Alitalia: dai sindacati, quattro condizioni per il sì

 Una flotta che confermi l’attuale network del lungo raggio, mantenere le attività di supporto come la manutenzione, qualità degli investimenti e un modello organizzativo efficiente. Sono i quattro pilastri su cui i sindacati di Alitalia vogliono discutere domani al Ministero del Lavoro, quando il commissario straordinario, Augusto Fantozzi, avvierà la trattativa no-stop sul piano industriale scelto per la ‘Nuova Alitalia’.

L’obiettivo dei sindacati è sintetizzato dal leader della Uil, Luigi Angeletti: “garantire alla nuova Alitalia un futuro più profittevole e ridurre il numero degli esuberi”. Ma il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, ha messo in chiaro che non è disponibile a un “prendere o lasciare”.

CGIL: Su Alitalia non favoriremo azioni speculative

“Nella storia del sindacato di errori ne sono stati fatti tantissimi, nella storia di Alitalia anche. Nella vicenda Air France il sindacato ha provato a mettere in piedi una trattativa che non è riuscita perché il contesto stava rapidamente cambiando. Se l’Italia vuole una compagnia degna di questo nome ci devono essere le caratteristiche. Altrimenti sarà un problema: non è immaginabile da parte nostra favorire un’eventuale azione speculativa. Spero non sarà così”. Così il segretario confederale della Cgil, ed ex segretario generale della federazione trasporti dell’organizzazione, Fabrizio Solari, commenta le ultime novità su Alitalia e le dichiarazioni del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, sugli errori commessi in questa partita dal sindacato.

Reazioni dall’opposizione sul piano di salvataggio di Alitalia

 Sul piano di rinascita descritto da Berlusconi per Alitalia, che pervede circa cinquemila esuberi, l’acquisizione di novanta nuovi aerei ed il ripristino delle più importanti rotte internazionali, è intervenuto Michele Meta, capogruppo del PD della commissione Trasporti della Camera: “Berlusconi paventa scenari disastrosi”. E aggiunge: “”Il governo, in piena linea con i contenuti della manovra finanziaria, deprime e danneggia il sistema paese e propone anacronistiche ricette. Dopo il criminoso atto che ha fatto saltare l’accordo con i francesi, la soluzione che si prospetta oggi per Alitalia non solo è confusa ma è soprattutto dannosa: una compagnia di scala nazionale è la risposta domestica ad un problema strategico internazionale; gli oltre 5.000 esuberi sono un atto criminoso, che poteva essere evitato, e la strategica messa in campo non ha futuro e le conseguenze disastrose si riverseranno immancabilmente su tutto il settore del trasporto aereo italiano e, in particolare su Roma”.

Fammoni (CGIL): Norma ‘anti-precari’ sbagliata e grave. Va cancellata

“Peggiora i rapporti e i diritti dei lavoratori precari e modifica unilateralmente il protocollo sul welfare del 23 luglio”. E’ il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, a bocciare senza appello la norma “anti-precari”, ovvero quell’emendamento, inserito nella manovra economica ora al vaglio del Senato, che impedisce al giudice la possibilità di obbligare un datore di lavoro a stabilizzare un dipendente irregolare.

La norma, ha sottolineato il dirigente sindacale, “avrà dei riflessi importanti e gravi su migliaia di persone. E’ una norma sbagliata, che si inserisce nella totale deregolazione del mercato del lavoro”. E sulla quale, tra l’altro, ha proseguito, “non si è voluto consultare le parti sociali, che hanno il dovere di difendere un accordo firmato”. Sottolineando che la norma interessa nello specifico le causali per l’utilizzo dei contratti a tempo determinato, con l’obbligo per l’azienda di motivarne l’assunzione, essa “riguarda solo le cause in corso”.

Forze dell’ordine in piazza contro i tagli. Veltroni: Dal governo solo chiacchiere

 A dire di no ai tagli targati Tremonti sono state proprio le forze dell’ordine. Una grande manifestazione di protesta organizzata unitariamente da tutte le sigle sindacali della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale e i Cocer dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Esercito, della Marina Militare e dell’Aeronautica è stata organizzata davanti a Palazzo Chigi alla Camera, al Senato “per avvertire i cittadini delle conseguenze nefaste che rischiano di avere sulla sicurezza e sulla difesa i pesantissimi tagli contenuti nella manovra finanziaria emanata per decreto dal Governo, attualmente all’esame del Parlamento per la conversione in legge”.

I presidi interessano anche le prefetture di tutto il Paese. “Per la prima volta nella storia tutte le sigle sindacali e tutti i Cocer del Comparto sicurezza e difesa scendono in piazza, in tutta Italia, per rivendicare il riconoscimento della specificità professionale degli addetti alla sicurezza” dice Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Sappe.

Lunedì di disagi: fermi treni, tram e bus

Lunedì nero per i trasporti. Sarà una giornata di disagi sul fronte dei collegamenti ferroviari e dei trasporti pubblici locali per lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato dalle sigle di settore a sostegno della vertenza per il contratto unico della mobilità.
Lo stop, il secondo congiunto in due mesi dopo quello del 9 maggio, partirà alle 21 di domenica sera per i treni, mentre si fermeranno per l’intera giornata del 7 luglio autobus, tram e metropolitane.
Le Ferrovie prevedono “pesanti ripercussioni” sul servizio, soprattutto per il trasporto regionale; nelle fasce di garanzia, cioè tra le 6 e le 9 e le 18 e le 21 saranno a disposizione dei viaggiatori solo i servizi minimi essenziali garantiti per legge.
La paralisi del settore sarebbe stata addirittura più estesa se non fosse arrivata la decisione, solo nelle ultime ore e su invito della commissione di garanzia, di differire al 18 luglio gli scioperi nel trasporto aereo inizialmente proclamati, anche questi, per lunedì.

Epifani (CGIL): Manovra sbagliata e depressiva, o cambia o non resteremo fermi

 Una manovra “sbagliata e inadeguata che penalizza lavoratori, pensionati e il futuro del Paese” e che se non cambierà “la Cgil non resterà ferma”. Così il segretario generale della confederazione di Corso d’Italia ha commentato, in una conferenza stampa tenuta con il segretario confederale, Agostino Megale, la manovra economica triennale 2009 – 2011 messa in campo dal governo. Presentando un dettagliato documento di critica alla nuova politica di bilancio, e non solo, del governo Berlusconi, Epifani ha sostenuto: “La manovra gioca pesantemente contro lavoratori e pensionati; non sostiene lo sviluppo né i redditi, taglia gli investimenti e penalizza i consumi”. Ed è sulla base di queste valutazioni che il leader della Cgil ha detto: “Se non cambierà la qualità della manovra la Cgil non resterà ferma, non potrà far finta di nulla perché sono proposte che giocano contro i lavoratori e i pensionati”.

Epifani (CGIL) : Con la manovra, taglio di 1.000 euro al salario in due anni

 Con l’inflazione programmata fissata dal Governo all’1,7% “un salario di 25 mila euro perde 1.000 euro nel biennio. Se poi per il terzo anno si continua così, si raggiunge una cifra vicina ai 1.500 euro”.
A fare i conti, alla giornata conclusiva della Festa Nazionale della Cisl in corso a Levico Terme (Tn), è il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, per il quale “questo vuol dire che il governo fa una scelta chiara, quella di abbassare esplicitamente il potere di acquisto di lavoratori e pensionati. Se a questo si unisce il fatto che non c’è restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti, il Governo sceglie la strada di ridurre i salari e peggiorare le condizioni dei lavoratori”.

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