Estero. Obama: “Non mi fermo, voglio le riforme. Avanti su finanza e sanità”

 Barack Obama si è posti obiettivi precisi: rilancio dell’ economia, riforme per la finanza, un monito all’ Iran. La sua politica per la crescita si basa soprattutto sulla ripresa dell’ occupazione. E per questo ha destinato 30 miliardi di dollari pubblici alle piccole e medie aziende, reinvestendo la restituzione degli aiuti da parte delle grandi banche. E moltiplicare gli investimenti nell’ energia rinnovabile è per Obama un impegno inderogabile in quanto “l’ America non deve essere seconda a nessuno, nello sviluppo di una nuova generazione di nucleare e nelle trivellazioni lungo le coste”. Importanza alle infrastrutture, per cui ha investito 8 miliardi nel settore, a cominciare da autostrade e linee di alta velocità come quella di Tampa, Florida.

Clima. Greenpeace, Legambiente e Wwf: mobilitiamoci per salvare il Vertice di Copenaghen

 “Il pianeta non può aspettare, subito un accordo vincolante”. Inondiamo di mail i governi cinese e americano

Nessun rinvio, nessun passo indietro! I governi del mondo devono impegnarsi a sottoscrivere a Copenaghen un accordo vincolante per tagliare le emissioni di gas serra. Greenpeace, Legambiente e WWF invitano tutti cittadini a mobilitarsi contro l’ accordo sul clima stilato dai presidenti di Stati Uniti e Cina per ridurre la portata delle decisioni da prendere nel prossimo vertice sul Clima, affinché i governi americano e cinese cambino idea.

Berlino in festa vent’ anni dopo la caduta del Muro

 Berlino ricorda con una grande festa la caduta del Muro che divideva la città e l’ Europa, ma anche due diverse visioni strategiche del mondo. Gli atti commemorativi del ventesimo aniversario della caduta del Muro, sono cominciati con una messa ecumenica nella chiesa di Gethsemane, alla quale hanno assitito tra gli altri il presidente Horst Kohler e la cancelliera, Angela Merkel.

La Merkel aveva inviato un messaggio ai tedeschi, ricordando però che “la riunificazione non è ancora compiuta, perchè all’ Est la disoccupazione rimane con un tasso doppio di quello dell’ Ovest e restano ancora differenze strutturali ed è su queste che bisogna mettere l’ accento, se si vuole arrivare a condizioni di vita uguali o paragonabili, senza creare gelosie tra le due parti della Germania”.

Poco dopo la messa, il sindaco – governatore di Berlino, Klaus Wowereit, ha visitato la cappella della Riconciliazione, non lontano dall’ antica postazione di frontiera della Bernauer Strasse, dove sono state accese decine di candele in memoria di quelli che persero la vita nel tentativo di attraversare il Muro per scappare in Occidente.

A Barack Obama il premio Nobel per la pace 2009 “per i suoi sforzi straordinari per rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”

 La scelta del Comitato per il Nobel è inattesa: da una parte premia la politica di ritorno al multilateralismo e di riconciliazione con il mondo musulmano, dall’ altra cerca di dare una nuova spinta a quel processo di pace mediorientale di cui la Casa Bianca si è fatta promotrice.

“Solo assai raramente qualcuno è riuscito come Obama a catturare l’ attenzione del mondo e a dare una speranza per un futuro migliore”, si legge nella motivazione diffusa dal Comitato, che spiega come la diplomazia del Presidente statunitense sia basata sul concetto che coloro che guidano il mondo debbano farlo sulla base di valori e atteggiamenti condivisi dalla maggioranza della popolazione.

La Casa Bianca ha reagito con una sola parola al Nobel per la Pace a Barack Obama: Wow!. Il portavoce presidenziale Robert Gibbs ha risposto ai media con una mail contenente solo l’ esclamazione di sorpresa (scritta a lettere maiuscole e con il punto esclamativo). Il presidente americano si è detto profondamente onorato per l’ assegnazione del premio e avrebbe usato il termine humbled, traducibile come il riconoscimento di un onore fin troppo grande.

Il Comitato sottolinea inoltre la speciale importanza del progetto e dell’ impegno della Casa Bianca per un mondo senza armi nucleari: “Come Presidente, Obama ha creato un clima nuovo nella politica internazionale: la diplomazia multilaterale ha riguadagnato una posizione centrale, con un’ enfasi sul ruolo che le Nazioni Unite e le altre organizzazioni internazionali possono svolgere”. Il Comitato conclude appoggiando l’ appello di Obama: È tempo che ciascuno di noi si assuma la sua parte di responsabilità per una risposta globale alle sfide globali,

Estero. Usa, sulla riforma della Sanità opinione divisa. Sondaggio dell’ Associated Press

 L’ opposizione al piano per la riforma della Sanità pubblica presentato dall’ Amministrazione Obama è fortemente calata nelle ultime settimane, ma l’ opinione degli americani sul provvedimento rimane divisa: è quanto risulta da un sondaggio dell’ Associated Press. Il Governatore della California Schwarzenegger si schiera al fianco di Obama.

Il 40% degli intervistati si è infatti dichiarato favorevole al piano (contro il 34% dello scorso settembre), percentuale identica a quella dei contrari (scesi di nove punti percentuali); per quel che riguarda gli elettori dei singoli partiti, il 68% dei Democratici sostiene la riforma (+11%), mentre tra gli indipendenti i contrari sono ora il 36% (contro il 51% del mese scorso), ma i favorevoli solo il 29%.

Nel difficile cammino verso la riforma della sanità Barack Obama può ora contare anche su un alleato che si trova sul lato opposto della barricata, Arnold Schwarzenegger. Il governatore repubblicano della California, che già sull’ Ambiente e altre questioni ha assunto in piena era Bush posizioni lontane dall’ ortodossia del partito, è infatti ufficialmente favorevole al progetto di riforma del sistema sanitaria.

Berlusconi alla festa Pdl. Tanti i temi di cui ha parlato: dalle misure per vincere la crisi alla politica estera

 Subito, all’ inizio della festa, il presidente del Consiglio ha elogiato Barack Obama. Ha definito “un grande discorso” quello di Obama alle Nazioni Unite. “È importante che un paese così importante sia in mani affidabili, lui è riuscito in un grande lavoro facendo cambiare radicalmente l’ atteggiamento dei paesi non allineati verso gli Usa. Le sue origini afroamericane, di cui è orgoglioso, sono riuscite a far superare la diffidenza dei paesi del continente africano”.

“Con Obama i rapporti sono facili, è una persona ironica ed autoironica e devo darvi una buona notizia: è uno molto bravo. Quando lo vedevamo parlare con il gobbo, con tutto scritto davanti, ci chiedevamo se fosse solo uno che sa leggere bene. Invece c’ è, e alla grande, e questa è una cosa che ci deve rendere contenti e soddisfatti, perchè abbiamo bisogno che la più grande democrazia del mondo sia in mani affidabili, per decidere insieme a noi ma con grande peso proprio del nostro destino negli anni a venire”.

Silvio Berlusconi ha poi riassunto i risultati del G20 a Pittsburgh dal quale è appena rientrato. “La nuova economia e finanza si svilupperanno su basi etiche e morali e stiamo scrivendo queste regole tutti insieme, ha affermato. Per la prima volta abbiamo deciso che ci occuperemo insieme di diminuire la temperatura del pianeta, perchè farlo da soli sarebbe donchisciottismo. Abbiamo deciso di ridurre i bonus per i dirigenti bancari e abbiamo dato il compito allo Iosco di studiare il fenomeno della speculazione internazionale, per diminuirla e possibilmente cancellarla”.

“Oggi non dobbiamo più avere paura. Lo dico anche agli imprenditori di investire con coraggio» ha detto Berlusconi, sempre durante la festa del Pdl, ricordando gli interventi del governo: “Abbiamo agito prima degli altri, abbiamo garantito gli ammortizzatori sociali a tutti coloro che hanno perso il lavoro e abbiamo scoperto che abbiamo un sistema bancario più solido degli altri perchè siamo grandi risparmiatori. Dobbiamo perseverare in questa direzione senza paura”.

Estero News. Il vertice per il clima al Palazzo di Vetro. Ban Ki – Moon: “Il cambiamento climatico minaccia di cancellare anni di sviluppo”

 Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki – Moon ha aperto il vertice sul clima al Palazzo di Vetro rimproverando la comunità internazionale per la lentezza glaciale dei negoziati in un nuovo trattato internazionale che sostituisca il protocollo di Kyoto.

Ban Ki – Moon ha detto che abbiamo meno di dieci anni per evitare gli scenari peggiori causati dal surriscaldamento del pianeta. Il segretario generale, recentemente in missione al Polo Nord, ha anche avvertito che sull’ Artico i ghiacci potrebbero sparire entro il 2030 e le conseguenze sarebbero sentite dai popoli di ogni continente.

“Il cambiamento climatico, ha continuato Ban, colpisce soprattutto i Paesi meno sviluppati, e in particolare l’ Africa, dove il cambiamento climatico minaccia di cancellare anni di sviluppo, destabilizzando stati e rovesciando governi”. Ban ha lanciato un appello ai Paesi industrializzati, invitandoli “a fare il primo passo, perchè se lo farete altri adotteranno misure audaci”.

Per il capo del Palazzo di Vetro, il nuovo trattato deve includere obiettivi per la riduzione di emissioni entro il 2020 e supporto finanziario e tecnologico ai Paesi in via di sviluppo, cioè quelli che hanno contribuito di meno a questa crisi ma hanno sofferto di più, e per primi.

Afghanistan – Il ministro degli Esteri Franco Frattini: “La missione deve cambiare”

 Cinquecento soldati italiani, inviati in Afghanistan per controllare il regolare svolgimento del voto, rientreranno nei prossimi giorni, nelle prossime settimane in accordo con gli altri paesi che hanno a loro volta aumentato i loro contingenti per le elezioni. È la promessa che Silvio Berlusconi fa da Bruxelles, nel giorno del lutto per i sei soldati italiani morti laggiù.

Ma a Bossi che chiede di riportare tutti i nostri militari a casa per Natale, il Cavaliere risponde che per ora si può parlare di una transition strategy, di una diminuzione di organici. Anche per onorare i morti, perchè certo non possiamo, dopo aver fatto tanto anche in termini di sacrifici umani, abbandonare l’ impresa in seguito ad eventi così drammatici e dolorosi.

“Si deve finire il lavoro iniziato in Afghanistan per una democrazia essenziale in quel paese ma anche per proteggere il resto del mondo dal terrorismo. E si deve farlo con una forte riduzione del contingente italiano, ma senza ipotizzare passi indietro solitari perchè nessun paese può assumere decisioni univoche, questo tradirebbe l’ accordo e la fiducia degli altri paesi presenti”.

Questa la linea che il premier Silvio Berlusconi traccia a Bruxelles, in questa giornata dolorosa, per ribadire, di fronte ai capi di stato e di governo dell’ Unione, che l’ Italia al momento rimane. Nonostante abbia già dato tanto in termini di sacrifici umani: ventuno giovani vite in 5 anni.

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