La questione della legge elettorale per le europee è al primo posto nella gerarchia dell’Udc.
Lo spiega il leader centrista Pier Ferdinando Casini sottolineando che “il tema della democrazia e del rapporto con gli elettori è la prima questione che va valutata”.
Quanto alle proposte dei riforma avanzate dalla maggioranza, “ogni paragone con la legge tedesca è improprio – dice Casini – lì ci sono partiti veri e non creati in laboratorio, che selezionano i candidati attraverso procedure democratiche. In Italia corriamo il rischio che due persone decidano la totalità dei parlamentari italiani”.
“Se l’argomento è quello della spese – aggiunge- si tratta di un argomento risibile – aggiunge – perché‚ basta fare circoscrizioni più piccole per ridurre le spese della campagna elettorale. Sono vecchie motivazioni della sinistra che non ci convincono e non ci hanno mai convinto. Oggi la questione è il rapporto con i cittadini. Berlusconi parla di democrazia della gente e dei partiti, noi di democrazia dei partiti e della gente. Ma questa – avverte il leader centrista – è una battaglia di libertà che condurremo a 360 gradi, nel Parlamento e nel Paese”.
UDC
Legge elettorale europee, mercoledì si inizia. Casini, preferenza non si tocca
“Siamo disponibili a ragionare su tutto, su una sola cosa faremo un ostruzionismo parlamentare serio e duro: se ci verrà sottoposta l’idea di abolire le preferenze perchè noi siamo in un Paese democratico e non possiamo fare una legge elettorale liberticida che consenta alle nomenclature dei partiti di scegliere i propri parlamentari”.
A margine della conferenza programmatica del partito a Pescara; il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, entra nel vivo di una delle battaglie estive della formazione centrista e prossimo oggetto di discussione in Aula.
“Su questo – ha spiegato Casini – faremo una grande battaglia di libertà fino all’ostruzionismo parlamentare perchè noi siamo una forza moderata che ragiona sempre. Siamo disponibili ad ogni compromesso sulle circoscrizioni, sulla soglia di sbarramento, ma non sulle preferenze, perchè sulle preferenze non sarebbe possibile alcun compromesso. Significherebbe – ha concluso – togliere , ancora una volta, il diritto ai cittadini di scegliere il proprio parlamentare. Su questo la battaglia sarà senza se e senza ma”.
La Russa: UDC e Destra? No ad aggiunte che creino tensione
“Non ci sono veti perché non ne abbiamo mai discusso. Nessuno ha mai parlato dell’ipotesi di far entrare la Destra o di far rientrare l’UdC. Ne discuteremo quando ci sarà
Casini (UDC): La scelta dei parlamentari torni ai cittadini
Parte da Otranto la raccolta di firme “Preferiamo la preferenza”, su iniziativa dell’Udc, per sostenere una proposta di legge popolare che reintegri il voto di preferenza nella legge elettorale.
‘È una campagna per la libertà – ha sottolineato stamane il presidente dell’Udc, Pierferdinando Casini, che insieme con Rocco Buttiglione, iscritti e simpatizzanti del partito era sulla spiaggia di Otranto – di scelta dei cittadini che non possono essere espropriati da un finto bipartitismo che vuole levare anche la possibilità di scelta per i parlamentari europei’.
‘Noi – ha aggiunto – vogliamo che anche per il livello nazionale ci sia la possibilità per i cittadini di scegliere il proprio parlamentare. Non possono essere le nomenclature dei partiti a scegliere tutti i parlamentari italiani’.
Cesa (UDC): Su giustizia disponibili al dialogo, no a linea Di Pietro
L’Udc apre al governo e alla maggioranza sulla riforma della giustizia in autunno.
In una intervista al quotidiano on line Affaritaliani.it, Lorenzo Cesa dice di essere disposto a trattare con il centrodestra ‘Anzi -spiega il segretario dei centristi- abbiamo promosso per il 2 e il 3 settembre un’iniziativa dove abbiamo invitato tutti i rappresentanti dei partiti che si occupano di giustizia e non solo, quindi anche personalità che hanno rilievo in questo settore: ex presidenti di Corte Costituzionale e professori universitari.
Casini (UDC): Decisivi i valori per le eventuali alleanze
L’intervista ad ‘Avvenire’ del leader Udc, Pier Ferdinando Casini.
«Decidere oggi tra Pd e Pdl? Mi sembra fuorviante. In Parlamento continueremo il ruolo di opposizione che ci hanno assegnato due milioni e centomila elettori».
Pier Ferdinando Casini ha chiuso ieri a Todi il seminario di Liberal e ora traccia in un’intervista il percorso dell’Udc per i prossimi mesi. La bussola per il partito, che lavora per allargare l’area di centro, è rappresentata dai valori. «Saranno decisivi» ha spiegato Casini, anche nella scelta delle eventuali alleanze. «Vedremo in Parlamento se, come ed eventualmente con chi costruire convergenze».
Le alleanze? Non abbiamo la vocazione a stare all’opposizione a vita ma decidere oggi tra Pdl o Pd mi sembra fuorviante. Vedremo in Parlamento se, come e, eventualmente, con chi costruire convergenze sii valori e programmi».
Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che ha chiuso ieri il seminario di Liberal sul bipolarismo inesistente , non intende sbilanciarsi sulla futura collocazione del suo partito.
«Per il momento spiega in questa intervista lavoriamo per costruire e rafforzare un’area di centro, capace di andare al di là dell’Udc, mettendo insieme quelle forze del cattolicesimo liberale e della liberaldemocrazia che non si riconoscono in questo sistema politico. In Parlamento continueremo il ruolo di opposizione che ci hanno assegnato due milioni e centomila elettori, nonostante il tentativo di Berlusconi e Veltroni di estrometterci».
Casini(UDC): Sì al dialogo con Pdl e Pd, distanti anni luce da Idv
“Noi non abbiamo la vocazione testimoniale, non saremo profeti disarmati, non siamo frati trappisti. Sul terreno concreto del Parlamento matureranno le condizioni concrete del nuovo quadro politico del nostro Paese. Le alleanze le scopriremo solo vivendo, ma non è che ogni volta dobbiamo andare da soli”.
Così, il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, chiudendo la due giorni di ‘Liberal’ a Todi.
Casini ha parlato di fronte a Francesco Rutelli e Piero Fassino, che avevano auspicato un rapporto sempre più stretto all’opposizione con i centristi e paventato la possibilità di costruire sui temi concreti e programmatici un’alleanza futura anche di Governo. Per costruire future alleanze, ha sottolineato Casini, conteranno naturalmente anche “i valori, perché‚ le scelte sui valori non possono essere estranee al tema delle alleanze”.
Casini (UDC): Dissennati gli attacchi Di Pietro al Colle. Il Lodo? Certo Berlusconi non se ne avvarrà
“Gli attacchi dissennati di Di Pietro al Capo dello Stato contribuiscono a una grave perdita di credibilità dell’intera opposizione”. Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, risponde alle domande durante un’intervista pubblica alla manifestazione ‘Roma Estate’ e interviene sulle ultime polemiche in tema di giustizia .
“La firma del Lodo Alfano – ha detto Casini – era un atto dovuto e atteso. L’attacco di Di Pietro è perciò lesivo della credibilità che nel sistema parlamentare italiano l’opposizione deve avere”.
Il leader dell’Udc ha quindi manifestato solidarietà al Capo dello Stato per la sua “guida credibile”. “Bisogna avere il senso della misura – ha sottolineato rivolgendosi al leader dell’Idv – per distinguere la polemica politica dal rispetto delle istituzioni imparzialmente rappresentate dal Capo dello Stato”.
Casini (UDC): Sulle intercettazioni ridicolo il ricorso al decreto; sì al ddl
“E’ ridicolo pensare di affrontare il tema delle intercettazioni con un decreto. Si può pensare invece a un disegno di legge”.
Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini intervistato da Radio24 interviene nelle polemiche degli ultimi giorni e spiega: “Chi ritiene, come Di Pietro, che non bisogna toccare la disciplina sulle intercettazioni è fuori dal mondo”.
“Un ddl è opportuno – insiste.- E l’opposizione deve dare il suo contributo anche con un voto favorevole”, aggiunge.
Quanto al tema delle immunità delle alte cariche dello Stato, l’ex presidente della Camera dice: “Non è un’eresia che si discuta di questo. L’eresia semmai è che per bloccare un processo se ne siano bloccati 100.000, immettendo in un decreto sicurezza qualcosa di estraneo per materia e che non era stato sottoposto al vaglio del capo dello Stato”.
Nasce il Comitato per la Costituente di Centro per un nuovo partito popolare e liberale
Un nuovo partito, “popolare e liberale”, alla cui nascita partecipino “tutti coloro che credono nei valori che hanno generato la civiltà europea e l’identità cristiana del popolo italiano.
Non “una piccola forza d’interposizione” tra Pd e Pdl, ma “un soggetto capace di modificare il sistema politico”.
E’ l’obiettivo del neonato Comitato promotore per la Costituente di Centro, presentato oggi nella sala convegni Capranichetta.
Del Comitato fa parte la Rosa bianca di Savino Pezzotta (che è anche il presidente del comitato) e di Bruno Tabacci; gli Udc Pier Ferdinando Casini, Lorenzo Cesa, Rocco Buttiglione e Francesco D’Onofrio; l’ex Pd Ciriaco De Mita e l’ex FI Ferdinando Adornato, (coordinatore del comitato).