Proprio nel giorno in cui Massimo Ciancimino lancia accuse pesanti nei confronti di Forza Italia, si torna a parlare di immunità parlamentare. Il vice – presidente del Csm Nicola Mancino e il democratico Luciano Violante mandano segnali di apertura al centrodestra, mentre il Pd reagisce con una certa freddezza e il centrodestra boccia la proposta della finiana Giulia Bongiorno: una immunità per i parlamentari limitata ai fatti compiuti durante il mandato.
Angelino Alfano
Le reazioni e i commenti alle accuse di Massimo Ciancimino
Massimo Ciancimino al processo di Palermo ha sostenuto come Forza Italia sia nata dalla trattativa fra lo Stato e la mafia all’ inizio degli Anni ’90. Le reazioni e i commenti. Il Popolo della Libertà parla di agguato al governo, la Lega tace, l’ Udc prende le distanze dalle parole di Ciancimino, il Partito democratico è prudente, l’ Italia dei Valori accusa. Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl, parla apertamente di disegno politico. Silvio Berlusconi evita ogni replica ufficiale, ma in privato il premier non nasconde la sua indignazione e parla del solito copione che si ripete ogni volta che c’ è una campagna elettorale.
Il Guardasigilli al lavoro su Lodo e immunità
Il ministro della Giustizia Angelino Alfano chiarisce sul tema del rischio di nullità di molti processi di mafia e dichiara la sua opinione sul tema dell’ immunità. “Il legittimo impedimento – dice – non è una legge ad personam pensata per il premier che non vuole in alcun modo sottrarsi alla giustizia; il processo breve non è su un binario morto come sostiene Fini, anche se non c’ è urgenza di approvarlo; i pentiti sono utili ma vanno maneggiati con cura perchè spesso sono dei criminali.
Napolitano, Alfano e il legittimo impedimento: un incontro per chiarire
Molto preoccupato per le voci circolate a proposito della legge definita anti – pentiti, il Presidente Giorgio Napolitano ha appreso con soddisfazione da Alfano che il governo non ha nulla a che farci. Il Presidente lo sapeva già, ma desiderava che il ministro della Giustizia lo confermasse personalmente. L’ incontro di ieri tra il Presidente della Repubblica e il Guardasigilli non è stato, quindi, una formale ritualità, ma l’ occasione per Giorgio Napolitano di chiarire alcune perplessità a proposito del disegno di legge sul legittimo impedimento. Un incontro definito da Angelino Alfano chiara e leale collaborazione.
Giorgio Napolitano apre l’anno giudiziario
Oggi in Cassazione inaugurazione dell’ anno giudiziario alla presenza del Presidente della Repubblica, che sarà accompagnato nell’ Aula Magna del “Palazzaccio” dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Ad aprire gli
Reggio Calabria. Silvio Berlusconi al Consiglio dei Ministri sulla mafia
Il Presidente del Consiglio parla delle misure contro mafia e criminalità. “Mafia, camorra e ‘ndrangheta – dice Silvio Berlusconi – sono una terribile patologia per il Paese, contro cui abbiamo già ottenuto risultati straordinari”. Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato un piano in dieci punti. Il premier ha lasciato ai ministri Roberto Maroni e Angelino Alfano il compito di illustrare le misure approvate, ricordando che al centro c’ è “l’ aggressione ai beni mafiosi” ed augurandosi “che finisca la brutta abitudine di fare fiction sulla mafia che hanno danneggiato l’ immagine del Paese”.
I magistrati contro il governo: dissenso sulla politica della giustizia
L’ Associazione nazionale magistrati ha definito oggi le modalità con cui le toghe manifesteranno il loro “disagio”, ma anche il loro “forte attaccamento” alla loro funzione e alla Costituzione. Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti di Magistratura Indipendente – guidata da Luca Palamara – che ha condiviso tutte le scelte, tranne quella di lasciare le sedie vuote quando parlerà il rappresentante del ministero della Giustizia. Questa iniziativa ha riacceso lo scontro tra toghe, governo e maggioranza.
Scontro tra l’ Associazione Nazionale Magistrati e il ministro della Giustizia, Angelino Alfano
Causa delle disfida il disegno di legge sul processo breve approvato dal Senato. Giuseppe Cascini, segretario del sindacato delle toghe, ha commentato il provvedimento passato all’ esame della Camera: “È la resa dello Stato di fronte alla criminalità”. Un giudizio che ha provocato la reazione di Alfano: “Sono plateali mistificazioni. Una cosa è che talune affermazioni giungano dall’ opposizione, ben altra cosa è che a pronunciarle siano i rappresentanti della magistratura”.
Vertice dopo la bomba della ‘ndrangheta contro la Procura generale di Reggio Calabria. Presenti Maroni e Alfano
L’ attentato compiuto domenica scorsa è un atto di estrema gravità perché compiuto contro un ufficio requirente fortemente esposto nella lotta contro la ‘ndrangheta. Per esprimere la vicinanza dello Stato alla magistratura e alla comunità reggina ieri sono stati a Reggio Calabria i ministri dell’ Interno e della Giustizia, Roberto Maroni e Angelino Alfano, i quali hanno presieduto una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia per fare il punto sulle indagini sull’ attentato.
Silvio Berlusconi: “Se cambia la maggioranza è inevitabile il ricorso ad elezioni anticipate”
Il Presidente del Consiglio lascia capire chiaramente che intende avviare un importante processo riformatore, a partire dalla giustizia. E che è predisposto al dialogo. “Ma per dialogare è necessario essere in due, e soprattutto avere rispetto dell’ avversario, non insultarlo e demonizzarlo come il Pd di Franceschini e di Veltroni ha fatto ogni giorno, e spesso più volte al giorno, contro la mia persona. Se Bersani deciderà di cambiare registro e di concorrere alle riforme importanti per il futuro dell’ Italia, il più contento sarò io”. In sintesi Berlusconi manifesta la disponibilità a trattare sulle materie più importanti con il nuovo segretario del Pd.