Assoedilizia, in occasione della discussione in Consiglio comunale del Piano di governo del territorio, richiama l’ attenzione dell’ Amministrazione Comunale su alcune questioni focali, auspicando una riflessione in merito. Assoedilizia si riserva di presentare le OSSERVAZIONI formali
1) Dal dirigismo della programmazione pubblica in attuazione del PRG, alla libertà edificatoria privata: la flessibilità del PGT. Da un estremo all’ altro nell’ urbanistica di Milano.
Vent’ anni fa ogni intervento edilizio di un certo rilievo, non solo era previsto e disciplinato a priori dall’ amministrazione comunale, ma addirittura veniva dalla stessa programmato nella sua tempistica, attraverso un documento di piano valido per un certo numero di anni, il programma pluriennale di attuazione.
Un rigoroso dirigismo pubblico che mal si conciliava con l’ esigenza operativa di secondare gli investimenti, in aderenza con le tendenze e le esigenze della città e del mercato; ma che si giustificava con il principio secondo cui non è l’ urbanistica a determinare l’ economia, bensì quest’ ultima a generare e orientare lo sviluppo urbano.
Oggi stiamo andando verso un assoluto liberismo, nel quale sono affidati all’ autonoma scelta da parte dell’ operatore privato non solo i tempi, ma anche e soprattutto il tipo e le modalità dell’ intervento edilizio ed il genere di regole applicabili: basta mettersi d’ accordo con l’ amministrazione comunale, adeguatamente convenzionando l’ intervento.