Congresso La Destra: Storace ringrazia Napolitano, Buontempo spara a zero su Berlusconi

 ”Siamo una forza politica salda e consapevole grazie alla fiducia dataci da tanti militanti e sostenitori. Nessuno puo’ piu’ confinarci in soffitta. In Italia c’e’ bisogno de La Destra”. E’ quanto ha affermato Francesco Storace, segretario della ‘Destra’ parlando con i giornalisti a margine del congresso del suo partito. Storace ha rivolto un nuovo ringraziamento al presidente della Repubblica per il messaggio da lui inviato al congresso.
”Ho molto apprezzato il messaggio di Giorgio Napolitano anche con l’equilibrio con il quale si e’ rivolto a La Destra. Come al solito -ha detto Storace- il presidente della Repubblica ha dato una lezione di stile non solo a noi ma a tutta la politica italiana”.

Parole di fuoco sono invece arrivate da Teodoro Buontempo per Silvio Berlusconi: «Assumendomi la responsabilità senza coinvolgere il partito, posso dire che nella mia vita ho conosciuto persone con una morale e altre immorali, ma non mi era mai capitato essere ospite a casa mia. Alla nostra Costituente, per Berlusconi, La Destra era una novità di grande interesse nel panorama politico italiano; due giorni dopo l’invito è stato quello di sciogliere il movimento. Non ho mai conosciuto una persona più inaffidabile e più bugiarda di Silvio Berlusconi».

Ballottaggio a Roma: La Destra invita i suoi elettori a votare Alemanno

 Gli elettori delle liste La Destra-Fiamma Tricolore al Comune e alla Provincia di Roma sono stati invitati da Francesco Storace, Teodoro Buontempo, d’intesa con Luca Romagnoli, a sostenere i candidati alternativi alla sinistra nelle elezioni di ballottaggio di domenica e lunedì prossimi. Lo hanno detto il segretario nazionale e il presidente de La Destra nel corso di una conferenza stampa. La libertà di coscienza sarebbe stata l’atto più ipocrita per un partito politico di fronte ad una tornata elettorale. Ci sarebbero state mille ragioni per invitare gli elettori a disertare le urne di fronte al trattamento ricevuto da La Destra e dalla Fiamma Tricolore in campagna elettorale e dal rifiuto ad apparentarsi. Di fronte avevamo tre strade: sostenere i candidati del centrodestra, sostenere quelli del centrosinistra, invitare all’astensione.

La Destra ringrazia comunque i suoi elettori

 “Un milione di grazie. Le urne hanno detto che in Italia, da oggi, c’è una nuova forza politica, La Destra-Fiamma Tricolore, e questo è stato possibile solo grazie alla vostra straordinaria passione, alla vostra, alla nostra forte determinazione, nel non voler vedere morire sessant’anni di storia, nel non voler gettare nel cestino il nostro simbolo, le nostre idee, i nostri valori.

Si tratta di un risultato eccezionale, quasi un miracolo, se pensiamo a tutto quello che hanno fatto per cancellarci. Ma noi non ci siamo arresi, siamo andati avanti, abbiamo superato tutti gli ostacoli e siamo riusciti a partecipare a una sfida che sembrava impossibile: partivamo con l’handicap, ma siamo comunque arrivati al traguardo.

Santanchè: Pronta a morire per la Destra e i suoi valori

 Sono pronta a morire per difendere la Fiamma e i suoi valori. A voler fare i moderati a tutti i costi si rischia di diventare modesti, e noi questo non lo vogliamo. Siamo un partito ‘incazzato’ e con la bava alla bocca, pronto a difendere gli interessi degli italiani senza guardare in faccia a nessuno”.

Così Daniela Santanchè, candidata premier de La Destra, ha salutato le persone accorse in piazza della Rotonda, a Roma, di fronte al Pantheon, per la chiusura della campagna elettorale del partito.

“Sono contenta di chiudere la mia campagna elettorale qui a Roma – ha aggiunto il candidato premier de La Destra – In Parlamento non vi tradirò, perché so cosa vuol dire essere traditi. Ci hanno proposto un’alleanza elettorale chiedendoci di eliminare il simbolo della fiamma tricolore e noi abbiamo orgogliosamente rifiutato”.

”Senza questo simbolo non ci sarebbero più 60 anni gloriosi di storia e di passione politica. Non ci vergogniamo del nostro passato, anzi ne andiamo fieri”. “Noi siamo quelli – ha proseguito la Santanchè – che sentono un brivido lungo la schiena quando ascoltano l’inno nazionale, e che si emozionano quando vedono una bandiera italiana. Per mettere una crocetta sul simbolo de La Destra nella cabina elettorale non ci vogliono persone con le palle di velluto, quelli li lasciamo altrove”.

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