AN insiste per avere il ministero del Welfare

“Non siamo disposti a rinunciare al ministero del Welfare”. Più che una dichiarazione quella di Alleanza nazionale, sembra una minaccia. Ad An proprio non ci stanno a rinunciare al terzo ministero. In fondo fanno capire era stato deciso così subito dopo la vittoria del PDL lo scorso 14 aprile e prima del ballottaggio che ha portato Gianni Alemanno a diventare sindaco di Roma. Ignazio La Russa, che nel nuovo governo Berlusconi ricoprirà probabilmente la carica di Ministro della Difesa salvo impensabili imprevisti, lo ripete: il Welfare spetta ad An e che An in questo senso non ammette no.

Vittoria a Roma per Alemanno: Sarò il sindaco di tutti

 “E’ mia ferma intenzione quella di essere il sindaco di tutti i romani. Ringrazio dunque oltre a chi mi ha votato anche chi non lo ha fatto, con una scelta che io rispetto. Garantisco a tutti, nessuno escluso, che sarò sindaco di tutti senza pregiudiziali”. Queste le prime parole del nuovo sindaco di Roma Gianni Alemanno, candidato del Pdl, durante la sua breve conferenza stampa al Comitato elettorale in via Salandra. “Roma comincia da oggi una nuova fase e si volta pagina – ha aggiunto -. E’ crollato un sistema di potere che sembrava perfetto. Domani sarò al lavoro per la città, perché Roma è una città fantastica, meravigliosa e merita un’amministrazione all’altezza. Oggi non ha vinto una parte ma tutta Roma”.
“E una gioia enorme. E’ una delle pagine più belle in assoluto per il centro destra e per Alleanza Nazionale”. Con queste prime parole il presidente di An, Gianfranco Fini, ha commentato la vittoria a Roma del candidato sindaco del Pdl, Gianni Alemanno. Accompagnato da Ignazio La Russa e Andrea Ronchi, Fini aggiunge: “Per An questa è una vittoria storica”.
Entusiasta anche Altero Matteoli: “Si profila un successo di Alemanno e di tutto il nuovo centrodestra senza precedenti. La capitale d’Italia ha compreso la necessità del cambiamento, stanca com’era dei fallimenti di Veltroni e del cosiddetto ‘modello romano’ della sinistra”. “Alle politiche – continua l’esponente di An – Veltroni attribuì l’insuccesso a Prodi, oggi il grande sconfitto è soprattutto lui. Spetta alla giunta Alemanno, con il valido aiuto del governo Berlusconi, ridare speranza a Roma e farla rivivere come grande capitale europea”.

Fini: Pdl non è solo una lista ma un atto d’amore per l’Italia

“Questa piazza lascia intendere che il Pdl vincerà le elezioni lunedì. E sarà Roma a garantire un’ampia maggioranza alla Camera e al Senato”. Così Gianfranco Fini al comizio finale del Popolo della Libertà sotto l’Arco di Costantino conclude il suo intervento e si dice certo che “la vittoria di lunedì sera sarà determinata dalla nostra città e dal Lazio”.
“Il Popolo della Libertà non è soltanto una lista – ha sottolineato Fini -, è qualche cosa di molto più impegnativo, è un atto d’amore nei confronti della nostra patria. Avremmo potuto sollevare le bandiere di An anche questa volta ed io avrei potuto candidarmi ed essere il diciassettesimo candidato premier ma ci sono momenti in cui prima di un partito viene la patria, ci sono momenti in cui i partiti devono fare un passo indietro per far fare un passo avanti alla nostra patria”.

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Fini, Berlusconi e Alemanno firmano il patto per Roma

 I leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini hanno firmato oggi il patto per Roma con Gianni Alemanno e Alfredo Antoniozzi, rispettivamente candidato sindaco e presidente della Provincia. A sottoscrivere l’impegno per la Capitale, sul palco allestito a Corviale, anche l’immunologo Ferdinando Aiuti, capolista Pdl al Comune, Daniela Gallo, ausiliaria del Policlinico Sant’Andrea, Antonio Guidi, già ministro della Famiglia nel Governo Berlusconi e capolista a Roma per una lista civica. Una pensionata 65enne, Germana Lizzani, che vive nel quartiere Corviale con un marito disoccupato, Roberta Moriccioli, figlia di Luigi, il ciclista ucciso a seguito di un’aggressione sulla pista ciclabile di Tor di Valle, Souad Sbai, presidente delle donne marocchine in Italia, Natasha Bernacchia, precaria al ministero per le Politiche Agricole.

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