Durante la discussione in Consiglio regionale della legge sulla casa sono stati votati alcuni emendamenti presentati dal consigliere Vignale grazie ai quali il centro destra in Regione ha introdotto modifiche che aiutano le famiglie in difficoltà e a basso reddito. Tre sono le proposte già votate dal Consiglio Regionale che garantiscono il diritto alla casa alle famiglie in difficoltà, ma soprattutto permetteranno a centinaia di famiglie di realizzare il sogno di acquisto della propria abitazione. Infatti grazie ad una proposta a firma Vignale, il Piemonte diverrà la prima regione in Italia ad introdurre il mutuo sociale.
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Certificazione energetica degli edifici – Normative Regione Lombardia – Posizione di Assoedilizia
Sulla certificazione energetica – quella documentazione che analizza ed attesta lo stato di virtuosità energetica di un edificio o di una unità immobiliare voluta dall’ Unione Europea e recepito con legge dall’ Italia – il federalismo non ci fa una bella figura. Nel senso che la Regione Lombardia ha modificato la normativa centrale creando un guazzabuglio di cui non si vede la conclusione. In più, dalla fine di ottobre, chi non è in regola rischia pesanti sanzioni.
“Se lo scopo era di ottenere il risparmio energetico, esso non è stato raggiunto. Se era quello di gravare l’ utente di nuove, costose pratiche burocratiche, l’ obiettivo è stato raggiunto in pieno”.
Senza equivoci la presa di posizione del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici. Che aggiunge: “Una vera querelle quella che sta opponendo la Regione Lombardia ad un esercito di contribuenti – proprietari immobiliari, sulla questione delle certificazioni energetiche. Se, come cittadini e operatori, condividiamo la sensibilità generale che ci porta istintivamente ad essere favorevoli a processi di qualificazione tecnologica a vantaggio della società e delle comunità – tanto che da anni Assoedilizia svolge in tal senso una azione divulgativa nei confronti dei proprio associati – dobbiamo però registrare l’ evidenza di costi aggiuntivi che non trovano alcuna possibilità di copertura.
Il mercato, infatti, non compensa i maggiori oneri energetici in quanto pochi sono disposti a pagare di più per l’ acquisto o la locazione, in omaggio a un non sempre quantificabile minor consumo. E ciò particolarmente in questo momento di crisi economica.
I burocrati di Bruxelles comanderanno ancora di più
Con l’ approvazione del Trattato di Lisbona, i burocrati di Bruxelles (quelli che, qualche tempo fa, hanno persino cercato di imporci che le banche possano finanziare l’ acquisto della casa solo fino ad un massimo del 40 per cento del valore dell’ immobile) conteranno ancora di più. L’ Italia è travolta (e distratta) da un gossip da bordello, e pochi italiani lo sanno (anche perché noi – nel luglio dell’anno scorso – non siamo neanche stati chiamati a votare, ha fatto tutto il Parlamento). Ma è così, inesorabilmente.
La storia ci insegna che ogni burocrazia è vieppiù presa da delirii di onnipotenza, e che produce norme a raffica per giustificare se stessa e i propri costi. Così è regolarmente capitato anche in Europa, con ridicole direttive che pretendono di regolare la nostra vita in ogni minuto particolare.
La storia ci insegna, anche, che ogni burocrazia tende a produrre regole sempre più complicate per giustificare la propria funzione interpretatrice e, anche, di semplice conoscenza delle stesse norme. Il Trattato di Lisbona – che non si sottrae alla regola, ovviamente – si compone di 463 articoli, redatti con il metodo dei rinvii o delle modifiche a testi non riportati: è semplicemente illeggibile.