Regione Lombardia. Il Consiglio approva il piano territoriale regionale

 Davide Boni: “Passaggio storico per il futuro di tutti i cittadini. Stop a consumo di suolo, infrastrutture amiche dell’ ambiente”

Il Consiglio Regionale ha approvato nella seduta di ieri il Piano Territoriale Regionale, documento fondamentale di programmazione delle politiche per la salvaguardia e lo sviluppo del territorio. “Dopo più di trent’ anni – ha commentato l’ assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Davide Boni – la Lombardia può contare su un Piano Territoriale Regionale che consente di guardare con maggiore responsabilità alla programmazione territoriale. Una guida importante per lo sviluppo della nostra regione e per l’attività urbanistica di tutti i soggetti istituzionali lombardi”.

Il federalismo fiscale è legge. Il Senato approva in via definitiva il ddl

 Il ddl istituisce nove città metropolitane con poteri speciali per Roma Capitale, le cui funzioni saranno disciplinate da regolamenti del consiglio comunale che diventa “Assemblea capitolina”.

Con il federalismo fiscale arriva anche un nuovo fisco su misura per le autonomie territoriali. Ogni livello di governo dovrà assolvere a una serie di attività, alcune delle quali considerate fondamentali e per le quali, dunque, va garantito pari livello di servizio in tutto il Paese. Funzioni che Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane copriranno con tributi propri, compartecipazioni al gettito erariale e quote del fondo di perequazione: un mix tributario che consentirà entrate su misura ai diversi compiti ed alle esigenze.

Il ddl istituisce anche una bicameralina per rafforzare il potere di controllo del Parlamento sui decreti attuativi della delega. Una riforma che punta a chiudere in cinque anni con la spesa storica e i relativi trasferimenti statali alle Autonomie per passare al fabbisogno standard con totale responsabilità di entrata e spesa a livello locale.

Alemanno: per Roma si apre una nuova epoca
“Oggi diventa finalmente legge – afferma il sindaco di Roma in una nota – l’ attuazione prevista dall’ articolo 114 della Costituzione e per Roma si apre una nuova epoca che ci permetterà di prendere decisioni più rapide ed efficaci non solo per tutelare Roma Capitale d’ Italia, ma anche per rilanciare il suo ruolo internazionale. Un dato significativo è la condivisione della norma anche da parte del Pd che si è astenuto”.

A s s o e d i l i z i a informa

Dichiarazione del presidente Achille Colombo Clerici: “L’ idea del Premier Berlusconi di affidare alle Province italiane il compito di coordinare 100 progetti per la ricostruzione dell’ Abruzzo è una scommessa

Anci e Upi invitano i candidati premier ad attuare il federalismo e alle riforme

Comuni e Province vogliono contribuire a dare slancio e fiducia al Paese, vogliono concorrere ad assicurare le condizioni perché le imprese si sviluppino e creino ricchezza, perché il lavoro cresca in quantità e qualità, perché l’ambiente sia rispettato e la salute tutelata, perché i cittadini si sentano più sicuri e le persone più fragili non siano lasciate ai margini. Da queste premesse parte un documento condiviso da Anci e Upi, e approvato oggi dai rispettivi organismi direttivi nazionali, con le proposte e le priorità che le due associazioni presenteranno ai candidati premier.
Rinnovare le istituzioni, per arrivare ad una semplificazione del sistema che consenta di ridurre i costi della politica, è il primo degli obiettivi indicati dalle Associazioni, che chiedono un riordino complessivo con il trasferimento di tutte le funzioni amministrative a Comuni e Province e l’eliminazione di tutte le sovrastrutture (ATO, Consorzi, enti strumentali, agenzie).

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