AN critica Veltroni per gli affondi sulla scarcerazioni dei tifosi

“In termini calcistici – visto che di questo si parla – può definirsi un autogoal. Il leader del Pd, che finora ha criticato in lungo e in largo le proposte sulla giustizia del PdL e del Governo, attacca duramente le scarcerazioni dei teppisti di Roma-Napoli e ne attribuisce la colpa al Governo. Poiché Veltroni conosce bene la divisione dei poteri e sa altrettanto bene che in questo caso la responsabilità è dei giudici, con ciò stesso fornisce il più formidabile argomento alla necessità di riformare la giustizia”. Così il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, replica alle dichiarazioni del segretario del Pd.

La Russa (AN): Berlusconi leader, Fini il suo successore naturale

 Oggi il “leader è Berlusconi”, ma “non c’è dubbio che, quando sarà, il leader naturale sarà Fini. Ma parlarne, proprio perché è il leader naturale, è un errore che crea solo confusione”. E’ quanto afferma il ministro della Difesa reggente di An, Ignazio La Russa, in una intervista a Il Foglio parlando del processo di formazione del Pdl. Quanto alle posizioni espresse dai due partiti maggiori, il ministro le liquida come “qualche piccola polemica da parte di chi ricerca un ruolo”.
Sul rapporto 70-30 tra Forza Italia e An, La Russa spiega: “Non ci vuole molto a capire che questo è solo il dato nazionale. Poi va adeguato città per città, regione per regione. Per An è un rapporto leggermente migliore rispetto a quello che abbiamo oggi in Parlamento, dove siamo al 28 per cento.

Approvata la relazione del reggente di Alleanza nazionale per la confluenza nel PdL

 L’Assemblea nazionale di An, riunitasi oggi a Roma, ha approvato la relazione del reggente del partito Ignazio La Russa contenente la tabella di marcia, in termini cronologici ma anche organizzativi, del percorso del partito verso il congresso fondativo del Pdl.

“La classe dirigente di An sarà la prima a capire le potenzialità del Pdl, non come scontro tra componenti, ma semmai come confronto culturale. Non avremo paura di navigare nel mare più ampio, nell’oceano che abbiamo davanti”, consapevoli che “la sfida sarà sui valori”. Questo uno dei passaggi della relazione del reggente di An e ministro della Difesa, Ignazio La Russa, durante l’assemblea nazionale del partito.
“Se avessimo scelto solo la visibilità, se avessimo voluto, avremmo creato momenti di tensione”, dice La Russa che cita “ad esempio il fatto che le ronde non le fanno i cittadini ma i soldati: alla fine sarà così”. Oppure “avremmo pompato sulla decisione di prendere le impronte per tutti: è un emendamento che abbiamo suggerito noi, noi abbiamo dato la soluzione”.

AN: accelerare verso il PdL. Il 26 luglio Assemblea Nazionale

 “Stiamo procedendo velocemente, ma non dobbiamo lasciare spazi grigi: ci sono i gruppi ma i partiti sono ancora separati. Alleanza nazionale non ha dubbi sul percorso e, per arrivarci in modo coerente, sta lavorando a un regolare congresso dei propri iscritti. Ora faremo il tesseramento del partito, perchè non è questo l’anno della confluenza, ed eleggeremo i delegati del nostro congresso per decidere assieme la nascita del Pdl”.
Questo uno dei passaggi più significativi dell’intervento del reggente di An, Ignazio La Russa, in conferenza stampa a Montecitorio che, insieme ad Altero Matteoli, Andrea Ronchi, Italo Bocchino, Barbara Saltamartini, Marco Martinelli e Carmelo Briguglio, ha delineato la road map di avvicinamento del partito al Pdl.
A fine mese, il 26 luglio, è stata convocata a Roma l’assemblea nazionale del partito che sarà intestata proprio ‘Verso il Pdl’ mentre la definizione di regole e Statuto sarà affidata ad un gruppo di lavoro con i rappresentanti di FI, prima delle ferie estive. “A settembre invece – anticipa La Russa – inizieranno le nostre Feste tricolore e discuteremo con Forza Italia se quella di Milano potrà essere la ‘Festa del Pdl'”.

Mantovano: La proposta di Maroni di censire i bimbi rom è di buon senso

“E’ singolare l’enfasi che si adopera per criticare proposte di buon senso, prescindendo dal loro esatto contenuto. Avere certezza dell’identità di un minore con strumenti che non lascino dubbi è una misura in favore del minore medesimo; il quale, al di là se sia cittadino italiano o straniero, in tal modo può essere rintracciato o identificato con minori ostacoli. Una vera e propria necessità di dati personali certi si ha poi per i minori maggiormente soggetti a sfruttamento o ad accattonaggio: l’elenco dei minorenni scomparsi dovrebbe convincere in tal senso. Perchè tutto questo dovrebbe essere, come dice l’on. Minniti, “odiosa discriminazione”?

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