Evento. Legambiente e La Nuova Ecologia hanno assegnato il premio nazionale “Ambientalista dell’ anno 2009”

 Il riconoscimento va a Emanuela Evangelista, biologa e giornalista romana impegnata da anni nella tutela della foresta amazzonica. A lei il premio per l’ impegno ultradecennale a favore della ricerca scientifica e della conservazione del territorio forestale del Brasile

Emanuela Evangelista è la vincitrice del Premio Nazionale Ambientalista dell’ Anno 2009, il concorso nazionale giunto alla terza edizione che assegna un riconoscimento a persone che con il loro lavoro svolgono un ruolo privilegiato nella difesa del territorio. Con ben 1.974 voti, Emanuela Evangelista è arrivata in cima alla classifica dei dieci candidati segnalati da una giuria di esperti formata da Tessa Gelisio giornalista tv, Filippo Solibello conduttore di Caterpillar, Giuseppe Onufrio di Greenpeace, Toni Mira, Vittorio Cogliati Dezza, Alberto Fiorillo e Marco Fratoddi.

Il Senatore Fluttero Pdl: “Il Ministro Prestigiacomo sul clima non ha deleghe in bianco. Non siamo “negazionisti” ma è necessario il confronto”

 Il Governo Berlusconi non ha l’ “eco singhiozzo”, però è necessario un dibattito tra coalizione, gruppi parlamentari, partito e Governo per definire gli obiettivi delle politiche ambientali che concretizzino in scelte pratiche ed omogenee il concetto dell’ “ambientalismo del fare” che si contrappone all’ ambientalismo del no rappresentato dall’ ex Ministro Pecoraro Scanio e dalla sinistra in generale.

Ho sostenuto in Senato la mozione sul presunto riscaldamento globale di origine antropica perché questa mozione non è negazionista ma realista e pone una serie di dubbi sulla opportunità di indirizzare le politiche ambientali e quindi gli investimenti pubblici sull’ obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 con la certezza che, se anche fosse davvero in corso un riscaldamento di origine antropica, gli effetti dei nostri costosi piani sarebbero del tutto ininfluenti.

Altero Matteoli: “Per uscire dalla crisi bisogna realizzare infrastrutture”

 I lavori per il Ponte sullo Stretto partiranno entro quest’ anno. “La stragrande maggioranza delle opere previste dal piano da 16,6 miliardi varato dal governo può partire entro il 2009, anche il Ponte sullo Stretto”. Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, a “Radio anch’ io”, aggiungendo che a decidere sarà il Cipe di venerdì prossimo. Il ministro ha avvertito che se si parte con 16,6 miliardi di opere ci saranno 140mila posti in più, altrimenti 65mila posti saranno a rischio. “Per uscire dalla crisi – afferma Matteoli – bisogna realizzare infrastrutture. Noi ne abbiamo bisogno. Dal secondo posto in Europa per la realizzazione di infrastrutture che avevamo a inizio anni ’70 oggi siamo al diciannovesimo posto sui 27 paesi dell’ Unione europea”. Sulla Torino – Lione invece “noi stiamo discutendo con i sindaci, nei quali ho trovato grande senso di responsabilità e desiderio di varare un progetto definitivo. Ma non è possibile tornare indietro. A fine 2022 l’ opera sarà completata”. Afferma il ministro delle Infrastrutture.

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