L’ Anci propone un sostegno fiscale per le Pmi delle zone franche

 Le proposte avanzate dall’ Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani in merito alle agevolazioni fiscali per le Zone franche urbane, saranno il tema di un incontro tra i tecnici del Dipartimento Sviluppo e Coesione del Ministero dello Sviluppo economico e una delegazione dei 23 Sindaci coinvolti nella prima fase dell’ iniziativa.

Lavoro. Raggiunto l’ accordo sulla base della piattaforma unitaria e condivisa da tutte le organizzazioni sindacali

 Accordo raggiunto per il contratto degli oltre 500 mila lavoratori di regioni, province e comuni. L’ Aran e Cgil, Cisl e Uil, infatti, hanno sottoscritto un’ intesa che prevede un aumento medio a regime sul salario tabellare di 63,20 euro circa (pari ad +3,2%).

Nelle amministrazioni più virtuose l’ incremento complessivo medio potrà arrivare anche a superare i 90 euro: un +1%, 19,40 euro, sarà infatti a disposizione delle amministrazioni che hanno rispettato il Patto di Stabilità interno e le regole per il contenimento della spesa del personale; un ulteriore +0,5%, altri nove euro, andrà agli enti più bravi. Tali risorse destinate alla contrattazione integrativa serviranno a premiare la maggiore produttività e il merito dei dipendenti. Dunque, a migliorare i servizi resi ai cittadini.

Novità anche sul fronte dei lavoratori precari: c’ è l’ impegno ad avviare il confronto a livello regionale tra il sindacato e le regioni, l’ Anci (comuni), l’ Upi (province) e Unioncamere entro 45 giorni dalla stipula del contratto, valutando quindi la possibilità di un rinnovo o della proroga dei contratti a tempo.

Previsto anche il recupero delle trattenute sul salario per le assenze collegate, per esempio, a permessi retribuiti per donatori di midolleo osseo o ad attività di volontariato o permessi riguardanti la prevenzione oncologica.

Terremoto in Abruzzo. Ance: “Costruiremo la nuova Casa dello Studente de L’ Aquila”

 In relazione al terribile evento sismico che ha colpito l’ Abruzzo ed in particolare l’ Aquila, le Imprese dell’ Ance e dell’ Agi nell’ esprimere piena solidarietà alle popolazioni locali mettono nel contempo a disposizione della Protezione Civile le loro risorse tecniche e organizzative per il pronto superamento dell’ attuale fase di emergenza. L’ Associazione nazionale costruttori edili mette a disposizione le proprie strutture, le proprie professionalità e, grazie alla collaborazione di tutta la filiera delle costruzioni, i materiali tecnicamente avanzati per avviare da subito la ricostruzione della Casa dello studente drammaticamente abbattuta dal terremoto che ha colpito la Regione Abruzzo.

L’ Ance, insieme a tutte le sigle del settore che vorranno partecipare all’ iniziativa, si fa promotrice di una sottoscrizione finalizzata al reperimento di fondi necessari per ricostruire in tempi rapidi e secondo tecniche moderne ed efficienti un nuovo edificio che dovrà ospitare gli studenti del capoluogo abruzzese.

“Quello che ora appare a tutti come il simbolo della tragedia e del disastro che ha fatto molte vittime tra i giovani vogliamo che diventi un monumento di efficienza e modernità al servizio del diritto allo studio, o forse è meglio dire del diritto al futuro”, commenta il Presidente dell’ Ance Paolo Buzzetti.

PdL: I sindaci campani che si uniscono alle proteste si dimettano o vengano sciolti i Consigli

“I sindaci che pensano di scendere in piazza per assecondare la protesta della popolazione, devono scegliere: o si dimettono oppure il governo deve attivare il meccanismo che porta allo scioglimento del Consiglio comunale con decreto del Presidente della Repubblica. Esiste una terza possibilita’: che i sindaci campani, scesi in piazza nei giorni scorsi, rinsaviscano e tornino a svolgere il loro ruolo di rappresentanti dello Stato e di pubblici ufficiali”.

Anci e Upi invitano i candidati premier ad attuare il federalismo e alle riforme

Comuni e Province vogliono contribuire a dare slancio e fiducia al Paese, vogliono concorrere ad assicurare le condizioni perché le imprese si sviluppino e creino ricchezza, perché il lavoro cresca in quantità e qualità, perché l’ambiente sia rispettato e la salute tutelata, perché i cittadini si sentano più sicuri e le persone più fragili non siano lasciate ai margini. Da queste premesse parte un documento condiviso da Anci e Upi, e approvato oggi dai rispettivi organismi direttivi nazionali, con le proposte e le priorità che le due associazioni presenteranno ai candidati premier.
Rinnovare le istituzioni, per arrivare ad una semplificazione del sistema che consenta di ridurre i costi della politica, è il primo degli obiettivi indicati dalle Associazioni, che chiedono un riordino complessivo con il trasferimento di tutte le funzioni amministrative a Comuni e Province e l’eliminazione di tutte le sovrastrutture (ATO, Consorzi, enti strumentali, agenzie).

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