Federalismo fiscale: il Cdm vara il ddl

Il Consiglio dei ministri ha varato il disegno di legge che introduce il cosiddetto federalismo fiscale.
Il Consiglio dei ministri ha poi approvato un decreto legge contenente disposizioni urgenti per il riequilibrio economico e finanziario di regioni e enti locali.
“Sarà un riforma storica ed è contenuta in un disegno di legge ordinaria e non costituzionale” ha spiegato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Il testo approvato dal Governo è quello emerso dal confronto tra l’esecutivo e la Conferenza Unificata degli enti locali (Regioni, Province, Comuni e Comunità montane). Le Regioni hanno espresso un “parere positivo sui principi”, riservandosi di verificare l’attuazione delle norme, mentre per Province e Comuni il via libera definitivo sarà condizionato dall’approvazione di alcuni emendamenti.

Manovra e federalismo fiscale: la Conferenza delle Regioni chiede un incontro urgente con Berlusconi

 Richiesto dalla Conferenza delle Regioni un incontro urgente al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sugli aspetti collegati alla manovra finanziaria e al federalismo fiscale. L’incontro, infatti, dovrebbe avvenire prima della definitiva approvazione da parte del Governo del disegno di legge in materia di federalismo fiscale.
”Abbiamo scritto al presidente – ha spiegato il presidente Vasco Errani – che a fine luglio ci aveva promesso che su questi temi ci avrebbe dato delle risposte in settembre. Ora che si discute di finanziaria – ha aggiunto il presidente della Conferenza delle Regioni – vogliamo che si torni a parlarne; per noi sono problemi fondamentali per andare avanti”.
Si tratta in particolare di affrontare i temi del dialogo Governo-Regioni, del confronto e della leale collaborazione tra livelli istituzionali. Nella lettera inviata a Berlusconi è stato posto un particolare accento “sul fabbisogno sanitario 2010-2011 con riferimento anche ai ticket, sulle politiche finanziate con il fondo per le aree sottoutilizzate, sul piano casa e più in generale sulle declinazioni del patto di stabilità interno in relazione ai fondi comunitari”.

Federalismo fiscale: Governo accelera

Silvio Berlusconi accelera sul federalismo fiscale: “e’ priorita’ di lavoro del governo”. E Umberto Bossi loda Napolitano:”secondo me non ci saranno più trabochetti dopo l’ottimo intervento del presidente della Repubblica”.
Il presidente del Senato Renato Schifani sottolinea che ”un’agenda sul federalismo esiste”, e rileva che il complesso normativo ”sara’ incardinato in uno dei due rami del Parlamento, collegato alla Finanziaria e quindi, proceduralmente avra’ un percorso parlamentare accelerato come tutti i collegati”. Insomma, assicura il presidente di Palazzo Madama, il federalismo ”avra’ un iter accelerato in Parlamento”, data la sua importanza di ”passaggio epocale”. ”Dice bene Schifani – afferma Gianfranco Rotondi, ministro dell’Attuazione del programma – il federalismo rappresentera’ una svolta epocale per il Paese”.

Vendola: Non fuggiamo di fronte al federalismo

 ”Non fuggiamo dinanzi al federalismo: anzi, vogliamo vedere le carte. Se non sono truccate, allora daremo il nostro contributo”. E’ questa l’opinione del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, a proposito del dibattito in corso nel Paese sul federalismo fiscale.
”Se il federalismo – ha sottolineato Vendola nel corso della Fiera del Levante – serve solo a riempire l’ampolla della secessione, io diro’ di No. Se sara’ il tema di una nuova unita’ del Paese, allora discuteremo. Se si spezza l’unita’ del sistema formativo non c’e’ piu’ l’Italia. Se si rompe l’universalismo dei diritti sociali, ci si condanna all’esilio nelle piccole patrie. Il ministro Calderoli almeno nei principi propone una traccia prudente. Bene. Discutiamo. Ma dateci le risposte che avete promesso sul finanziamento del Fondo sanitario nazionale”. ”E sappiate – ha aggiunto – che quel fondo va poi ridiscusso a partire dai parametri che lo regolano”.

”E’ difficile immaginare di fare le nozze con i fichi secchi. Di fronte a noi c’e’ una sfida importante, quella del federalismo e il Sud intende partecipare a questa sfida – ha ribadito Vendola – per dimostrare di essere capace di risanare le proprie finanze, di lottare con senso di responsabilita’. Il punto e’ capire, pero’, se si tiene in piedi il Paese”.

Conferenza delle Regioni: No a forzature propagandistiche sul federalismo fiscale

 ”Vedo un atteggiamento trionfalistico che non ha motivazioni”. Lo afferma, , il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, che commenta le dichiarazioni con cui, da parte sopratutto governativa, si sta salutando il primo passaggio in consiglio dei ministri del testo di riforma del federalismo fiscale (Il testo è stato pubblicato sul sito www.riformeistituzionali.it ed è disponibile nella sezione economia del sito www.regioni.it). ”Deve essere chiara una cosa – aggiunge Errani – i problemi che abbiamo davanti non si risolvono con forzature propagandistiche”. “Abbiamo posto al Governo un problema di metodo: è infatti negativo che non si siano tenuti i necessari incontri con le Regioni e le Autonomie locali prima del varo in Consiglio dei Ministri della delega sul federalismo fiscale, secondo un percorso che pure avevamo concordato con il Ministro Calderoli.

Gli amministratori avvertono: Sul federalismo, il governo parli chiaro o non ci stiamo

“Se mi chiedete se sono favorevole al federalismo fiscale, la mia risposta è sì. Se mi chiedete se i tempi siano maturi per farlo, la mia risposta è che siamo in ritardo. Se mi chiedete se riusciremo a fare il federalismo fiscale, la mia risposta è che a queste condizioni è praticamente impossibile”. Queste parole sono del sindaco di Bologna Sergio Cofferati, che, nel corso di un dibattito tra amministratori locali tenutosi alla Festa Democratica di Firenze, a cui hanno preso parte anche il presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, non nasconde tutte le sue perplessità riguardo alle modalità con le quali il governo ha deciso di affrontare il delicato tema del federalismo fiscale.

Regioni ed enti locali bocciano la manovra

 Le Regioni sono categoriche ed esprimono un parere ”nettamente negativo” sul dl 112 e tornano a chiedere al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, un incontro, ”importante e indispensabile”, perche’ le Regioni sono molto preoccupate delle relazioni istituzionali che si fanno sempre piu’ critiche. E’, in sintesi, quanto ha detto Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, ”Noi non vogliamo – ha detto Errani – un conflitto istituzionale, sarebbe un grave danno per il Paese. L’unilateralita’ con cui il Governo fino ad oggi ha affrontato la manovra richiede un incontro con Berlusconi e credo che il Premier l’ascoltera’ perche’ arriva da tutte le Regioni”.
”Berlusconi – ha precisato Errani – non puo’ ignorare la difficolta’ grave che vi e’ nei rapporti tra noi e il Governo, e’ impossibile non verificare che alla nostra disponibilita’ e’ corrisposto un atteggiamento quanto meno ostico del Governo”. Ribadiamo con forza la richiesta di un incontro con il Presidente del Consiglio, che a questo punto riteniamo ancora piu’ importante e indispensabile perche’ siamo molto preoccupati delle relazioni istituzionali che si confermano molto critiche’. “Lo ribadisco – ha continuato Errani – noi non vogliamo il conflitto istituzionale, che sarebbe un grave danno per il Paese, ma il percorso di queste settimane, segnato da un atteggiamento assolutamente unilaterale del Governo, impone un chiarimento col Presidente del Consiglio che, sono convinto, vorra’ accogliere a questo punto la nostra richiesta, sentendo la difficolta’ grave con cui si e’ svolto il confronto tra Regioni e Governo in questa prima fase. ‘Alla disponibilita’ delle Regioni ha risposto un atteggiamento ostico del Governo’.

Del Turco si è dimesso. Autosospensione anche dal PD

 Ottaviano del Turco si è dimesso dalla carica di governatore della Regione Abruzzo. Del Turco, agli arresti nel carcere di Sulmona perchè coinvolto nell’inchiesta della procura di Pescara su sanità e tangenti, ha consegnato oggi, dopo l’interrogatorio del gip, all’avvocato Pietro Milia la lettera di dimissioni perchè venisse portata nelle mani del presidente del Consiglio regionale Marino Roselli.

Del Turco si è anche auto-sospeso dal Pd. In una lettera a Walter Veltroni, inviata al segretario regionale del partito Luciano D’Alfonso, l’ex esponente del PD comunica la propria decisione.
Ecco il testo della missiva:
“Caro Veltroni, essendo membro della direzione del Partito Democratico e non volendo in nessun modo che la vicenda giudiziaria che mi riguarda abbia ricadute spiacevoli sull’immagine del partito, ti annuncio la mia decisione
di autosospendermi dall’incarico che mi avete cortesemente affidato”.

Il segretario del PD ha apprezzato “il gesto di sensibilità politica e di responsabilità personale”.

Sanità: arrestato Ottaviano Del Turco, in manette anche altri assessori

Il presidente della regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, ed altre persone, tra cui alcuni assessori, sono stati arrestati dalla Guardia di finanza di Pescara, nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica sulla sanità regionale.
Associazione per delinquere, corruzione e concussione per gestione privata nella sanità. Queste le accuse che hanno portato la Guardia di Finanza di Pescara ad arrestare il presidente della Regione Abruzzo, nell’ambito di una vasta operazione che ha interessato anche le regioni Marche e Lazio.

Nell’inchiesta sono indagate complessivamente 35 persone. Le accuse, secondo quanto si è appreso, oltre associazione per delinquere, concussione, corruzione riguarderebbero anche la truffa.

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