Alitalia aspetta hostess e steward. Ruolo chiave per il partner straniero

 I piloti hanno firmato ma discutono ancora, polemici per come i loro front-men Berti e Notaro hanno chiuso l’accordo. Gli assistenti di volo non hanno ancora firmato, a parte i 300 iscritti all’Anpav. Sono attesi lunedì mattina a palazzo Chigi dove arriveranno con una risposta già pronta, un si o un no, quello che verrà fuori dalle consultazioni tra i lavoratori avvenute tra sabato e domenica.

Dossier Alitalia, il giorno dopo la lunga notte che ha portato alla firma dei piloti. Per stanchezza si cerca di dire che la missione è compiuta e che Alitalia è già rinata sotto forma di Cai. Ma non è così. In realtà ci sono ancora molte incognite: dalla firma di hostess e steward, alla capacità di volo di Alitalia, l’ingresso del partner internazionale, il destino della bad company, l’esame di Bruxelles su tutta l’operazione per non parlare dell’esame dei cittadini italiani che farsi carico di debiti, prestiti e costo degli ammortizzatori sociali. Alla faccia della sacra “italianità”, totem inviolabile del premier, che poi alla fine non si sa neppure se ci sarà veramente.

Alitalia: Assistenti di volo, pronti a firmare il piano Cai se stipendi invariati

«È una situazione molto complicata, molto difficile e credo che i protagonisti non abbiano capito quali responsabilità si sono assunti». È il suggello di Silvio Berlusconi a un’altra giornata lunga per Alitalia, che però ha avuto uno spiraglio nel tardo pomeriggio: l’associazione degli assistenti di volo Anpav è pronta a firmare l’accordo quadro di Cai per la Nuova Alitalia. Lo ha affermato il presidente dell’associazione Massimo Muccioli auspicando che «l’accordo, già sottoscritto dai sindacati confederali e l’Ugl, venga firmato da tutte le altre organizzazioni». L’Anpav ritiene tuttavia che «l’invarianza salariale, a fronte di un aumento della produttività, nel rispetto delle normative vigenti europee, sia però una condizione ineludibile. Vogliamo sperare che questa nostra sofferta decisione possa riportare Cai sul tavolo della trattativa».

Alitalia, Cai ritira l’offerta. Berlusconi: Siamo al baratro

 Cai ha ritirato l’offerta per Alitalia. «L’assemblea di Cai – spiega una nota – ha deciso all’unanimità di ritirare l’offerta presentata al commissario di Alitalia per l’acquisto di attivi dalla stessa posseduti». Impossibile, spiega la nota, allungare oltre la trattativa. «Ho avuto la conferma ufficiale del ritiro del piano da parte di Cai. La situazione é drammatica, potremmo essere di fronte a un baratro», ha commentato il premier Silvio Berlusconi. «È certo – ha detto il Cavaliere – che ci sono pesantissime responsabilità soprattutto della Cgil e delle associazioni dei piloti, che valuteremo. E non vorrei che questa fosse proprio la soluzione che qualcuno ha auspicato si verificasse». Duro commento anche da parte del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. «Il ritiro dell’offerta per la nuova Alitalia da parte della società Cai è la logica conseguenza dell’assurda posizione ostruzionistica assunta dalla Cgil in alleanza con le sigle autonome di piloti e assistenti».

Alitalia: ultimatum di Fantozzi

 Conto alla rovescia per Alitalia: il commissario straordinario Augusto Fantozzi ha lanciato senza mezzi termini un ultimatum alle parti sociali, in vista della scadenza fissata per domani. “Vi ho convocato per dirvi che auspico per domani un buon esito della trattativa: se buon esito non sarà – ha detto – doverosamente, domani dovrò procedere alla disdetta dei contratti di lavoro e ad aprire le procedure di mobilità”. I sindacati sono stati quindi riconvocati per domattina alle ore 10.

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