“C’ è assolutamente bisogno di far ripartire l’ economia e le imprese, rimettere in moto gli artigiani, perché gli italiani non avendo soldi non spendono più – ha detto il segretario del Pd Dario Franceschini – . Ma la proposta del governo è senz’ altro uno sbaglio, una specie di cementificazione dell’ Italia e per di più campata in aria”. Per Franceschini si tratta di una proposta un po’ sulla luna perché “Berlusconi parla di aggiungere due, tre stanze alle ville e dimostra così di non sapere come vivono gli italiani che stanno in condomini al terzo o quarto piano, dove aggiungono le stanze sul pianerottolo”. Secondo il segretario del Pd perciò questo nuovo piano per l’ edilizia è pericolosissimo soprattutto in Italia perché “quello che ci rende unici nel mondo è il paesaggio, i nostri centri storici. Così, invece, si rovina il territorio, quindi la proposta è bocciata: è come se un paese arabo bruciasse il petrolio”.
assegno disoccupazione
Silvio Berlusconi: “l’ assegno per i disoccupati sarebbe una licenza a licenziare”
Il governo boccia la proposta del Pd di un fondo attraverso cui erogare sussidi per coloro che perdono il lavoro a causa della crisi economica, ma il premier illustra i motivi della sua contrarietà all’ assegno di disoccupazione e lo definisce una misura che equivarrebbe alla “libertà di licenziare”. Le aziende, cioè, in presenza di un “ombrello” protettivo garantito dal governo, potrebbero affrontare con maggiore leggerezza i ridimensionamenti dei propri organici in un periodo non particolarmente facile. A questo proposito, tuttavia, il capo del Pdl ha spiegato che la crisi esiste, ma è vissuta sui media in maniera più drammatica della realtà. “Considero dannoso, dice, che i media continuino a presentare la crisi come qualcosa di definitivo e tragico. È una crisi pesante, ma l’ aggettivo tragico è esagerato”.
L’ assegno di Franceschini: un boomerang
L’ assegno di disoccupazione per tutti è una carta che il leader del Pd ha giocato dopo l’ intesa tra governo e regioni rosse sulla tutela dei disoccupati delle Pmi: una mossa che non gli era andata giù. L’ ingresso del Pd nel populismo deciso e attuato da Dario Franceschini con la sua proposta “un assegno di disoccupazione per tutti” non è un bel segnale. Ma è il segno della debolezza di pensiero delle classi dirigenti dell’ opposizione. Perché la linea non è affatto di Franceschini, né della vecchia o della nuova segreteria del Pd. Il neoleader del partito si è limitato a far proprio e a rilanciare in grande stile, come sua prima proposta politica di rilievo, quanto da oltre sei mesi lo stato maggiore della Voce.info proponeva.