“A queste condizioni non si può andare avanti, per noi non c’è più trattativa….”. Arriva nella notte la rottura della trattativa sui contratti di Alitalia. Rocco Sabelli lascia il tavolo di confronto con i sindacati, una mossa che ha sorpreso le nove sigle sindacali che rappresentano i lavoratori ma che forse era nell’aria, fin dal primo pomeriggio, quando era iniziata la lunga trattativa sui contratti. Che già nei giorni scorsi era stata preceduta da polemiche, distinguo sindacali, incontri. L’amministratore delegato di Compagnia aerea italiana ha chiuso il confronto in modo secco, la colpa i “continui atteggiamenti dilatori e alle indisponibilità’ a firmare”.
bad company
Alitalia: Nasce Cai Spa, venerdì l’offerta condizionata
Via libera dell’assemblea di Compagnia aerea italiana alla creazione della società per azioni, all’aumento di capitale per 1,1 miliardi rivolto agli attuali soci e in parte ai nuovi e alla nomina del Cda a 15, che farà la proposta per acquisire la parte ‘buona’ di Alitalia. Ma solo qualora tutti gli accordi sindacali fossero stati raggiunti. L’offerta rimarrà comunque sospesa fino all’ottenimento dei provvedimenti della Commissione Europea che attestino l’assenza di aiuti di Stato a vantaggio di Cai e delle decisioni dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, e cioè nella seconda metà di novembre. Mese in cui dovrebbe essere scelto il partner straniero.
Alitalia, via libera dei piloti
Dopo una maratona di 14 ore a palazzo Chigi, l’operazione salvataggio per Alitalia è arrivata alla svolta finale. È stato raggiunto l’accordo anche con i piloti e la nuova Alitalia, guidata dalla Cai di Roberto Colaninno, è ora quasi pronta a partire. Manca solo la firma delle ultime due sigle della compagnia – gli assistenti di volo di Avia e Sdl – che riprenderanno la trattativa lunedì.
Anpac e Up, le due associazioni dei piloti, hanno raggiunto un’intesa con la Cai, che è stata poi “ratificata” anche dai vertici di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, al termine di un acceso confronto di cinque ore, con momenti anche di tensione e rischio rottura. I principali punti dell’accordo riguardano l’inserimento dei primi ufficiali nel contratto unico della Cai, mentre i comandanti saranno inquadrati con un contratto da dirigenti. In comune le due categorie avranno la previdenza integrativa, l’assistenza sanitaria, la normativa sull’utilizzo in volo e le regole d’addestramento. La nuova Alitalia assumerà in totale 1.689 piloti, ma il 9% di questi (circa 139) sarà sempre utilizzato part-time a rotazione, con un meccanismo di “solidarietà”.
Alitalia: Si interrompono le trattative. Più vicina la mobilità del personale
Questa volta la notte non ha portato il consiglio giusto. Anzi la notte tra l’11 e il 12 settembre 2008 verrà ricordata come uno tra i momenti più neri della vicenda Alitalia. Ormai non è più un mistero che le trattative si siano arenate e che la CAI (nuovo nome della compagnia di bandiera) abbia messo fine al dibattito e al confronto con i sindacati. E non bastano le preoccupanti rassicurazioni del ministro Sacconi che parla di prossima mobilità per molti lavoratori e che smentisce i dati che indicano almeno 5000 esuberi tra il personale dell’Alitalia.
Il tavolo di confronto tra rappresentanti del governo, dei sindacati e della Compagnia Aerea Italiana, durato gran parte della scorsa notte è saltato dopo la decisione della cordata degli imprenditori di terminare la trattativa. «CAI prende atto, dopo sette giorni di incontri, che non esistono le condizioni per proseguire le trattative» annuncia un portavoce della società. “È evidente – ha continuato – che non ci si rende conto della drammatica situazione di Alitalia e della necessità di profonda discontinuità rispetto al passato che il piano di salvataggio richiede». Per queste ragioni, CAI «non parteciperà a nessun tavolo».
Alitalia: al via il confronto con i sindacati
Inizia oggi il difficile confronto con i sindacati su piano Fenice per il salvataggio di Alitalia. All’orizzonte ci sono 5-7mila esuberi da gestire e scelte industriali che, come ha sottolineato l’ad di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, andranno condivise per permettere all’operazione di andare in porto. Nella sede del Ministero del Lavoro, le organizzazioni dei lavoratori ascolteranno innanzitutto una relazione del neo commissario Augusto Fantozzi, che ha già definito le priorità da affrontare per arrivare alla nascita della nuova Alitalia. Da una parte, lavorerà con la cordata guidata da Colaninno per la cessione degli asset che saranno oggetto di offerta. Dall’altra, inizierà il lungo percorso che lo vedrà alla guida di una bad company in cui resteranno, oltre al personale giudicato in eccesso, i debiti e tutti i contenziosi con fornitori e creditori.
Dal PD arrivano critiche al piano di salvataggio di Alitalia
Alitalia punto e a capo. Il destino della compagnia di bandiera italiana sembra delinearsi sempre più chiaramente in questo scorcio di fine estate, quando ancora la maggior parte degli italiani è in ferie e la soglia dell’attenzione è ancora molto bassa. Se dalle elezioni il premier Silvio Berlusconi ha giocato sulla pelle degli italiani lanciando le sue rocambolesche ipotesi di cordate italiane per salvare Alitalia, ora la cordata, dopo ben cinque mesi di utili persi, sta cominciando a delinearsi in maniera sempre più netta mostrando l’aspetto davvero più sconcertante di tutta la faccenda, il ritorno “in pista” di Air France-Klm. Già perché, se Berlusconi ha perso ben cinque mesi di tempo per salvare Alitalia, sferrandole un ulteriore colpo finale e mettendo letteralmente in fuga la solida e seria compagnia franco olandese, l’unica allora in campo ad essere veramente interessata alle sorti di Alitalia, ora la rimette in gioco ma le condizioni non sono davvero le stesse.