendo una domanda semplice-semplice: quanta fiducia hai nei confronti di Veltroni e Berlusconi?

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