Manifestazione anticrisi organizzata a Roma dalla Cgil

 Un’ iniziativa nata in seguito all’ accordo separato sul nuovo modello contrattuale che il sindacato guidato da Guglielmo Epifani non ha voluto firmare, a differenza di Cisl e Uil, ma che ha raccolto tutte le istanze di quanti non accettano la politica economica del governo e reagire alla crisi. Dal palco Guglielmo Epifani ha lanciato un appello al governo chiedendo di aprire un Tavolo vero sulla crisi economica. “Si apra subito un vero confronto per affrontare in modo serio, ordinato, coerente, la crisi”.

Sinistra in piazza contro il governo. Di Pietro: raccolte 250mila firme, via lodo Alfano

Le piazze e i leader restano nettamente separati e distanti. Ma il bersaglio è uno solo: il governo di Silvio Berlusconi. Le sinistre e Antonio Di Pietro scendono in piazza a Roma nelle stesso giorno unite nella raccolta di firme per il referendum contro il lodo Alfano, promosso dall’Idv, e dall’obiettivo di smantellare gli atti dell’esecutivo, dalla riforma Gelmini, all’economia. Ma anche per rivendicare l’opposizione dura all’esecutivo, contrapposta a quella “gentile” del Pd, che scenderà in piazza il 25 ottobre.

Per la sinistra radicale, che sfila da piazza della Repubblica alla Bocca della Verità, la manifestazione ha il valore della rinascita dopo il terremoto elettorale e le guerre intestine dentro Rifondazione. «Oggi è la fine del ritiro», annuncia il segretario Prc Paolo Ferrero. Molto più baldanzoso appare Di Pietro che torna a piazza Navona con 12 gazebo per la raccolta delle firme e l’orgoglio della «piazza che nessuno riesce a zittire».

Via a campagna contro il lodo Alfano. In una piazza Navona gremita da migliaia di persone Di Pietro ha dato il via alla raccolta delle firme contro il lodo Alfano. In un giorno sono state raccolte 250.000 firme per il referendum che dovrebbe «cancellare l’impunità di Silvio Berlusconi». La kermesse dell’Idv ribattezzata “Prima giornata nazionale della legalità” farà da apripista ad una serie di iniziative sparse per l’Italia. «Non lasciarti sfuggire di mano la tua libertà. Hai il dovere di fermare la dittatura del Berlusconi IV», è l’invito rivolti ai partecipanti dall’Idv. Spazio alla politica, ma anche all’intrattenimento con musica (con Simone Cristicchi) e alla satira (sul palco Andrea Rivera).

Vendola(PRC): Esco sconfitto ma proseguo la battaglia

 “Io sono sconfitto ma sono sereno perché da comunista ho imparato ad essere sconfitto e a stare con gli sconfitti. Compagni della mozione 2 ci vediamo nell’area politico-culturale ‘Rifondazione per la sinistra’.”Niky Vendola, dal palco del VII Congresso di Rifondazione Comunista, ammette la sconfitta e annuncia la nascita di una corrente di minoranza, smentendo qualsiasi ipotesi di scissione.
“La seconda mozione – ha detto il governatore della Puglia – non abbandona Rifondazione ma è qui per continuare la battaglia perché siamo il 47,3% del partito”.
Poi attacca: “Considero questo congresso come la fine della storia di Rifondazione comunista come l’ho conosciuta in 38 anni di militanza, il compimento di una sconfitta elettorale, un arretramento culturale”.

Congresso Prc: si va alla conta

Giornata cruciale quella di oggi a Chianciano Terme, per il futuro di Rifondazione Comunista dopo la riunione notturna nella quale la prima mozione, capitanata dall’ex ministro Paolo Ferrero, ha deciso di andare alla conta dei voti per la guida del Prc.
La giornata vedrà alternarsi sul palco tutti i big: da Fausto Bertinotti allo stesso Ferrero, dal governatore pugliese Nichi Vendola, a Claudio Grassi, che, dopo aver cercato di mediare tra la prima e la seconda mozione, si è adeguato alle decisioni della maggioranza della mozione di Ferrero di andare al muro contro muro.
Ma la vera battaglia sarà in commissione politica dove la prima mozione presenterà il documento politico alternativo, intorno al quale cercherà i numeri delle altre 3 mozioni di minoranza del congresso.
La partita si giocherà comunque sul filo del rasoio ed è probabile che la guida del Prc sarà decisa per 10-15 voti quando domani si riunirà per la prima volta il comitato politico per eleggere il segretario.

Prima giornata per il Comitato politico nazionale di Rifondazione comunista

 La volontà unitaria e la necessità di definire urgentemente i punti dell’opposizione politica sono i due temi che hanno caratterizzato la prima giornata del Comitato politico nazionale dopo la costituzione del comitato di gestione. L’appuntamento definito per tracciare le linee definitive dell’iter congressuale, non poteva non affrontare anche i temi politici all’ordine del giorno, che richiedono una presa di posizione ben oltre i comunicati stampa.

Quasi tutti gli interventi hanno ribadito l’importanza dell’unità, in particolare il portavoce del comitato di gestione Maurizio Acerbo ha teso a sottolineare ancora una volta i motivi per i quali ancora non si è definito un documento politico, pure urgentissimo, lo stesso per il quale ancora non ha mai emesso un comunicato stampa:

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